[autismo-biologia] antipsicotici o D2 bloccanti. Attenzione!
daniela
daniela a autismo33.it
Sab 13 Mar 2021 22:06:43 CET
Quando si parla di farmaci, o di categorie di farmaci, che sono in
commercio da decenni, come nel caso degli antipsicotici o D2 bloccanti,
non si puo’ giudicare il rapporto rischi/benefici come se fossero
farmaci nuovi, anche se vi sono sperimentazioni recenti per nuove
indicazioni.
L’Istituto superiore di sanità pubblica sul suo sito: Materiale
supplementare, Raccomandazioni della Linea Guida per la diagnosi e il
trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro
autistico
Nel testo si esaminano gli effetti indesiderati, che sono moltissimi per
i farmaci più studiati nei bambini con disturbi dello spettro autistico,
il risperidone e l’aripiprazolo, già nel periodo delle sperimentazioni,
la cui durata mediana è di otto settimane. Non si fa nessuna menzione
dei preoccupanti effetti negativi a lungo termine, tanto più gravi
quanto più lunga ne è l’assunzione.
Nella pratica quotidiana vediamo che i bambini che li iniziano vanno ben
oltre rispetto alle sei settimane imposte dal c.d. bugiardino e
difficilmente li sospendono. Questi bambini da adulti andranno incontro
a parkinsonismo, distonia, acatisia, declino cognitivo, obesità e
disturbi metabolici.
Ho fatto recentemente un riassunto di pubblicazioni provenienti da
diversi paesi che lanciano un allarme sull’uso prolungato di questi
farmaci i cui danni nel lungo termine sono sicuri a fronte di benefici
incerti
http://www.pernoiautistici.com/wp-content/uploads/2020/01/Psicofarmaci-e-autismo.pdf
Gli antipsicotici, o D2 bloccanti, sono molto subdoli in quanto la
deprescrizione deve essere fatta seguendo regole ben precise. Una
diminuzione troppo veloce porta ad una esacerbazione dei comportamenti
dirompenti, cosa che fa pensare che il farmaco fosse davvero utile. In
realtà si è visto che il blocco dei recettori porta ad un aumento degli
stessi sulla membrana neuronale per cui l’esacerbazione dei sintomi è
dovuta ad una maggiore stimolazione dei recettori, una volta che questi
vengono sbloccati.
http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-August/003891.html
I ricercatori che si sono dedicati alla deprescrizione raccomandano di
calare il dosaggio di un decimo della dose ogni uno o due mesi, cosa
possibile solo con preparati in gocce oppure ricorrendo alle
preparazioni galeniche.
La prevenzione di questa grave problematica si dovrebbe fare evitando il
ricorso agli antipsicotici quando non necessari, monitorandoli
attentamente quando non ci sono alternative al loro uso e programmando
tempi brevi di somministrazione.
La linea guida dell’ISS va in direzione opposta, ignora questa
problematica che sta emergendo a livello internazionale e pone le
premesse perché i bambini di oggi diventino adulti simili a Sabine
Bonnaire
https://www.youtube.com/watch?v=uyG1giBUx9E&t=140s
Daniela MC
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