[autismo-biologia] Disturbi dello spettro autistico, alt allo sviluppo di bumetanide, era in fase III

Cristina Panisi cristina.panisi01 a universitadipavia.it
Dom 12 Set 2021 16:48:32 CEST


Colgo l’occasione di questa segnalazione di Armando Mazzoni per riprendere
alcune considerazioni già espresse da Daniela Mariani Cerati in merito allo
studio riguardante l’omeostasi del cloro del sistema GABAergico. “*The
Alteration of Chloride Homeostasis/GABAergic Signaling in Brain Disorders:
Could Oxidative Stress Play a Role*?” “L'alterazione dell'omeostasi del
cloro/segnalazione GABAergica nei disturbi cerebrali: lo stress ossidativo
potrebbe avere un ruolo?” https://www.mdpi.com/2076-3921/10/8/1316



Nato da un'intuizione di Marina Marini, immediatamente accolta con grande
interesse, lo studio prende in considerazione lo squilibrio della
concentrazione neuronale di cloro e la sua possibile correlazione con lo
stress ossidativo in numerose disfunzioni del sistema nervoso centrale, tra
cui la sindrome di Down, l'epilessia, la schizofrenia e l'autismo.

La maturazione del sistema GABAergico nel corso del neurosviluppo - da
sistema eccitatorio ad inibitorio - rappresenta un fenomeno centrale per la
costruzione del connettoma. Ne deriva che perturbazioni precoci dello
*shift* eccitatorio-inibitorio – che ha una regolazione epigenetica -
avranno prevedibili conseguenze in diverse aree cerebrali, con variabili
effetti, diretti e indiretti, su diverse funzioni.

Data l'importanza di questo meccanismo, non sorprende l'interesse per la
possibilità di correggere il disturbo attraverso un intervento
farmacologico, soprattutto dopo la segnalazione di miglioramenti clinici
osservati in soggetti autistici con la bumetanide (ricordo, si tratta di
una molecola con effetto diuretico, la cui azione determina una riduzione
della concentrazione intracellulare di cloro. La bumetanide è utilizzata,
in particolare, per la terapia degli edemi).

Lo studio realizzato con Marina Marini ha esaminato l'ipotesi di un impatto
dello stress ossidativo sulla maturazione e la funzione del segnale
GABAergico. La revisione della letteratura ha confermato questa ipotesi: lo
stress ossidativo interferisce con la funzione del segnale GABAergico. Per
quanto riguarda l'autismo, in questa lista e nei webinar degli ultimi anni,
abbiamo spesso commentato i diversi studi di Mariana, Abruzzo, Ghezzo e
altri collaboratori circa le numerose anomalie biochimiche correlate allo
stress ossidativo nello spettro autistico. Pertanto, la dimostrazione della
correlazione tra lo stress ossidativo e la perturbazione del segnale
GABAergico e della concentrazione intraneuronale di cloro, oltre a spiegare
uno dei possibili meccanismi attraverso il quale lo stress ossidativo
disturba la neurotrasmissione, offre spunti di intervento.

*In primis*, si conferma l'importante ruolo della prevenzione primaria
durante la gravidanza, epoca in cui lo stress ossidativo materno-fetale può
avere il maggiore impatto sulla maturazione del sistema GABAergico (da
eccitatorio ad inibitorio). Inoltre, la modulazione dello stress ossidativo
nell’autismo – attraverso un controllo della qualità della dieta e
integrazioni valutate con competenza - sembra particolarmente interessante
e promettente, anche in affiancamento alla terapia farmacologica.

Dispiace apprendere la notizia di un trial clinico abbandonato per mancata
dimostrazione di efficacia. Dispiace perché è una notizia che porta via
speranze. Ugualmente, offre spunti di riflessione circa le direzioni in cui
riporre le speranze per il futuro. La crescente complessità biologica che
la ricerca sta mettendo in luce nello spettro autistico, rende, a mio
parere, improbabile che un intervento farmacologico diretto verso un
singolo bersaglio molecolare possa sortire effetti importanti su di una
significativa parte della popolazione autistica. La questione è più
complessa, come concludiamo nell’articolo.

cp



*“In conclusion, our study proposes the modulation of GABAergic signaling
by OS as a paradigmatic situation in which suggestions provided by
pathophysiology can inform the clinical perspective. In an era of
personalized medicine, the biological complexity of humans makes it
unlikely that tailored answers can be represented by single interventions,
but rather by the capability to embrace complexity and integrate
interventions”*



“In conclusione, il nostro studio propone la modulazione della segnalazione
GABAergica da parte dello stress ossidativo come una situazione
paradigmatica in cui le informazioni fornite dalla fisiopatologia possono
influire sulla prospettiva clinica. Nell'era della medicina personalizzata,
la complessità biologica dell'essere umano rende improbabile che risposte
su misura possano essere rappresentate da singoli interventi, ma piuttosto
dalla capacità di abbracciare la complessità e integrare tra loro gli
interventi”.



Il giorno dom 12 set 2021 alle ore 14:27 Armando Mazzoni <
mazzoni.armando a libero.it> ha scritto:

>
> https://www.pharmastar.it/news/disturbi-dello-spettro-autistico-alt-allo-sviluppo-di-bumetanide-era-in-fase-iii-36263/?fbclid=IwAR0IQpS-EsY1t1mOonddEksDVerGU5T4xfumQgueBUcPaJt3pgfO5wKukYU
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