[autismo-biologia] profili metabolici e comportamento

Ilaria Granata ilariagranata.65128 a gmail.com
Ven 31 Maggio 2019 15:56:17 CEST


Grazie, molto interessante. Ho fatto gli esami genetici a mia figlia e
prende gli integratori per migliorare il profilo metabolico. Speriamo
possano ancora fare ricerca in tal senso.

Il ven 31 mag 2019, 14:27 daniela <daniela a autismo33.it> ha scritto:

> Il quadro eziopatogenetico dei disordini dello spettro autistico risulta
> sempre più complesso con l’aumentare delle conoscenze. Le ricerche di
> base e le sperimentazioni cliniche si sono svolte sino ad ora su binari
> diversi e apparentemente lontani tra loro. Vergasson e colleghi hanno
> tentato di ricavare una linea unificante da  ricerche biochimiche
> apparentemente lontane comparando tre sperimentazioni cliniche con
> sostanze diverse che peró hanno  delle azioni metaboliche comuni.
>
> Comparison of Three Clinical Trial Treatments for Autism Spectrum
> Disorder Through Multivariate Analysis of Changes in Metabolic Profiles
> and Adaptive Behavior Troy Vargason , Uwe Kruger , Emily Roth , Leanna
> M. Delhey, Marie Tippett , Shannon Rose , Sirish C. Bennuri , John C.
> Slattery, Stepan Melnyk , S. Jill James, Richard E. Frye and Juergen
> Hahn, Frontiers in cellular Neuroscience, December 2018 | Volume 12 |
> Article 503
>
>
> L’articolo non é di facile lettura. La nostra lista di discussione ha
> peró  il privilegio di avere tra i suoi volontari il Professor Giorgio
> Lenaz, che ha letto l’articolo e ce ne ha dato un ampio resoconto
>
>
> Comparazione di tre trial clinici di trattamento dei disordini dello
> spettro autistico mediante analisi multivariata di profili metabolici e
> comportamento adattativo.
> T. Vergasson et al, Frontiers in Cellular Neuroscience, Vol 12, Dicembre
> 2018
>
> Gli Autori fanno presente l’importanza di trovare biomarcatori adatti
> per una diagnosi precoce di ASD. A questo proposito suggeriscono di
> ricercare possibili marcatori nel metabolismo delle unità monocarboniose
> (1C) e delle reazioni di transolforazione, dipendenti dall’acido folico,
> poiché queste vie metaboliche sono state collegate all’autismo in molti
> studi. Alterazioni della metilazione del DNA (collegata al metabolismo
> 1C) e dello stato ossido-riduttivo cellulare (collegabile al metabolismo
> solforato) in soggetti ASD richiamano l’attenzione ai cambiamenti
> epigenetici e al controllo dello stress ossidativo, rispettivamente. E’
> stato anche possibile correlare le alterazioni comportamentali sulla
> base di queste alterazioni metaboliche. Questi studi non hanno solamente
> un interesse diagnostico, ma potrebbero portare al ritrovamento di
> bersagli terapeutici almeno in un sottogruppo di soggetti ASD.
> Per correggere i disturbi del metabolismo 1C e delle vie ad esso
> correlate sono stati compiuti diversi studi che hanno impiegato sostanze
> implicate in questo metabolismo. In particolare:
>         •       Metil-cobalamina, forma coenzimatica della Vitamina B12,
> indispensabile per le reazioni di metilazione tra cui la metilazione del
> DNA che è alla base dei cambiamenti epigenetici. [ La metilcobalamina è
> richiesta per trasferire un gruppo metile dal coenzima tetraidofolato
> (FH4) alla omocisteina per formare l’aminoacido metionina, che in forma
> attiva è l’agente che dona metili, p.es. al DNA].
>         •       Lo stesso FH4 detto anche acido folinico, forma attiva
> della vitamina
> acido folico, indispensabile oltre che per la formazione di metionina
> (v. sopra) anche per la sintesi dei nucleotidi purinici e pirimidinici,
> i mattoni costitutivi degli acidi nucleici.
>         •       La tetraidrobiopterina (BH4), strutturalmente correlata
> all’acido
> folico, necessaria in reazioni di sintesi di neurotrasmettitori e
> dell’ossido d’azoto NO, messaggero intracellulare con varie azioni
> metaboliche, collegate anche all’azione delle sinapsi a glutammato.
> Poiché gli studi compiuti finora hanno impiegato singolarmente questi
> composti, in questo trial gli Autori hanno compiuto uno studio con
> analisi statistica multivariata su quattro gruppi di pazienti ASD,
> confrontati con controlli a normale sviluppo, provenienti da diversi
> trials clinici:
>         •       Metilcobalamina + FH4 a basso dosaggio
>         •       BH4
>         •       FH4 ad alto dosaggio
>         •       Placebo
> I risultati sono analizzati sulla base del confronto dei parametri
> metabolici studiati tra soggetti ASD e controlli aventi sviluppo
> normale: l’efficacia del trattamento è misurata su quanto il trattamento
> stesso fa avvicinare i parametri metabolici dei due gruppi. In tutti
> questi trattamenti è stata fatta anche una correlazione tra correzione
> dei disturbi metabolici e correzione dei sintomi del comportamento
> autistico.
> Lo studio ha dimostrato che i migliori risultati di correzione dei
> parametri metabolici dei soggetti ASD verso i soggetti controllo erano
> ottenuti con il trattamento (a), metilcobalamina + FH4 a basso dosaggio,
> seguito dal trattamento con BH4 e da quello con FH4 ad alto dosaggio;
> paradossalmente un lieve miglioramento si è notato anche nel gruppo
> placebo, indicando che altri fattori possono essere implicati.
> Nonostante l’effetto metabolico con FH4 ad alta dose non fosse
> eclatante, il miglioramento dei parametri clinici induce a ritenere che
> il composto abbia un potente effetto a livello del sistema nervoso
> centrale, da cui dipendono i parametri comportamentali. Tra i parametri
> biochimici studiati quelli più soggetti a variazione sono correlati allo
> stress ossidativo, come la percentuale di glutatione ossidato, indice di
> stress ossidativo, aumentato nei soggetti ASD e tendente a normalizzarsi
> dopo i trattamenti. Non è stato possibile includere in questo studio
> l’indice di metilazione del DNA, pur giudicato importante, per motivi
> tecnici. Tutti i cambiamenti dei parametri biochimici correlano assai
> bene con i miglioramenti dei parametri clinici del comportamento ASD.
> Ciò suggerisce che alterazioni del metabolismo 1C sono in grado di
> influire sui processi di sviluppo del sistema nervoso.
> Nonostante la positività di questi studi, gli Autori mostrano grande
> cautela nell’interpretazione dei risultati. Un primo punto di critica è
> l’uso di soggetti provenienti da trials diversi (diversa età, gravità
> dei sintomi ASD), per cui la linea di base dei parametri studiati è
> differente nei vari trattamenti; inoltre il numero di casi è ancora
> limitato.
>      Giorgio Lenaz
>
>
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