[autismo-biologia] Risvegli notturni: da reflusso gastro esofageo?

melat@libero.it . melat a libero.it
Mer 13 Ott 2021 11:44:11 CEST


A scanzo di equivoci nn sono contro la medicina e.b. anzi angsa ed io ci siamo sempre dichiarati difensori della medicina basata sull'evidenza.
In questo caso però quali broblemi o contro indicazioni possono insorgere nel trattamento descrito dalla drssa Caperotti?
Credo che dobbiamo provare a sperimentare in maniera sensata perché solo attraverso la sperimentazione si riuscira a capire di piú.
Ce lo dice l'esperienza di tante conquiste e ce lo confermato finanche le Linee Guida.
giovanni marino 
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Martedì, 12 Ottobre 2021, 04:23PM +02:00 da daniela daniela a autismo33.it:
>Il 2021-10-11 11:24 monicaperotti a virgilio.it ha scritto:
>> Scusate se mi intrometto sono un medico
>> premetto che mi occupo di intestino negli adulti e non nei bambini. La
>> mia esperienza sull'autismo quindi è solo derivata dallo scambio di
>> materiali e Feedback con colleghi/e che invece si occupano
>> specificatamente dell'intestino di bambini autistici (tra cui Cristina
>> Panisi).
>> Mi limiterò quindi a descrivere ciò che accade negli adulti e di come
>> procediamo a trattare il reflusso gastroesofageo. La maggior parte
>> delle volte questo è determinato o correlato ad una disbiosi
>> intestinale, grossa produzione di gas che comporta alterazione della
>> funzione anche a valle, con frequenti reflussi gastroesofagei.
>> Trattare il semplice reflusso gastroesofageo in maniera sintomatica
>> equivale a trattare l’insonnia con la benzodiazepina, cioè ci muoviamo
>> ancora sul sintomo.
>> I pazienti adulti con reflusso hanno frequentemente S.I.B.O. ed LGS
>> (leaky gut syndrome) quindi è necessario intervenire pesantemente
>> sull’intestino con alimentazione specifica ed integratori ad hoc che
>> riequilibrano non solo la flora microbica ma riducano anche la
>> permeabilità intestinale. Limitarsi quindi al sintomo reflusso rimane
>> ancora un approccio parziale.
>> Ricordo peraltro che la flora batterica intestinale ha un ruolo
>> importantissimo nella gestione dei neurotrasmettitori tra cui ultimo e
>> non da ultimo la serotonina (prodotta per il 95% nell’intestino e da
>> cui deriva la melatonina), GABA, Dopamina…
>> Dai colleghi che si occupano dei bambini autistici deriva sempre
>> l'esperienza positiva di un approccio dietologico ed integrativo
>> mirato primariamente su tutto l’intestino. Buona giornata a tutti
>> 
>Mi pare che in questo messaggio si diano per acquisite delle teorie che 
>ad oggi sono delle  interessanti ipotesi di ricerca, ma che non fanno 
>ancora parte delle conoscenze basate sull’evidenza
>delle prove.
>Ho parlato del problema della genesi e della  terapia del reflusso 
>gastroesofageo con il gastroenterologo Dottor Luigi Solmi di cui riporto 
>il parere
>“il rapporto tra l'intestino ( il microbiota ) e patologie svariate è 
>sicuramente uno dei campi di maggiore interesse per la ricerca di base 
>ed è possibile che in futuro si debbano rivedere
>modalità di approccio diagnostico e/o terapeutico rispetto a quanto ora 
>in uso.
>Va però sottolineato che , a parte alcune condizioni particolari quali 
>in gastroenterologia le infezioni intestinali recidive da Clostridio 
>dove ci sono dati abbastanza precisi , per il resto
>siamo ancora in una iniziale fase di ricerca senza che i dati si possano 
>per ora ( e chissà fino a quando ) riversare nella pratica clinica.
>Alcuni Colleghi effettuano una corsa in avanti per adesione a teorie 
>mediche alternative, che non sono però validate dalla scienza ufficiale, 
>che magari sbaglia ma per ora è l'unica a cui
>si possa fare affidamento basandoci su dati oggettivi.
>Quindi, come dice la Collega, nel reflusso gastro/esofageo ci dobbiamo 
>limitare a trattare il sintomo e gli eventuali danni con farmaci ed 
>indicazioni alimentari senza trattare la causa
>(che peraltro è principalmente meccanica, legata ad una ipotonia dello 
>sfintere esofageo inferiore); anche con queste limitazioni otteniamo 
>però buoni risultati in una alta percentuale di casi.
>Quello che sarà il futuro nessuno lo può prevedere ma, senza alcun 
>intento polemico, personalmente credo che dovendo agire nel presente sia 
>meglio seguire indicazioni standardizzate e dimostrate
>valide sulla base delle esperienza scientifiche disponibili”
>        Daniela MC
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