[autismo-biologia] psichiatria nutrizionista

Patrizia Labombarda pattyactive a tim.it
Sab 21 Maggio 2022 10:22:10 CEST


Gent.ma dott.ssa Cristina,

condivido la sua analisi e capisco bene che con i nostri ragazzi, 
anticipare (in maniera più concreta possibile) i percorsi da fare torna 
sempre utile. Il mio dubbio nasce dal (purtroppo) ripetuto riscontro di 
realtà sanitarie pubbliche o private che non hanno (ancora oggi nel 
2022) adeguate competenze su come rapportarsi (in maniera adeguata) con 
i nostri figli. Quando parlo di adulti mi riferisco a fasce d'età dai 18 
anni in su e quindi a ragazzi che spesso sono stati (privatamente) 
educati alla vita, attraverso percorsi cognitivo comportamentali. 
Indubbiamente il completamento degli aspetti diagnostici  e funzionali è 
un passo in avanti molto iportante, mi piacerebbe però che ci fossero 
pari opportunità anche per coloro che solo fino a 20 anni fa , erano 
quelli che rientravano nell'età evolutiva che... per certi aspetti (la 
semplice visita da parte di un medico curante o di un qualsiasi 
specialista, visto che anche i nostri figli, sono pazienti di un sistema 
sanitario), non si è evoluta.

