[autismo-biologia] neuroni specchio

Piero Crispiani pierocrispiani a gmail.com
Sab 12 Ago 2023 13:16:09 CEST


Gentile Dott.ssa Daniela,
ringrazio della nota informativa che ci rimanda a certi fenomeni di 
allargamento indebito di elementi biopsichici come quello che l'equipe 
di Rizzolatti rinvenne, ovvero l'assimilazione di patterns neuromotori 
dall'esperienza visiva o uditiva.
Questo fenomeno originario non è in discussione, e con esso il merito di 
Rizzolatti, del resto non è una novità che le cellule memorizzano gli 
stimoli (ovvero la propria reattività agli stimoli) come nel caso delle 
cellule gustative che memorizzano la sensazione di bisogno di alcool, 
cioccolato, ecc.
Del resto, così funziona lo "stimolo avversivo" che memorizza ed 
automatizza gli effetti di certi stimoli.
Rizzolatti e coll. hanno associato tale effetto al vedere o udire fatti, 
eventi, movimenti, immagini, ecc. Fin qui, bene.
Ripenso alla saggezza popolare del "rubare con gli occhi", "visto - 
fatto", "detto-fatto".

Processo oggi in uso nella didattica avanzata, la formazione sportiva e 
costruzione del "gesto tecnico", ecc.
Molti commentatori hanno invece  dilatato il fatto all'empatia, alla 
metacognitzione, all'interpretazione dei visi, cioè la "hanno tirata per 
la giacchetta".

Da 50 anni si sa - invece - che l'autismo comporta difficoltà (lievi o 
severe) dell'immaginazione, quindi di dare significati ai visi, ai 
fenomeni, alle espressioni verbali, agli ambienti, alle novità, ai cambi 
di stile, ecc.
Il "disturbo dell'immaginazione" ... da Schopler in avanti.

Prof. Piero Crispiani


Il 10/08/2023 09:31, daniela ha scritto:
> Nell’inserto domenicale di Repubbica dedicato alla cultura, Robinson, 
> del 29 luglio scorso, c’è una lunga intervista a Giacomo Rizzolatti, 
> il neuroscienziato che nel 1992, studiando le basi neurologiche del 
> movimento nelle scimmie, scoprì l’esistenza dei neuroni specchio.
> Fu una vera rivoluzione per le neuroscienze e da questa scoperta molti 
> scienziati trassero ispirazione per cercare di interpretare molte 
> situazioni fisiologiche e patologiche, in particolare chi studiava 
> l’empatia trovò nella presenza dei neuroni specchio le basi per 
> spiegare i diversi livelli di essa nei normodotati.
> Lo stesso gruppo di Rizzolatti e molti ricercatori nel campo 
> dell’autismo ipotizzarono che nei neuroni specchio, o meglio che in 
> una loro disfunzione, si potesse trovare la causa dell’autismo.
> Ora Rizzolatti ammette con onestà, e con rammarico, che l’ipotesi non 
> ha retto all’evidenza delle prove, che alla base dell’autismo non c’è 
> un’assenza o un malfunzionamento dei neuroni specchio, per cui questa 
> ipotesi deve essere abbandonata.
> Si tratta di un messaggio negativo, ma è importante che le ipotesi di 
> lavoro, anche quando del tutto lecite e biologicamente plausibili, 
> vengano abbandonate in modo che si facciano nuove ipotesi e si 
> cerchino nuove strade che facciano luce sui reali meccanismi 
> patogenetici, premessa necessaria per arrivare a proposte terapeutiche 
> razionali.
>
>
>       Daniela Mariani Cerati
> _______________________________________________
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> Autismo-biologia e' una lista di discussione promossa dall' A.P.R.I., 
> Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, 
> l'autismo e il danno cerebrale.
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