[autismo-biologia] ancora sugli antipsicotici

Tiziana Grilli tizianagrilli57 a gmail.com
Ven 8 Set 2023 17:36:31 CEST


Cara Daniela la mia era un invito alla riflessione sull'argomento
 " trattamenti " e non una giustificazione e soprattutto molto più ampia
sulle risorse della salute mentale .
Saluti.
Tiziana Grilli

Il Ven 8 Set 2023, 17:23 daniela <daniela a autismo33.it> ha scritto:

> Gli antipsicotici non sono farmaci da banco, ma richiedono una ricetta
> medica. Il medico che li prescrive per primo dovrebbe tenere presente
> quanto dice la linea guida NICE
>
>
> https://www.nice.org.uk/guidance/cg170/chapter/Recommendations#interventions-for-behaviour-that-challenges
>
> “stop treatment if there is no indication of a clinically important
> response at 6 weeks”
>
> Il medico che per primo prescrive gli antipsicotici deve mettere in
> conto il fatto di interromperli se dopo sei settimane non c’è una
> risposta clinicamente importante
>
> “When prescribing is transferred to primary or community care, the
> specialist should give clear guidance to the practitioner who will be
> responsible for continued prescribing about:
> •       the proposed duration of treatment
> •       plans for stopping treatment”
>
> Dunque. Se una persona assume antipsicotici, un medico che glieli ha
> prescritti c’è stato e questo stesso medico si deve porre gli obiettivi
> di cui sopra: lui o coloro che a lui succederanno nella prescrizione.
> Non si puo’ addurre una politica sbagliata per l’ingresso alla facoltà
> di Medicina per giustificare una malpractice come quella di continuare a
> tempo indefinito una terapia i cui effetti indesiderati a lungo termine
> sono quasi certi e altri, più rari, sono anche mortali, come le aritmie
> fatali o la morte per aspirazione di cibo nelle vie aeree, mentre gli
> effetti desiderati sono incerti e, non raramente, del tutto assenti
>
>     Daniela Mariani Cerati
>
>
>
> Il 2023-09-07 18:18 Tiziana Grilli ha scritto:
> > Gent.mi
> > Sono una psichiatra del Servizio Pubblico,  Dipartimento Salute
> > Mentale,  accolgo questo dibattito da medico e da madre di un giovane
> > uomo con DI. È vero , prescritta una terapia farmacogica con
> > psicofarmaci è più face che se ne aggiunga , durante un acting o
> > peggioramento in generale , che non si proceda ad una deprescrizione,
> > per usare il termine della discussione. Non vogliamo giustificazioni e
> > credo che molto si possa e si debba studiare , che vada conosciuta
> > meglio la più attuale letteratura in materia.....ma permettete di
> > fare anche una considerazione , sapete quanti psichiatri mancano nei
> > servizi? Sapete quanti vengono dedicati alle persone con disabilità?
> > Sappiamo che l'accesso alla Facoltà di medicina è ancora tramite un
> > test che tutto valuta fuorché l'attitudine e il desiderio di un/a
> > giovane studente/ssa, sappiamo che il test per entrare in Specialità
> > di Psichiatria è altrettanto,  è nazionale e a quasi trentanni non
> > sai ancora dove ti manderanno, ammesso che lo si superi. So bene che i
> > genitori devono risolvere ora e subito i problemi che vedono nei loro
> > figli, ma vorrei stimolare questa riflessione. Noi non abbiamo medici,
> > non abbiamo Psichiatri e non abbiamo formazione nelle Università.
> > Grazie.
> > Tiziana Grilli
> >
> > Il Mer 6 Set 2023, 11:10 daniela <daniela a autismo33.it> ha scritto:
> >
> >> Faccio alcune considerazioni su quanto ha scritto Angela Ottaviani
> >> in
> >> merito alla deprescrizione di antipsicotici.
> >> Nel caso di Paola la deprescrizione è stata portata a termine senza
> >>
> >> peggioramento dei comportamenti dirompenti e con il miglioramento
> >> della
> >> disfagia.
> >> La deprescrizione è iniziata in quanto si era presentato un sintomo
> >>
> >> gravissimo, potenzialmente mortale, in quanto la disfagia è causa
> >> di
> >> aspirazione di materiale alimentare nelle vie aeree con conseguente
> >> polmonite “ab ingestis”.
> >> La deprescrizione di antipsicotici dovrebbe essere presa in
> >> considerazione di routine e non solo per la presenza di gravi
> >> sintomi
> >> imputabili, almeno parzialmente, ai farmaci.
> >> Bisogna contrastare la forza d’inerzia in base alla quale la
> >> prescrizione di un farmaco viene rinnovata automaticamente per anni
> >> e
> >> decenni.
> >>
> >> Il tema è molto attuale in quanto ci si sta accorgendo a livello
> >> mondiale che le persone con disturbi del neurosviluppo ricevono
> >> farmaci
> >> la cui efficacia è dubbia, mentre gli effetti indesiderati sono
> >> sicuri.
> >> Tra i tanti lavori usciti recentemente su questo tema cito
> >> l’articolo
> >>
> >> de Kuijper G, de Haan J, Deb S, Shankar R. Withdrawing
> >> Antipsychotics
> >> for Challenging Behaviours in Adults with Intellectual Disabilities:
> >>
> >> Experiences and Views of Experts by Experience. Int J Environ Res
> >> Public
