- Il volume è preziosissimo e molto ben fatto;
diventerà fondamentale per chi si occupa quotidianamente di
autismo, insegnanti di sostegno in primis. Va a colmare un vuoto,
rispondendo in modo completo ed efficace ad esigenze mai così
esaurientemente ed in modo chiaro analizzate. Strumento
indispensabile.
- Si potrebbe prevedere qualche spazio in più per
accogliere proposte, idee, esperienze che mettano in risalto
potenzialità che la quotidianità della scuola primaria
offre in modo spontaneo, soprattutto per quanto riguarda le
innumerevoli occasioni che cosentono di implementare le
abilità sociali (es: omenti ricreativi, tempo mensa, rapporti
con personale ATA, ecc. ...).
Complimenti e grazie!
- Trovo il libro molto esauriente, di certo una buona guida nel
lavoro con un allievo autistico/DPS.
Ho riconosciuto tecniche e percorsi utili anche negli
interventi con alunni con diverse tipologie di disabilità
in quegli assi dove si riconoscono disagi specifici.
Concordo in pieno soprattutto con quanto esposto nell'asse 9
pagina 188.
- Potrebbe essere utile inserire una sorta di
"glossario" contenente tutte le parole più
utilizzate (con relativa spiegazione) appartenenti al "mondo
allievo autistico/DPS". Spesso si trovano nei testi o nei
documenti o nelle relazioni e altrettanto spesso molti operatori non
ne conoscono il significato preciso.
- Grazie per il contributo relativo a chiarire e a conoscere
sempre di più una problematica così importante.
- Complimenti e grazie!
- Scrivere un secondo volume altrettanto interessante. Si
potrebbero costruire riferimenti di collegamento fra la suddivisione
per assi e per aree (come viene indicato nella valutazione
funzionale). Ciò faciliterebbe il lavoro delle insegnanti e
l'integrazione fra proposta didattica e profilo diagnostico.
- Complimenti per il testo e grazie per averci coinvolti e
interpellati.
Sulla base della mia esperienza, esprimo una unica
considerazione rispetto all'area affettivo relazionale. Penso che
nel progetto di vita del bambino allievo autistico/DPS sia
fondamentale dare molta importanza ai "cambiamenti" che
possono aversi rispetto alla normale routine scolastica (es:
assenza dell'insegnante di riferimento, uscita didattica, presenza
di un esperto in classe...). Queste "novità"
dovrebbero, se possibile, essere comunicate con disegni o con le
parole al bambino in anticipo. Noi abbiamo ideato il
"Quadernone dei cambiamenti"; questo strumento ci ha
aiutato a prevenire i suoi comportamenti problema e a colmare in
parte il suo bisogno di prevedibilità e certezze.
- Il metodo è senza dubbio esposto ed esemplificato con
limpida chiarezza.
Penso abbia il limite, forse comune a qualunque metodo
codificato, di una eccessiva standardizzazione: è
così rassicurante e comodo, con le sue attente e scrupolose
indicazioni, che rischia di far perdere di vista il bambino reale
che ci si trova di fronte
- Ho trovato il testo estremamente valido, soprattutto per
l'approccio teorico-pratico che presenta.
Ho notato fra l'altro il particolare dell'evidenziazione dei
numeri pari e dispari.
Non ho capito perché, nella scheda 70, si usa una figura
inconsueta come il coccodrillo per suscitare un sentimento.
- Ho incontrato una certa difficoltà nella scelta del
livello di gravità della disabilità, in quanto nel
soggetto si intuiscono potenzialità che si attualizzano
solamente in certe situazioni e a certe condizioni.
- Il metodo è senza dubbio esposto ed esemplificato con
limpida chiarezza. Penso abbia il limite, forse comune a qualunque
metodo codificato, di una eccessiva standardizzazione: è
così rassicurante e comodo, con le sue attente e scrupolose
indicazioni, che rischia di far perdere di vista il bambino reale
che ci si trova di fronte.
