[autismo-biologia] R: vitamina D e omega3: una nuova sperimentazione randomizzata controllata con placebo

Paola Fidani paola.fidani a alice.it
Dom 13 Gen 2019 13:31:28 CET



Cara Daniela,
ti ringrazio ancora una volta per il tuo impegno e le informazioni scientifiche e dettagliate che inoltri alla lista.
Le ultime segnalazioni di articoli sull’uso di Vit D e Acidi grassi omega 3 mi inducono a chiedere se sia  opportuno effettuare il dosaggio della vit D e valutare il rapporto omega 6/omega 3 in tutti i bambini e adulti con autismo, in ordine ad un possibile trattamento.
Mi scuso se sono imprecisa e se pongo una domanda superflua, ma mio figlio è ormai adulto e non so quali siano attualmente i protocolli diagnostici per l’autismo all’esordio, nè se siano in corso in Italia studi randomizzati su questo tipo di approccio terapeutico.
Grazie.
Paola Fidani



  ----Messaggio originale---- 
 
Da: daniela a autismo33.it 
 
Data: 12-gen-2019 19.44 
 
A: <autismo-biologia a autismo33.it> 
 
Ogg: [autismo-biologia] vitamina D e omega3: una nuova sperimentazione randomizzata controllata con placebo 
 

 
Non é facile portare a termine una sperimentazione randomizzata 
 
controllata con placebo di lunga durata con pazienti che non sono 
 
ricoverati in ospedale, ma che se ne stanno al proprio domicilio. La 
 
difficoltá aumenta ulteriormente quando chi deve assumere la sostanza in 
 
esame é per definizione poco collaborante, come lo  sono i bambini in 
 
generale e ancor piú i bambini con disturbi dello spettro autistico. 
 
Sono riusciti nell’impresa Mazahery H e coll., un gruppo di ricercatori 
 
delle Nuova Zelanda che ha pubblicato recentemente i risultati di una 
 
sperimentazione con vitamina D e acidi grassi poliinsaturi omega3 a 
 
lunga catena 
 
A randomised controlled trial of vitamin D and omega-3 long chain 
 
polyunsaturated fatty acids in the treatment of irritability and 
 
hyperactivity among children with autism spectrum disorder 
 
Mazahery, H., Journal of Steroid Biochemistry and Molecular Biology, 
 

 https://doi.org/10.1016/j.jsbmb.2018.10.017
 

 https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0960076018303923?via%3Dihub
 

 
I risultati non sono trionfali, ma ci sono delle positivitá. Le due 
 
sostanze testate sono risultate entrambe superiori al placebo per quanto 
 
riguarda l’irritabilitá (tantrum, aggression and self-injuries) e la 
 
vitamina D é risultata superiore al placebo anche per la iperattivitá. 
 

 
I bambini inclusi nella sperimentazione avevano un’etá cmpresa tra 2.5 e 
 
8 anni, una diagnosi di spettro autistico secondo i criteri del DSM5 e 
 
un inizio dei sintomi dopo i 18 mesi di etá. 
 

 
Dal momento che la vitamina D puo’ dare una intossicazione per 
 
ipervitaminosi, i bambini venivano esclusi se la concentrazione sierica 
 
di 25(OH)D era uguale o superiore a 75 + 10 nmol/L (≥85 nmol/L) se 
 
entravano nello studio durante l’inverno e se era uguale  o superiore a  
 
105 nmol/L + 10 nmol/L (≥115 nmol/) se entravano nello studio in estate. 
 

 
Il disegno sperimentale era uno studio randomizzato in doppio cieco 
 
controllato con placebo. 
 
Oltre al dosaggio della vitamina D, i bambini venivano sottoposti ad 
 
esami del sangue per evidenziare eventuali deficit nutrizionali 
 
(emocromo, acidi grassi, calcio, albumina, ferro,  ferritina, 
 
saturazione della transferrina, vitamina B12 e folato ) che, se 
 
presenti, venivano corretti prima dell’inizio della sperimentazione. 
 

 
I bambini venivano poi assegnati ad uno dei seguenti 4 trattamenti: 
 
vitamina D3 2000 UI/die; acido docosaexaenoico (DHA) 722mg./die; 
 
entrambi o placebo. 
 
Il test utilizzato per misurare i livelli di irritabilitá e iperattvitá 
 
prima e dopo il trattamento é stato l’ABC (Aberrant Behaviour Checklis). 
 
Di 111 bambini, 73 hanno completato lo studio, con un follow up mediano 
 
di 54 settimane. 
 
E’ stata ritenuta positiva una riduzione di almeno il 25% del punteggio 
 
al test ABC. 
 
Questa riduzione é stata ottenuta dopo un anno nel 63% (12/19, P = 
 
0,02),  74 %(17/23, P = 0.003), e 53% (8/15, P = 0.11) rispettivamente 
 
nei gruppi vitamina D, Omega3 e vitamina D piú omega3, e nel 25% (4/16) 
 
nel gruppo placebo. 
 

 
Per quanto riguarda l’iperattivitá la riduzione rispetto al placebo é 
 
stata significativa solo per la vitamina D da sola: 68% (13/19, P = 
 
0.03) contro 31% (5/16) nel gruppo placebo. 
 

 
  Gli autori concludono l’articolo con la seguente considerazione 
 
“Future studies with a larger sample size are warranted to investigate 
 
the impact of both nutrients on problem behaviours associated with ASD, 
 
to replicate the findings of the current study, and to explore the 
 
mechanistic pathways involved" 
 

 
Per realizzare quanto auspicato dagli autori é necessaria non solo la 
 
determinazione di ricercatori competenti e motivati, ma anche la 
 
disponibilitá dei genitori a partecipare a ricerche che vengono 
 
presentate come tali, accettando la possibilitá di ricevere il placebo 
 
nei casi in cui non ci sono farmaci attivi di riferimento per la 
 
sperimentazione. 
 
      Daniela Mariani Cerati 
 

 

 
_______________________________________________ 
 
Lista di discussione autismo-biologia 
 
autismo-biologia a autismo33.it 
 
ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici). 
 
Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus. 
 
Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it 
 



-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/attachments/20190113/c70fc684/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista autismo-biologia