Il volume è specifico per l'autismo, ma alcune proposte possono essere rivolte anche ad alunni affetti da altri deficit.
Alcune schede di lavoro dell'asse 2 (Autonomia); 3-4 (Comunicazionale linguistico) e 6 (Motorio prassico) mi hanno dato preziosi spunti per attuare esercizi con la mia bambina down.
Il libro è comunque un testo fondamentale per capire come e cosa fare rispetto all'autismo.
Anche se penso che il Ministero proponga i 9 assi di sviluppo del bambino come aree della personalità su cui intervenire in parallelo, mi pare comunque che i primi assi (1, 2, 3) e i relativi esercizi proposti, riguardino in modo più specifico la fase della prima infanzia, anche se capisco che occorrerà poi sempre rafforzare e consolidare obiettivi raggiunti nel campo dell'autonomia e della relazione sociale.
Gli ultimi assi (7,8,9) riguardano gli ultimi anni di scuola elementare e la scuola media. Dico questo perché alcuni esercizi (es: pag.167, pag.131) mi sembrano molto impegnativi per bambini che trovano difficoltà a collegare un oggetto con la sua rappresentazione o il suo simbolo (vedi pag.27; in questa parte non sarebbe stato bene soffermarsi più a lungo su questa difficoltà del bambino allievo autistico/DPS?).
L'altro aspetto a mio avviso non del tutto chiarito è quello (che dovrebbe essere preliminare) con gli esperti dell'ASL (a chi spetta la diagnosi?).
Detto questo la mia impressione e anche quella della mia amica (insegnante in pensione nella scuola dell'infanzia con cui ho esaminato il testo) è quella di un libro ricchissimo, chiaro, ben organizzato (come può emergere dal questionario).
Dalla mia esperienza personale ho colto un aspetto spesso trascurato nell’educazione di un bambino allievo autistico/DPS ed è "l’aspetto sensoriale". Questi soggetti percepiscono le più piccole stimolazioni sensoriali come un susseguirsi di "onde" che gli si infrangono addosso. I soggetti non percepiscono il dolore , il piacere, la rabbia , la gioia, o la paura come noi ma la "sovrastimolazione" che provano per esempio in circostanze di rabbia o di paura o solo con un semplice abbraccio, fa si che dia loro fastidio. Tutto questo è stato da me constatato e sono convinta che la "terapia sensoriale" costituisce forse il momento educativo più faticoso e stressante con un bambino aut.
Per affrontare particolari "problematiche sociali" sono stati utili nella mia esperienza i "giochi di ruolo". Si simulava insieme ai compagni una determinata situazione es: "Cosa faccio se mi danno uno spintone?". I compagni "mettevano in scena" la situazione all’interno della classe, pochi gesti poche parole ma chiare, che l’alunno poi su invito dei compagni ripeteva e condivideva. Cagliari Loretta.
Sono utili i suggerimenti delle schede di lavoro, che sarebbero più utili poste in maniera più operativa, ovvero riprodotte in modo da essere staccate o fotocopiabili, rendendole più funzionali.
Ritengo che questo libro sia un'ottima base da cui partire per approfondire ulteriormente la conoscenza sull'autismo e sulle metodologie operative specifiche.
Si configura un po' come un manuale pratico, concreto, estremamente operativo. Contrariamente a molti testi si caratterizza proprio per la sua fruibilità, per il suo entrare nei problemi, per dare soluzioni, idee, spunti, suggerimenti operativi immediati.
Risulta essenziale, schematico e per questo facilmente comprensibile ed utilizzabile.
Forse mi sarebbe piaciuto, per mie caratteristiche personali, uno sviluppo un po' più ampio e discorsivo di ogni capitoletto delle prime 60 pagine; ma certo i problemi risultano ben inquadrati e chiari.
Grazie.
Le schede operative inoltre, secondo me, si possono rivelare un ottimo strumento per interagire con i bambini diversamente dotati. Esse offrono spunti di lavoro stimolanti e facilitano l'approccio con le problematiche derivanti dalla condizione di svantaggio in cui si trovano i soggetti che si devono accompagnare nel percorso scolastico prima e nel percorso di vita in seguito.
Ci sono delle schede che per un "autistico" sono da mediare dall'insegnante. Mentre per altri soggetti diversamente abili possono andare bene, compatibilmente col tipo di handicap (sono comunque sempre da selezionare.
Ritengo che la grafica, le immagini e gli strumenti operativi proposti siano molto accattivanti e adatti a catturare l'attenzione dei bambini.
Home
Su: Elenco dei giudizi "liberi" dei docenti |
Precedente: note Beverara
Successiva: note MEMO Modena |