[autismo-biologia] Shank3

daniela daniela a autismo33.it
Mer 9 Feb 2022 22:59:00 CET


Il 2022-02-08 20:02 Margherita Ranalli ha scritto:
> Buonasera..scusate la mia ignoranza ma quale può essere una forte
> infiammazione? Grazie

L’articolo di cui abbiamo parlato si riferisce ad un esperimento fatto 
su topi neonati il cui fine era dimostrare una interazione tra fattori 
genetici e fattori ambientali
nella genesi dell’autismo.

Come fattore genetico si è scelta la delezione eterozigote del gene 
Shank 3 in quanto questa condizione è ritenuta una delle cause 
monogenetiche di autismo.

Sarebbe però più corretto usare il termine di condizione quasi 
monogenetica, in quanto anche negli umani sono state rilevate mutazioni 
di SHANK 3 asintomatiche,
come riferito da Bourgeron, che ha esaminato cinque sorelle sintomatiche 
portatrici di mutazione SHANK 3 ereditata dalla madre asintomatica
http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2017-November/002685.html

Nel lavoro in questione sono stati prodotti topi con delezione 
eterozigote di SHANK 3 che non presentavano sintomi simil autistici con 
la sola mutazione,
ma li presentavano dopo iniezione intraperitoneale in età neonatale di 
Lipopolisaccaridi, precisamente “Lipopolysaccharides from Escherichia 
coli O26:B6, Sigma-Aldrich”

Il lipopolisaccaride è  un componente della parete cellulare esterna dei 
batteri gram-negativi che, nei topi mutati, ha  innescato una risposta 
infiammatoria
con sovraespressione di Trpv4 (Transient Receptor Potential Vanilloid 4) 
e conseguente comparsa di sintomi simil autistici.

Il lipopolisaccaride è stato iniettato anche in topi integri senza 
conseguenze.

Gli autori ipotizzano che l’infiammazione acuta indotta da LPS potrebbe 
smascherare i deficit comportamentali dei topi eterozigoti per delezione 
di SHANK3 con un meccanismo dipendente da Trpv4

L’inibizione di Trpv4 nel Nucleus Accumbens ha fatto infatti regredire i 
deficit di socialità.

Gli autori concludono dicendo che i loro dati non solo suggeriscono che 
l’attivazione del sistema immune puo’ smascherare i fenotipi 
comportamentali correlati con l’autismo in topi
geneticamente vulnerabili, ma anche che Trpv4 potrebbe essere un target 
terapeutico per i deficit di socialità.

    Daniela Mariani Cerati


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