- Ho trovato il testo estremamente valido, soprattutto per
l'approccio teorico-pratico che presenta. Ho notato fra l'altro il
particolare dell'evidenziazione dei numeri pari e dispari. Non ho
capito perché, nella scheda 70, si usa una figura inconsueta
come il coccodrillo per suscitare un sentimento.
- Ritengo che la stesura del libro sull'autismo ad opera della
vostra associazione sia stata un'iniziativa lodevole e di grande
utilità sia per chi lavora o convive con un soggetto allievo
autistico/DPS sia per chi come me non ha ma incontrato soggetti con
questo grave problema.
Suggerisco che incontri come quello del 10 novembre scorso
siano più frequenti in modo da far luce sul problema a chi,
come me, è timoroso e non ha familiarità con
figli/individui-allievi con autismo/DPS.
- Ringrazio per l’ottimo lavoro. Cordiali saluti.
- Ho trovato le prime pagine un po' complesse come linguaggio.
L'intervento della SINPIA di pag. 87 e 88 potrebbe essere
ancora più esplicativo con esempi pratici.
Nel complesso un ottimo strumento di lavoro e spunto per gli
operatori con soggetti-allievi con autismo/DPS.
Grazie per l'aiuto fornitoci.
- Il mio dubbio, come ho cercato di manifestare nell'incontro di
presentazione del libro svoltosi a Imola, è che le proposte e
le indicazioni siano assunte dagli educatori e dagli insegnanti in
maniera rigida, astraendole dal contesto di senso e di significato
della vita educativa della scuola dell'infanzia o primaria. Le
proposte, a mio avviso, possono risultare proficue se possono essere
ricondotte a molte delle attività che i bambini compiono
seguendo i loro interessi e motivazioni.
Ringrazio comunque i curatori dell'opera perché ci
offrono la possibilità e l'occasione di riflettere sulle
azioni che mettiamo in campo in favore dei bambini e delle bambine
affetti da questa patologia.
- Ritengo che la stesura del libro sull'autismo ad opera della
vostra associazione sia stata un'iniziativa lodevole e di grande
utilità sia per chi lavora o convive con un soggetto allievo
autistico/DPS, sia per chi come me non ha mai incontrato
soggettiallievi con autismo/DPS.
Propongo che incontri come quellodel 10 novembre scorso siano
più frequenti in modo da consentire a chi, come me, non ha
familiarità con questa condizione, di conoscere questa
realtà e di affrontarla con maggior serenità e
sicurezza.
- Il volume è di agile lettura ed offre un quadro completo
e chiaro riguardo l'autismo e i bisogni del soggetto allievo
autistico/DPS. Molto utili e per nulla scontati i riferimenti alla
normativa vigente alla valutazione diagnostica e alla pratica
scolastica.
Le introduzioni ai diversi assi, essenziali e mirate,
permettono di riportare l'attenzione e la riflessione sulle
proprie esperienze con "rinnovata" consapevolezza.
Le schede di lavoro proposte sono ben presentate e corredate da
suggerimenti; possono costituire un valido materiale di spunti e
stimolo al lavoro di personalizzazione dei percorsi da parte dei
docenti e/o operatori.
- Ho trovato il libro molto utile, affronta in modo chiaro le
proposte e le schede di lavoro dei vari assi. Dà vari
suggerimenti per l'approccio psicoeducativo, per la stesura del
PEI.
Apprezzabili, per la comprensione del problema, le
testimonianze riportate dalle famiglie e dalle scuole. Avrei
gradito che le immagini del testo, schede e carte PECS fossero
riportate in una sezione del libro in bianco e nero in modo che
fossero facilmente fruibili.
-
- "Carte visive" (pag.39) Ho il dubbio che il colore
rosso usato nelle carte "sorella" e
"fratello" possa trarre in inganno
nell'interpretazione.
- Scheda "L'elicottero" (pag.114): Il bambino
intento a leggere non guarda l'elicottero esattamente come il
ragazzo che ascolta la musica. Chi ascolta la musica può
vedere l'elicottero. Chi legge il libro può sentire il
rumore dell'elicottero, dunque accorgersi del mezzo ma non
guardarlo.
- Poco significativa la cartina del North Carolina
(pag.24)
- Ho apprezzato moltissimo il libro.