[autismo-biologia] ancora sugli antipsicotici

daniela daniela a autismo33.it
Mer 6 Set 2023 11:06:49 CEST


Faccio alcune considerazioni su quanto ha scritto Angela Ottaviani in 
merito alla deprescrizione di antipsicotici.
Nel caso di Paola la deprescrizione è stata portata a termine senza 
peggioramento dei comportamenti dirompenti e con il miglioramento della 
disfagia.
La deprescrizione è iniziata in quanto si era presentato un sintomo 
gravissimo, potenzialmente mortale, in quanto la disfagia è causa di 
aspirazione di materiale alimentare nelle vie aeree con conseguente 
polmonite “ab ingestis”.
La deprescrizione di antipsicotici dovrebbe essere presa in 
considerazione di routine e non solo per la presenza di gravi sintomi 
imputabili, almeno parzialmente, ai farmaci.
Bisogna contrastare la forza d’inerzia in base alla quale la 
prescrizione di un farmaco viene rinnovata automaticamente per anni e 
decenni.

Il tema è molto attuale in quanto ci si sta accorgendo a livello 
mondiale che le persone con disturbi del neurosviluppo ricevono farmaci 
la cui efficacia è dubbia, mentre gli effetti indesiderati sono sicuri. 
Tra i tanti lavori usciti recentemente su questo tema cito l’articolo

  de Kuijper G, de Haan J, Deb S, Shankar R. Withdrawing Antipsychotics 
for Challenging Behaviours in Adults with Intellectual Disabilities: 
Experiences and Views of Experts by Experience. Int J Environ Res Public 
Health. 2022 Nov 24;19(23):15637. doi: 10.3390/ijerph192315637. PMID: 
36497711; PMCID: PMC9736624.

che inizia così “People with intellectual disabilities (PwID) are 
frequently prescribed long-term antipsychotics for behaviours that 
challenge (BtC) despite the lack of proven effectiveness and the 
increased risks for side effects of these medications in this 
population. National and international good clinical practice guidelines 
recommend deprescribing antipsychotics for BtC, which is often not 
successful due to environmental and other factors”

     Daniela Mariani Cerati





Il 2023-09-02 12:40 Angela Ottaviani ha scritto:
> Buongiorno.
> 
> Il 23 Agosto 2020 la Dottoressa Mariani Cerati ricordava il dibattito
> sul problema dell’assunzione a
> lunghissimo termine, spesso a vita, dei farmaci antipsicotici, detti
> anche neurolettici, e della strategia proposta dallo psichiatra
> francese
> René Tuffreau volta alla sospensione di detti farmaci.
> 
> Ricordava la discussione del 2 marzo precedente e riportava il caso di
> 
> Paola, una cinquantenne con autismo, che aveva iniziato ad assumere
> neurolettici all'età di 7
> anni, prima Neuleptil associato al Depakin, fino all'età di 19-20
> anni, quando passò al Serenase, associato al Depakin e,
> nel 2005 aveva iniziato terapia con Zyprexa (sempre assieme al
> Depakin).
> 
> Nel 2019 Paola aveva iniziato a presentare disturbi della
> deglutizione. La Dottoressa Mariani Cerati aveva avanzato l’ipotesi
> che un fattore favorente potesse essere lo Zyprexa. Il medico della
> residenza di cui Paola è ospite prese in
> considerazione questa ipotesi e in modo lento e graduale iniziò a
> diminuire il dosaggio.
> 
> In questi anni, durante la diminuzione, Paola non ha avuto variazioni
> nel comportamento, ed è rimasta tranquilla e allerta,
> serena e sorridente. La deglutizione è migliorata fin dalle prime
> riduzioni.
> 
> Si può ritrovare il messaggio in rete al link:
> 
> 
> http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-August/003891.html
> 
> La buona notizia di oggi è che lo Ziprex è stato eliminato
> completamente. Paola ha fatto una diminuzione dello Ziprex
> estremamente graduale,
> restando calma e vigile allo stesso tempo e in grado di adattarsi
> anche agli aggiustamenti grandi e piccoli nella sua vita portati dalla
> pandemia.
> 
> A Luglio 2023 il dosaggio era arrivato a un livello talmente minimo
> che il personale medico e paramedico ha ritenuto cosa buona e giusta
> eliminare lo Ziprex completamente. Lei è serena e contenta, partecipa
> alle attività giornaliere e la deglutizione va ancora meglio, tanto
> che è tornata a mangiare cibo sminuzzato grossolanamente e non troppo
> finemente.
> 
> Il suo era stato un passato di iperattività e qualche comportamento
> aggressivo da bambina, tra cui mordere. Forti crisi di autolesionismo
> e aggressività nell'adolescenza e tarda adolescenza (con attacchi ai
> genitori, in particolare la madre, e alla sorella) e da giovane adulta
> (sui 40 anni) aveva, per un periodo, avuto episodi di autolesionismo
> consistenti nello sbattere la testa contro il muro, mobili e corpi
> appuntiti. Ora è una donna serena che, pur nella sua condizione di
> autismo grave, ha una buona qualità della vita e ama in particolare
> farsi truccare, fare collane di perle e accudire gli animali della
> fattoria di cui è provvisto il proprio centro residenziale.
> 
> Per concludere ricordiamo le parole della Dott.ssa Mariani Cerati:
> "Uno dei principi basali della Medicina: “Primum
> non nocere”.  Prima di iniziare trattamenti nuovi, cerchiamo di
> rivedere i trattamenti in atto
> e chiediamoci se non sia il caso di diminuire o sospendere, con le
> modalità raccomandate, ciò che può essere non solo
> inutile, ma  anche dannoso".
> 
> Principio recepito con professionalità egregia dalla struttura di
> Paola che, come espresso dal personale stesso,
> prima di tutto passa al vaglio approcci e strategie educative e
> riabilitative e passa in esame l'intorno dei ragazzi
> al fine di verificare che gli interventi siano efficaci a promuovere
> una buona qualità di vita.
> Cordiali Saluti
> Angela
> _______________________________________________
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