[autismo-biologia] nuovo studio sulla iperconnettività funzionale in un sottogruppo di bambini con autismo

daniela daniela a autismo33.it
Sab 30 Ott 2021 15:12:43 CEST


E’ stato pubblicato qualche giorno fa l’articolo

Pagani M, Barsotti N, Bertero A, et al. mTOR-related synaptic pathology 
causes autism spectrum disorder-associated functional hyperconnectivity. 
Nat Commun. 2021;12(1):6084.
Published 2021 Oct 19. doi:10.1038/s41467-021-26131-z

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8526836/

di cui Pisa Today dà un resoconto al link

https://www.pisatoday.it/cronaca/scoperta-nuova-forma-autismo-neuroni-troppe-sinapsi-universita-pisa.html?fbclid=IwAR2tzagOuKgwy-dPae3qRphYZih1Qch3qU6epSVhdTIeKRZbZbiQiOBuqe8

Che ci sia una forma di autismo con troppe sinapsi è noto da tempo e ne 
abbiamo più volte parlato su questa lista

http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2014-September/001398.html

http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2018-November/003266.html

http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2018-November/003249.html

http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2019-March/003439.html

Gli autori di questo nuovo articolo presentano un modello animale di 
autismo da sclerosi tuberosa studiato in modo molto dettagliato dal 
punto comportamentale,
biochimico (eccesso di mTOR) e anatomico mediante Risonanza magnetica 
funzionale  (rsfMRI: Resting state functional MRI) nel quale un 
trattamento con un inibitore
di mTOR ha fatto regredire sia i comportamenti anomali simil autistici 
sia le anomalie morfologiche caratterizzate da una aumentata densità di 
spine dendritiche e da una
iperconnettività cortico-limbica.

Gli autori hanno poi evidenziato, sempre con la Risona funzionale 
(rsfMRI), alterazioni simili, rispetto a quanto riscontrato nei 
roditori,  in un sottogruppo di bambini con autismo idiopatico .
Il rapporto tra iperconnettività e aumento di mTOR non è stato rilevato 
direttamente nei bambini, ma è stato ipotizzato in quanto diversi  studi 
genetici  hanno mostrato nelle persone con
autismo un eccesso di geni che interagiscono con mTOR e con la proteina 
Tsc2 a livello proteico.

Un dato molto interessante emerso da questa ricerca è il fatto che i 
bambini con autismo idiopatico possono essere suddivisi in quattro 
sottogruppi
ben caratterizzati da distinte caratteristiche della connettività 
cerebrale

Sottotipo 1 (19 bambini) caratterizzato da un pattern globale di 
iperconnettività alla Risonanza (rsfMRI )
Sottotipo 2 (21 bambini) caratterizzato da iperconnettività focale nelle 
aree prefrontale, striatale e cerebellare
Sottotipo 3 (19 bambini) caratterizzato da  ipoconnettività diffusa
Sottotipo 4 (102 bambini) caratterizzato da deboli foci di 
iperconnettività frontale

Gli autori ritengono che il sottotipo 2 corrisponda a quanto descritto 
nei modelli animali, che sia cioè in rapporto con un eccesso di mTOR e 
che quindi su questo sottogruppo
si possano fare sperimentazioni conseguenti a questa ipotesi 
patogenetica.

La conclusione degli autori è pertanto la seguente

Altogether, these findings reveal a segregable functionally defined
mTOR-related ASD neuro-subtype, corroborating a possible
causal link between dysfunctional mTOR signaling and
fronto–striato–insular hyperconnectivity in ASD.

L’identificazione di sottogruppi omogenei è una premessa indispensabile 
per intraprendere sperimentazioni terapeutiche che vadano oltre i 
sintomi e che diano risultati consistenti e duraturi.
Gli autori non parlano di terapie conseguenti a quanto loro hanno 
documentato, ma è chiaro che la cosa più logica che viene da pensare è 
l’ipotesi di un beneficio della
rapamicina ai bambini del sottogruppo la cui risonanza assomiglia a 
quella dei roditori con sclerosi tuberosa.

La sperimentazione con rapamicina nei bambini con autismo e sclerosi 
tuberosa è già stata fatta con risultati negativi
(Everolimus for treatment of tuberous sclerosis complex-associated 
neuropsychiatric disorders.
Krueger DA, Sadhwani A, Byars AW, de Vries PJ, Franz DN, Whittemore VH,
Filip-Dhima R, Murray D, Kapur K, Sahin M.
Ann Clin Transl Neurol. 2017 Nov 12;4(12):877-887. doi: 
10.1002/acn3.494.
eCollection 2017 Dec)

come si evince dal resoconto che di questo lavoro  ha fatto il Professor 
Giorgio Lenaz  su questa stessa lista

http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2018-November/003249.html

Questo non toglie nulla alla qualità della ricerca che ho presentato, ma 
invita la comunità scientifica a tenere conto non solo dei successi sui 
topi, ma anche degli insuccessi sugli umani.
       Daniela Mariani Cerati







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