> >> Health. 2022 Nov 24;19(23):15637. doi: 10.3390/ijerph192315637.
> >> PMID:
> >> 36497711; PMCID: PMC9736624.
> >>
> >> che inizia così “People with intellectual disabilities (PwID) are
> >>
> >> frequently prescribed long-term antipsychotics for behaviours that
> >> challenge (BtC) despite the lack of proven effectiveness and the
> >> increased risks for side effects of these medications in this
> >> population. National and international good clinical practice
> >> guidelines
> >> recommend deprescribing antipsychotics for BtC, which is often not
> >> successful due to environmental and other factors”
> >>
> >> Daniela Mariani Cerati
> >>
> >> Il 2023-09-02 12:40 Angela Ottaviani ha scritto:
> >>> Buongiorno.
> >>>
> >>> Il 23 Agosto 2020 la Dottoressa Mariani Cerati ricordava il
> >> dibattito
> >>> sul problema dell’assunzione a
> >>> lunghissimo termine, spesso a vita, dei farmaci antipsicotici,
> >> detti
> >>> anche neurolettici, e della strategia proposta dallo psichiatra
> >>> francese
> >>> René Tuffreau volta alla sospensione di detti farmaci.
> >>>
> >>> Ricordava la discussione del 2 marzo precedente e riportava il
> >> caso di
> >>>
> >>> Paola, una cinquantenne con autismo, che aveva iniziato ad
> >> assumere
> >>> neurolettici all'età di 7
> >>> anni, prima Neuleptil associato al Depakin, fino all'età di 19-20
> >>> anni, quando passò al Serenase, associato al Depakin e,
> >>> nel 2005 aveva iniziato terapia con Zyprexa (sempre assieme al
> >>> Depakin).
> >>>
> >>> Nel 2019 Paola aveva iniziato a presentare disturbi della
> >>> deglutizione. La Dottoressa Mariani Cerati aveva avanzato
> >> l’ipotesi
> >>> che un fattore favorente potesse essere lo Zyprexa. Il medico
> >> della
> >>> residenza di cui Paola è ospite prese in
> >>> considerazione questa ipotesi e in modo lento e graduale iniziò a
> >>> diminuire il dosaggio.
> >>>
> >>> In questi anni, durante la diminuzione, Paola non ha avuto
> >> variazioni
> >>> nel comportamento, ed è rimasta tranquilla e allerta,
> >>> serena e sorridente. La deglutizione è migliorata fin dalle prime
> >>> riduzioni.
> >>>
> >>> Si può ritrovare il messaggio in rete al link:
> >>>
> >>>
> >>>
> >>
> > http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-August/003891.html
> >>>
> >>> La buona notizia di oggi è che lo Ziprex è stato eliminato
> >>> completamente. Paola ha fatto una diminuzione dello Ziprex
> >>> estremamente graduale,
> >>> restando calma e vigile allo stesso tempo e in grado di adattarsi
> >>> anche agli aggiustamenti grandi e piccoli nella sua vita portati
> >> dalla
> >>> pandemia.
> >>>
> >>> A Luglio 2023 il dosaggio era arrivato a un livello talmente
> >> minimo
> >>> che il personale medico e paramedico ha ritenuto cosa buona e
> >> giusta
> >>> eliminare lo Ziprex completamente. Lei è serena e contenta,
> >> partecipa
> >>> alle attività giornaliere e la deglutizione va ancora meglio,
> >> tanto
> >>> che è tornata a mangiare cibo sminuzzato grossolanamente e non
> >> troppo
> >>> finemente.
> >>>
> >>> Il suo era stato un passato di iperattività e qualche
> >> comportamento
> >>> aggressivo da bambina, tra cui mordere. Forti crisi di
> >> autolesionismo
> >>> e aggressività nell'adolescenza e tarda adolescenza (con attacchi
> >> ai
> >>> genitori, in particolare la madre, e alla sorella) e da giovane
> >> adulta
> >>> (sui 40 anni) aveva, per un periodo, avuto episodi di
> >> autolesionismo
> >>> consistenti nello sbattere la testa contro il muro, mobili e corpi
> >>> appuntiti. Ora è una donna serena che, pur nella sua condizione
> >> di
> >>> autismo grave, ha una buona qualità della vita e ama in
> >> particolare
> >>> farsi truccare, fare collane di perle e accudire gli animali della
> >>> fattoria di cui è provvisto il proprio centro residenziale.
> >>>
> >>> Per concludere ricordiamo le parole della Dott.ssa Mariani Cerati:
> >>> "Uno dei principi basali della Medicina: “Primum
> >>> non nocere”.  Prima di iniziare trattamenti nuovi, cerchiamo di
> >>> rivedere i trattamenti in atto
> >>> e chiediamoci se non sia il caso di diminuire o sospendere, con le
> >>> modalità raccomandate, ciò che può essere non solo
> >>> inutile, ma  anche dannoso".
> >>>
> >>> Principio recepito con professionalità egregia dalla struttura di
> >>> Paola che, come espresso dal personale stesso,
> >>> prima di tutto passa al vaglio approcci e strategie educative e
> >>> riabilitative e passa in esame l'intorno dei ragazzi
> >>> al fine di verificare che gli interventi siano efficaci a
> >> promuovere
> >>> una buona qualità di vita.
> >>> Cordiali Saluti
> >>> Angela
> >>> _______________________________________________
> >>>
> _______________________________________________
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> Autismo-biologia e' una lista di discussione promossa dall' A.P.R.I.,
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