[autismo-biologia] R: Review sistematica sulla psicofarmacologia dell'autismo - parte I
daniela
daniela a autismo33.it
Mer 19 Maggio 2021 16:15:01 CEST
Il 2021-05-18 11:39 Paola Visconti ha scritto:
> Credo che prima di partire con TERAPIE farmacologiche che possono
> sicuramente essere utili sia sempre necessaria un attenta e
> dettagliata valutazione del quadro clinico.
>
> POtrebbe essere utile comprendere quale sia il Disturbo PRimario e un
> anamnesi dello SVILUPPO rappresenta uno step fondamentale.
>
> E' vero che non dobbiamo misconoscere la neurodiversità sottostante
> ma dobbiamo parimenti fare attenzione a non includere un pò tutto
> nella cornice ASD , e non per un problema di etichette ma per
> comprendere la possibile evoluzione di quel quadro ed essere poi in
> grado di ridurre e/o sospendere la terapia farmacologica nel momento
> in cui un intervento comportamentale individualizzato comincia a dare
> i suoi risultati .
>
> Dott.ssa Paola Visconti
> U.O.S.I. Disturbi dello Spettro Autistico
>
> IRCCS-ISNB
> Ospedale Bellaria
> Bologna
>
>
19 maggio
Persico e colleghi sono in linea con quanto dice Paola Visconti e
inquadrano l’intervento farmacologico in un più ampio intervento
psicoeducativo, come si puo’ evincere dalle seguenti citazioni
“Within this modern framework, pharmacological therapies, though still
relatively unspecific, aim to allow autistic children and adolescents to
maximize their benefits from behavioral and psychoeducational
interventions, by removing the problematic behaviors which negatively
interfere with non-pharmacological therapies and social adjustment
(Arnold et al., 2003).”
Gli autori inquadrano molto bene lo spazio che, allo stato attuale,
hanno le terapie farmacologiche: aiutare i bambini e gli adolescenti con
autismo a trarre il massimo beneficio dagli interventi comportamentali e
psicoeducativi rimuovendo i comportamenti problematici che
interferiscono negativamente con le terapie non farmacologiche e con
l’adattamento sociale
“Despite its high prevalence, reaching 1/ 54 children and 1/45 adults in
the United States, no pharmacological treatment is still directed to
core symptoms of ASD, encompassing social and communication deficits,
repetitive behaviors, restricted interests, and abnormal sensory
processing…omissis
As yet, currently available pharmacological treatment in autism is not
primarily directed to the core symptoms, but rather to comorbid
disorders/symptoms and to problematic behaviors, such as irritability,
hyperactivity, anxiety, aggression, self-injurious behavior, sleep
disorders and others (Jobski et al., 2017)”
Il trattamento farmacologico oggi disponibile non è diretto contro i
sintomi propri dell’autismo, ma piuttosto contro alcuni sintomi
coesistenti e contro alcuni comportamenti problematici come
l’irritabilità, l’iperattività, l’ansia, l’aggressività auto ed etero
diretta, i disturbi del sonno ed altri ancora.
Quanto è diverso questo linguaggio prudente, che mette in evidenza i
chiaro scuri della terapia farmacologica sottolineando che al momento
presente gli scuri sono di gran lunga prevalenti sui chiari, dal
documento “Raccomandazioni della Linea Guida per la diagnosi e il
trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro
autistico” dell’Istituto Superiore di Sanità del febbraio 2021
https://snlg.iss.it/wp-content/uploads/2021/02/Raccomandazione-1-autismo.pdf
nel quale la prima raccomandazione suona così
“Quesito
In bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico
bisognerebbe utilizzare i D2 bloccanti vs. non utilizzare D2 bloccanti?
Raccomandazione
Il Panel ISS della Linea Guida sulla diagnosi e trattamento del disturbo
dello spettro autistico suggerisce di usare i D2 bloccanti piuttosto che
non usare i D2 bloccanti in bambini e adolescenti con ASD
(raccomandazione condizionata basata su una qualità bassa nelle prove di
efficacia)”
Questa raccomandazione non tiene conto della letteratura così
sapientemente revisionata da Persico e colleghi ed è stata pubblicata
ufficialmente dall’organo tecnico del Ministero della Salute italiano in
contrasto con altre linee guida, pure recentissime, come la “ESCAP
practice guidance for autism: a summary of evidence-based
recommendations for diagnosis and treatment”
https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs00787-020-01587-4
Daniela Mariani Cerati
Maggiori informazioni sulla lista
autismo-biologia