Auguro a tutti un buon lavoro

i migliori saluti

Patty


Il 20/05/2022 16:29, Cristina Panisi ha scritto:
> Gentile signora Patrizia,
>
> la richiesta di un modello integrato, inclusivo della complessità 
> degli aspetti biologici, intende proprio ovviare alla difficoltà alla 
> quale accenna.
>
> Su questa lista e su quella di autismo-scuola si è fatto riferimento a 
> percorsi educativi per favorire l'accoglienza di indagini 
> ematochimiche e strumentali.
> Avviando questi percorsi in età evolutiva, i bambini autistici 
> diventano spesso dei "pazienti da manuale" . La premedicazione con una 
> crema anestetica (le modalità d applicazione sono incluse nell'agenda 
> iconica) toglie dolore al prelievo ematico. Pertanto, anticipando in 
> modo opportuno le tappe del percorso ed evitando l'associazione con 
> stimoli spiacevoli, i bambini autistici diventano adulti collaboranti.
> Ovviamente la situazione è molto diversa per gli adulti attuali, che 
> conservano memoria di esperienze difficili e dolorose. In questi casi 
> è difficile recuperare la fiducia, attenuare ansia e prevenire 
> comportamenti dirompenti. Tuttavia, resta valido il consiglio di 
> utilizzare strategie educative con agende iconiche e consentire di 
> familiarizzare con la strumentazione (lacci, siringhe e butterfly 
> senza aghi). In alcuni adulti un cambiamento è stato possibile 
> attraverso queste strategie.
>
> Gli accertamenti indicati dalla dot.ssa Di Sarro sono in gran parte 
> valutabili con un unico prelievo di sangue. In alcuni  i prelievi sono 
> eseguiti  in occasione di sedazione, quando questa si rende necessaria 
> per altre procedure. In altre parole, occorre cercare di ottimizzare 
> le occasioni di indagine, concentrando più accertamenti nella medesima 
> seduta. E' un ulteriore aspetto che sottolinea l'importanza di un 
> modello integrato e fortemente coordinato al proprio interno, con una 
> coesione data dalla consapevolezza del senso di ciò che si fa.
>
> Riguardo alla consapevolezza e alla collaborazione con i colleghi 
> medici di medicina generale e pediatri, colgo lo spunto offerto dalla 
> dott.ssa Di Sarro circa l'atteggiamento negativo percepito da parte da 
> parte dei colleghi sul territorio. E' stato effettivamente un ostacolo 
> importante, ma, con pazienza, si è modificato. Da una situazione di 
> franca opposizione per ciò che non si conosce, l'atteggiamento è 
> profondamente mutato nel tempo, avviando circuiti virtuosi e di 
> efficace collaborazione con la medicina del territorio.
> In sintesi, situazione complessa e difficile, ma con ampi magini per 
> poterla modificare e migliorare.
>
> Un cordiale saluto
> Cristina Panisi
>
>
>
>
> Il giorno ven 20 mag 2022 alle ore 13:08 Patrizia Labombarda 
> <pattyactive a tim.it> ha scritto:
>
>     COME SI PUO' FARE TUTTO QUESTO CON UN RAGAZZO AUTISTICO ORMAI
>     ADULTO E
>     CHE NON E' PER NULLA COLLABORATIVO? SARA' QUESTO IL MOTIVO PER CUI
>     MOLTE
>     FAMIGLIE HANNO SERIE DIFFICOLTA' AD ACCOGLIERE QUESTI SUGGERIMENTI?
>     Grazie Patty
>
>     visita gastroenterologica, otorinolaringoiatrica e odontoiatrica;
>     consulenza genetica;
>     ECG e visita cardiologica; EEG; TAC o RNM cerebrale;
>     emocromo con formula, FT3, FT4, TSH, vit D, omocisteina, selenio,
>     zinco,
>     magnesio, proteina c reattiva, ves, calprotectina fecale, B6, B1,
>     Rame,
>     Testosterone, Prolattina, TAS, Ab antitransglutaminasi, Ab anti
>     endomisio, Ab antigliadina, Ferritina e Sideremia, lipopolisaccaride
>     (LPS) sierico/plasmatico, zonulina sierica, Zonulina Fecale,
>     INDICÀNO-SCATÒLO urinario, ricerca parassiti e protozoi nelle feci
>     (su
>     tre distinti campioni).
>
>
>     Il 20/05/2022 11:02, daniela ha scritto:
>     > Mercoledì 18 maggio r.disarro a ausl.bologna.it ha scritto
>     >
>     > Gentilissimi,
>     > condivido volentieri la lista di esami che vengono richiesti nel
>     > Servizio per ogni paziente, a completamento degli aspetti
>     diagnostici
>     > e funzionali:
>     >
>     > visita gastroenterologica, otorinolaringoiatrica e odontoiatrica;
>     > consulenza genetica;
>     > ECG e visita cardiologica; EEG; TAC o RNM cerebrale;
>     > emocromo con formula, FT3, FT4, TSH, vit D, omocisteina, selenio,
>     > zinco, magnesio, proteina c reattiva, ves, calprotectina fecale,
>     B6,
>     > B1, Rame, Testosterone, Prolattina, TAS, Ab
>     antitransglutaminasi, Ab
>     > anti endomisio, Ab antigliadina, Ferritina e Sideremia,
>     > lipopolisaccaride (LPS) sierico/plasmatico, zonulina sierica,
>     Zonulina
>     > Fecale, INDICÀNO-SCATÒLO urinario, ricerca parassiti e protozoi
>     nelle
>     > feci (su tre distinti campioni).
>     >
>     > Non tutte le famiglie hanno raccolto i nostri suggerimenti, a volte
>     > sostenuti negativamente dai colleghi.
>     > Non abbiamo raccolto i dati di chi ha effettuato lo screening in
>     modo
>     > sistematico, ma posso con tranquillità sostenere che sono stati
>     > riscontrati valori alterati negli esami di tutti i pazienti;
>     eventuali
>     > integrazioni/trattamenti sono stati valutati positivamente dai
>     > pazienti e dai familiari.
>     >
>     > Buon lavoro, Rita Di Sarro
>     >
>     >
>     > Dr.ssa Rita Di Sarro
>     > Direttore Programma Integrato
>     > Disabilità e Salute - AUSL di Bologna
>     > Tel: 051-6597950; 348-3833923
>     > Sostieni la ricerca dell'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche.
>     > Dona il tuo 5 per mille. CF 02406911202. Per maggiori informazioni
>     > visita il sito www.isnb.it <http://www.isnb.it>
>     >
>     >
>     >
>     > Cara Rita,
>     >       questi esami li chiedete a tutti coloro che ricevono la
>     diagnosi
>     > di spettro autistico o solo quando allo spettro si sovrappongono
>     altri
>     > sintomi?
>     > Se solo nella seconda condizione, per quali sintomi?
>     > Nel caso di indici biologici alterati, quali sono i più frequenti?
>     > Tu dici “eventuali integrazioni/trattamenti sono stati valutati
>     > positivamente dai pazienti e dai familiari”.
>     > Oltre ad una valutazione positiva di pazienti e familiari, voi
>     > professionisti avete notato dei miglioramenti nei sintomi
>     > psichiatrici? Grazie
>     >    Daniela Mariani Cerati
>     >
>     > _______________________________________________
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>     > autismo-biologia a autismo33.it
>     > Autismo-biologia e' una lista di discussione promossa dall'
>     A.P.R.I.,
>     > Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di
>     Down,
>     > l'autismo e il danno cerebrale.
>     > www.apriautismo.it <http://www.apriautismo.it>
>     >
>     > Per cancellarsi inviare un messaggio a:
>     valerio.mezzogori a autismo33.it
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>     sindrome di Down, l'autismo e il danno cerebrale.
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