[autismo-biologia] ancora sugli antipsicotici

daniela daniela a autismo33.it
Ven 8 Set 2023 17:20:11 CEST


Gli antipsicotici non sono farmaci da banco, ma richiedono una ricetta 
medica. Il medico che li prescrive per primo dovrebbe tenere presente 
quanto dice la linea guida NICE

https://www.nice.org.uk/guidance/cg170/chapter/Recommendations#interventions-for-behaviour-that-challenges

“stop treatment if there is no indication of a clinically important 
response at 6 weeks”

Il medico che per primo prescrive gli antipsicotici deve mettere in 
conto il fatto di interromperli se dopo sei settimane non c’è una 
risposta clinicamente importante

“When prescribing is transferred to primary or community care, the 
specialist should give clear guidance to the practitioner who will be 
responsible for continued prescribing about:
•	the proposed duration of treatment
•	plans for stopping treatment”

Dunque. Se una persona assume antipsicotici, un medico che glieli ha 
prescritti c’è stato e questo stesso medico si deve porre gli obiettivi 
di cui sopra: lui o coloro che a lui succederanno nella prescrizione.
Non si puo’ addurre una politica sbagliata per l’ingresso alla facoltà 
di Medicina per giustificare una malpractice come quella di continuare a 
tempo indefinito una terapia i cui effetti indesiderati a lungo termine 
sono quasi certi e altri, più rari, sono anche mortali, come le aritmie 
fatali o la morte per aspirazione di cibo nelle vie aeree, mentre gli 
effetti desiderati sono incerti e, non raramente, del tutto assenti

