[autismo-biologia] ancora sugli antipsicotici

Angela Ottaviani AngelaOttaviani a NigelBrooks.com
Sab 2 Set 2023 12:40:50 CEST


Buongiorno.

Il 23 Agosto 2020 la Dottoressa Mariani Cerati ricordava il dibattito sul problema dell’assunzione a
lunghissimo termine, spesso a vita, dei farmaci antipsicotici, detti
anche neurolettici, e della strategia proposta dallo psichiatra francese
René Tuffreau volta alla sospensione di detti farmaci.

Ricordava la discussione del 2 marzo precedente e riportava il caso di
Paola, una cinquantenne con autismo, che aveva iniziato ad assumere neurolettici all'età di 7
anni, prima Neuleptil associato al Depakin, fino all'età di 19-20 anni, quando passò al Serenase, associato al Depakin e,
nel 2005 aveva iniziato terapia con Zyprexa (sempre assieme al Depakin).

Nel 2019 Paola aveva iniziato a presentare disturbi della deglutizione. La Dottoressa Mariani Cerati aveva avanzato l’ipotesi
che un fattore favorente potesse essere lo Zyprexa. Il medico della residenza di cui Paola è ospite prese in
considerazione questa ipotesi e in modo lento e graduale iniziò a diminuire il dosaggio.

In questi anni, durante la diminuzione, Paola non ha avuto variazioni nel comportamento, ed è rimasta tranquilla e allerta,
serena e sorridente. La deglutizione è migliorata fin dalle prime riduzioni.

Si può ritrovare il messaggio in rete al link:

         http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-August/003891.html  <http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-August/003891.html>

La buona notizia di oggi è che lo Ziprex è stato eliminato 
completamente. Paola ha fatto una diminuzione dello Ziprex estremamente 
graduale, restando calma e vigile allo stesso tempo e in grado di 
adattarsi anche agli aggiustamenti grandi e piccoli nella sua vita 
portati dalla pandemia.

A Luglio 2023 il dosaggio era arrivato a un livello talmente minimo che 
il personale medico e paramedico ha ritenuto cosa buona e giusta 
eliminare lo Ziprex completamente. Lei è serena e contenta, partecipa 
alle attività giornaliere e la deglutizione va ancora meglio, tanto che 
è tornata a mangiare cibo sminuzzato grossolanamente e non troppo finemente.

Il suo era stato un passato di iperattività e qualche comportamento 
aggressivo da bambina, tra cui mordere. Forti crisi di autolesionismo e 
aggressività nell'adolescenza e tarda adolescenza (con attacchi ai 
genitori, in particolare la madre, e alla sorella) e da giovane adulta 
(sui 40 anni) aveva, per un periodo, avuto episodi di autolesionismo 
consistenti nello sbattere la testa contro il muro, mobili e corpi 
appuntiti. Ora è una donna serena che, pur nella sua condizione di 
autismo grave, ha una buona qualità della vita e ama in particolare 
farsi truccare, fare collane di perle e accudire gli animali della 
fattoria di cui è provvisto il proprio centro residenziale.

Per concludere ricordiamo le parole della Dott.ssa Mariani Cerati: "Uno dei principi basali della Medicina: “Primum
non nocere”.  Prima di iniziare trattamenti nuovi, cerchiamo di rivedere i trattamenti in atto
e chiediamoci se non sia il caso di diminuire o sospendere, con le modalità raccomandate, ciò che può essere non solo
inutile, ma  anche dannoso".

Principio recepito con professionalità egregia dalla struttura di Paola che, come espresso dal personale stesso,
prima di tutto passa al vaglio approcci e strategie educative e riabilitative e passa in esame l'intorno dei ragazzi
al fine di verificare che gli interventi siano efficaci a promuovere una buona qualità di vita.
Cordiali Saluti
Angela


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