<HTML><BODY><p style='margin-top: 0px;' dir="ltr">A scanzo di equivoci nn sono contro la medicina e.b. anzi angsa ed io ci siamo sempre dichiarati difensori della medicina basata sull'evidenza.<br>
In questo caso però quali broblemi o contro indicazioni possono insorgere nel trattamento descrito dalla drssa Caperotti?<br>
Credo che dobbiamo provare a sperimentare in maniera sensata perché solo attraverso la sperimentazione si riuscira a capire di piú.<br>
Ce lo dice l'esperienza di tante conquiste e ce lo confermato finanche le Linee Guida.<br>
giovanni marino <br>
--<br>
Inviato da Libero Mail per Android<br>
Martedì, 12 Ottobre 2021, 04:23PM +02:00 da daniela daniela@autismo33.it:<br>
>Il 2021-10-11 11:24 monicaperotti@virgilio.it ha scritto:<br>
>> Scusate se mi intrometto sono un medico<br>
>> premetto che mi occupo di intestino negli adulti e non nei bambini. La<br>
>> mia esperienza sull'autismo quindi è solo derivata dallo scambio di<br>
>> materiali e Feedback con colleghi/e che invece si occupano<br>
>> specificatamente dell'intestino di bambini autistici (tra cui Cristina<br>
>> Panisi).<br>
>> Mi limiterò quindi a descrivere ciò che accade negli adulti e di come<br>
>> procediamo a trattare il reflusso gastroesofageo. La maggior parte<br>
>> delle volte questo è determinato o correlato ad una disbiosi<br>
>> intestinale, grossa produzione di gas che comporta alterazione della<br>
>> funzione anche a valle, con frequenti reflussi gastroesofagei.<br>
>> Trattare il semplice reflusso gastroesofageo in maniera sintomatica<br>
>> equivale a trattare l’insonnia con la benzodiazepina, cioè ci muoviamo<br>
>> ancora sul sintomo.<br>
>> I pazienti adulti con reflusso hanno frequentemente S.I.B.O. ed LGS<br>
>> (leaky gut syndrome) quindi è necessario intervenire pesantemente<br>
>> sull’intestino con alimentazione specifica ed integratori ad hoc che<br>
>> riequilibrano non solo la flora microbica ma riducano anche la<br>
>> permeabilità intestinale. Limitarsi quindi al sintomo reflusso rimane<br>
>> ancora un approccio parziale.<br>
>> Ricordo peraltro che la flora batterica intestinale ha un ruolo<br>
>> importantissimo nella gestione dei neurotrasmettitori tra cui ultimo e<br>
>> non da ultimo la serotonina (prodotta per il 95% nell’intestino e da<br>
>> cui deriva la melatonina), GABA, Dopamina…<br>
>> Dai colleghi che si occupano dei bambini autistici deriva sempre<br>
>> l'esperienza positiva di un approccio dietologico ed integrativo<br>
>> mirato primariamente su tutto l’intestino. Buona giornata a tutti<br>
>> <br>
>Mi pare che in questo messaggio si diano per acquisite delle teorie che <br>
>ad oggi sono delle interessanti ipotesi di ricerca, ma che non fanno <br>
>ancora parte delle conoscenze basate sull’evidenza<br>
>delle prove.<br>
>Ho parlato del problema della genesi e della terapia del reflusso <br>
>gastroesofageo con il gastroenterologo Dottor Luigi Solmi di cui riporto <br>
>il parere<br>
>“il rapporto tra l'intestino ( il microbiota ) e patologie svariate è <br>
>sicuramente uno dei campi di maggiore interesse per la ricerca di base <br>
>ed è possibile che in futuro si debbano rivedere<br>
>modalità di approccio diagnostico e/o terapeutico rispetto a quanto ora <br>
>in uso.<br>
>Va però sottolineato che , a parte alcune condizioni particolari quali <br>
>in gastroenterologia le infezioni intestinali recidive da Clostridio <br>
>dove ci sono dati abbastanza precisi , per il resto<br>
>siamo ancora in una iniziale fase di ricerca senza che i dati si possano <br>
>per ora ( e chissà fino a quando ) riversare nella pratica clinica.<br>
>Alcuni Colleghi effettuano una corsa in avanti per adesione a teorie <br>
>mediche alternative, che non sono però validate dalla scienza ufficiale, <br>
>che magari sbaglia ma per ora è l'unica a cui<br>
>si possa fare affidamento basandoci su dati oggettivi.<br>
>Quindi, come dice la Collega, nel reflusso gastro/esofageo ci dobbiamo <br>
>limitare a trattare il sintomo e gli eventuali danni con farmaci ed <br>
>indicazioni alimentari senza trattare la causa<br>
>(che peraltro è principalmente meccanica, legata ad una ipotonia dello <br>
>sfintere esofageo inferiore); anche con queste limitazioni otteniamo <br>
>però buoni risultati in una alta percentuale di casi.<br>
>Quello che sarà il futuro nessuno lo può prevedere ma, senza alcun <br>
>intento polemico, personalmente credo che dovendo agire nel presente sia <br>
>meglio seguire indicazioni standardizzate e dimostrate<br>
>valide sulla base delle esperienza scientifiche disponibili”<br>
> Daniela MC<br>
>_______________________________________________<br>
>Lista di discussione autismo-biologia<br>
>autismo-biologia@autismo33.it<br>
>ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo dell'Emilia Romagna.<br>
>Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori@autismo33.it</p>
</BODY></HTML>