    Daniela Mariani Cerati



Il 2023-09-07 18:18 Tiziana Grilli ha scritto:
> Gent.mi
> Sono una psichiatra del Servizio Pubblico,  Dipartimento Salute
> Mentale,  accolgo questo dibattito da medico e da madre di un giovane
> uomo con DI. È vero , prescritta una terapia farmacogica con
> psicofarmaci è più face che se ne aggiunga , durante un acting o
> peggioramento in generale , che non si proceda ad una deprescrizione,
> per usare il termine della discussione. Non vogliamo giustificazioni e
> credo che molto si possa e si debba studiare , che vada conosciuta
> meglio la più attuale letteratura in materia.....ma permettete di
> fare anche una considerazione , sapete quanti psichiatri mancano nei
> servizi? Sapete quanti vengono dedicati alle persone con disabilità?
> Sappiamo che l'accesso alla Facoltà di medicina è ancora tramite un
> test che tutto valuta fuorché l'attitudine e il desiderio di un/a
> giovane studente/ssa, sappiamo che il test per entrare in Specialità
> di Psichiatria è altrettanto,  è nazionale e a quasi trentanni non
> sai ancora dove ti manderanno, ammesso che lo si superi. So bene che i
> genitori devono risolvere ora e subito i problemi che vedono nei loro
> figli, ma vorrei stimolare questa riflessione. Noi non abbiamo medici,
> non abbiamo Psichiatri e non abbiamo formazione nelle Università.
> Grazie.
> Tiziana Grilli
> 
> Il Mer 6 Set 2023, 11:10 daniela <daniela a autismo33.it> ha scritto:
> 
>> Faccio alcune considerazioni su quanto ha scritto Angela Ottaviani
>> in
>> merito alla deprescrizione di antipsicotici.
>> Nel caso di Paola la deprescrizione è stata portata a termine senza
>> 
>> peggioramento dei comportamenti dirompenti e con il miglioramento
>> della
>> disfagia.
>> La deprescrizione è iniziata in quanto si era presentato un sintomo
>> 
>> gravissimo, potenzialmente mortale, in quanto la disfagia è causa
>> di
>> aspirazione di materiale alimentare nelle vie aeree con conseguente
>> polmonite “ab ingestis”.
>> La deprescrizione di antipsicotici dovrebbe essere presa in
>> considerazione di routine e non solo per la presenza di gravi
>> sintomi
>> imputabili, almeno parzialmente, ai farmaci.
>> Bisogna contrastare la forza d’inerzia in base alla quale la
>> prescrizione di un farmaco viene rinnovata automaticamente per anni
>> e
>> decenni.
>> 
>> Il tema è molto attuale in quanto ci si sta accorgendo a livello
>> mondiale che le persone con disturbi del neurosviluppo ricevono
>> farmaci
>> la cui efficacia è dubbia, mentre gli effetti indesiderati sono
>> sicuri.
>> Tra i tanti lavori usciti recentemente su questo tema cito
>> l’articolo
>> 
>> de Kuijper G, de Haan J, Deb S, Shankar R. Withdrawing
>> Antipsychotics
>> for Challenging Behaviours in Adults with Intellectual Disabilities:
>> 
>> Experiences and Views of Experts by Experience. Int J Environ Res
>> Public
>> Health. 2022 Nov 24;19(23):15637. doi: 10.3390/ijerph192315637.
>> PMID:
>> 36497711; PMCID: PMC9736624.
>> 
>> che inizia così “People with intellectual disabilities (PwID) are
>> 
>> frequently prescribed long-term antipsychotics for behaviours that
>> challenge (BtC) despite the lack of proven effectiveness and the
>> increased risks for side effects of these medications in this
>> population. National and international good clinical practice
>> guidelines
>> recommend deprescribing antipsychotics for BtC, which is often not
>> successful due to environmental and other factors”
>> 
>> Daniela Mariani Cerati
>> 
>> Il 2023-09-02 12:40 Angela Ottaviani ha scritto:
>>> Buongiorno.
>>> 
>>> Il 23 Agosto 2020 la Dottoressa Mariani Cerati ricordava il
>> dibattito
>>> sul problema dell’assunzione a
>>> lunghissimo termine, spesso a vita, dei farmaci antipsicotici,
>> detti
>>> anche neurolettici, e della strategia proposta dallo psichiatra
>>> francese
>>> René Tuffreau volta alla sospensione di detti farmaci.
>>> 
>>> Ricordava la discussione del 2 marzo precedente e riportava il
>> caso di
>>> 
>>> Paola, una cinquantenne con autismo, che aveva iniziato ad
>> assumere
>>> neurolettici all'età di 7
>>> anni, prima Neuleptil associato al Depakin, fino all'età di 19-20
>>> anni, quando passò al Serenase, associato al Depakin e,
>>> nel 2005 aveva iniziato terapia con Zyprexa (sempre assieme al
>>> Depakin).
>>> 
>>> Nel 2019 Paola aveva iniziato a presentare disturbi della
>>> deglutizione. La Dottoressa Mariani Cerati aveva avanzato
>> l’ipotesi
>>> che un fattore favorente potesse essere lo Zyprexa. Il medico
>> della
>>> residenza di cui Paola è ospite prese in
>>> considerazione questa ipotesi e in modo lento e graduale iniziò a
>>> diminuire il dosaggio.
>>> 
>>> In questi anni, durante la diminuzione, Paola non ha avuto
>> variazioni
>>> nel comportamento, ed è rimasta tranquilla e allerta,
>>> serena e sorridente. La deglutizione è migliorata fin dalle prime
>>> riduzioni.
>>> 
>>> Si può ritrovare il messaggio in rete al link:
>>> 
>>> 
>>> 
>> 
> http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-August/003891.html
>>> 
>>> La buona notizia di oggi è che lo Ziprex è stato eliminato
>>> completamente. Paola ha fatto una diminuzione dello Ziprex
>>> estremamente graduale,
>>> restando calma e vigile allo stesso tempo e in grado di adattarsi
>>> anche agli aggiustamenti grandi e piccoli nella sua vita portati
>> dalla
>>> pandemia.
>>> 
>>> A Luglio 2023 il dosaggio era arrivato a un livello talmente
>> minimo
>>> che il personale medico e paramedico ha ritenuto cosa buona e
>> giusta
>>> eliminare lo Ziprex completamente. Lei è serena e contenta,
>> partecipa
>>> alle attività giornaliere e la deglutizione va ancora meglio,
>> tanto
>>> che è tornata a mangiare cibo sminuzzato grossolanamente e non
>> troppo
>>> finemente.
>>> 
>>> Il suo era stato un passato di iperattività e qualche
>> comportamento
>>> aggressivo da bambina, tra cui mordere. Forti crisi di
>> autolesionismo
>>> e aggressività nell'adolescenza e tarda adolescenza (con attacchi
>> ai
>>> genitori, in particolare la madre, e alla sorella) e da giovane
>> adulta
>>> (sui 40 anni) aveva, per un periodo, avuto episodi di
>> autolesionismo
>>> consistenti nello sbattere la testa contro il muro, mobili e corpi
>>> appuntiti. Ora è una donna serena che, pur nella sua condizione
>> di
>>> autismo grave, ha una buona qualità della vita e ama in
>> particolare
>>> farsi truccare, fare collane di perle e accudire gli animali della
>>> fattoria di cui è provvisto il proprio centro residenziale.
>>> 
>>> Per concludere ricordiamo le parole della Dott.ssa Mariani Cerati:
>>> "Uno dei principi basali della Medicina: “Primum
>>> non nocere”.  Prima di iniziare trattamenti nuovi, cerchiamo di
>>> rivedere i trattamenti in atto
>>> e chiediamoci se non sia il caso di diminuire o sospendere, con le
>>> modalità raccomandate, ciò che può essere non solo
>>> inutile, ma  anche dannoso".
>>> 
>>> Principio recepito con professionalità egregia dalla struttura di
>>> Paola che, come espresso dal personale stesso,
>>> prima di tutto passa al vaglio approcci e strategie educative e
>>> riabilitative e passa in esame l'intorno dei ragazzi
>>> al fine di verificare che gli interventi siano efficaci a
>> promuovere
>>> una buona qualità di vita.
>>> Cordiali Saluti
>>> Angela
>>> _______________________________________________
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