[autismo-biologia] La rimonta degli psicanalisti e THANOPULOS

Carlo Hanau hanau.carlo a gmail.com
Dom 21 Mar 2021 16:45:25 CET


Carissima, Carissimo,
questa mattina abbiamo ascoltato su RADIO 3  il Dr.  THANOPULOS, ora eletto
Presidente della SPI Società Psicanalitica italiana (vedere sua foto
"divina" in:
 http://www.neldeliriononeromaisola.it/2018/07/234058/

nato in Grecia nel 1952, vive e lavora a Napoli. È collaboratore del
quotidiano “Il manifesto”, come titolare della rubrica settimanale “Verità
nascoste”, che forse sarebbe meglio rinominare: "Falsità manifeste".


La sua elezione ci riguarda, perché lo conosciamo da quando nel 2017
scrisse un articolo sull'autismo in Il Manifesto, al quale la Presidente
pro tempore Demartis ed io (allora si andava d'accordo) abbiamo fatto
obiezioni senza mai ricevere neppure una risposta.
L'autismo, che speravamo avere messo al riparo dalla psicanalisi italica
con la Linea guida n.21 del 2011, da qualche mese viene letteralmente
invaso dalle iniziative degli psicanalisti psicoterapeuti che stanno
facendo la formazione (meglio sarebbe dire: deformazione) degli insegnanti,
degli operatori e dei genitori. Decine di migliaia sono gli allievi di
corsi di formazione gratuiti a distanza che concedono punteggio nel sistema
S.O.F.I.A del Ministero dell'istruzione e Crediti formativi nell'ECM
(Educazione Continua Medica), senza fare controlli adeguati
sull'assiduità dell'ascolto. Soltanto i medici devono versare 30 Euro per
una fondazione vicina all'IdO se vogliono il certificato dei crediti ECM
(strana forma di pagamento, forse incentivata dalle esenzioni fiscali). La
pubblicità viene fatta dalla agenzia DIRE, che riceve fondi pubblici per la
sua opera d'informazione. L'IdO riceve lauti fondi tramite le convenzioni
con l'ASL, ed ora potrà aumentare la sua clientela con questa pubblicità.
Iniziative importanti per l'autismo vengono condotte dagli psicanalisti
usando la chiave dell'arteterapia e di tutte le altre forme possibili, come
l'onoterapia, l'ippoterapia, la terapia acquatica etc etc. tutte attività
utili per le persone con autismo, ma che dovrebbero essere fatte anche
senza l'etichetta di terapia che, se da un lato porta fondi pubblici a chi
la esercita, dall'altro induce la tanto deprecata sanitarizzazione della
disabilità.
Questi psicanalisti fanno lezioni persino sotto l'egida dell'Istituto
superiore di sanità agli insegnanti e al personale degli asili nido, delle
scuole dell'infanzia e dell'elementare, finanziati con i fondi da noi
ottenuti dal Parlamento. I ragionieri del SSN sono ben contenti di
diffondere queste illusioni, perché questi interventi sono alternativi e
molto meno costosi di quelli consigliati dalla Linea guida 21, che si
basano su ricerche che provano l'efficacia di almeno 25 ore settimanali. Da
poco tempo sono apparse ricerche dove le ore sono diminuite.
Mando questa mia nota anche a autismo biologia perché gli psicanalisti si
accreditano scientificamente lavorando insieme a neurologi ed ammettendo
(bontà loro) che alla base dell'autismo ci sono condizioni organiche, ma la
loro tesi è che le condizioni ambientali intese in senso lato
comprendono i *rapporti
inadeguati con la madre e i familiari.* Ricordo bene che i comportamenti
psicotici delle persone Down venivano spiegati come "psicosi da innesto",
ovviamente dovute alla scarsa accettazione dei loro limiti da parte dei
familiari e dell'ambiente.

Spero che qualcuno abbia la pazienza di leggere quanto segue, tratto dai
forum di autismo33 di 4 anni fa, al quale parteciparono Sonia Zen, Vera
Stoppioni e due mamme.
Cordiali saluti e spero che molti si sveglino, dato che finora io non ho
avuto gran successo in questo tentativo quasi solitario che conduco da anni.
Carlo Hanau




  in corsivo quanto ricopio da Il Manifesto a firma di  THANOPULOS

“*L'AUTISMO REGOLATO. Con il via libera al metodo «Aba», che addestra chi
soffre a comportamenti sociali accettabili, si radicalizza in Campania lo
scontro tra terapie cognitivo-comportamentali e psicoanalisi*”

dove si riprende l'ipotesi che vi sia responsabilità non soltanto della
genetica ma anche della famiglia nel provocare l'autismo, in quanto la
famiglia e in particolare la madre è la più importante delle “*situazioni
derivate tanto da cause genetiche quanto da problemi psico-socio-ambientali
è probabile che l’elemento patologico stia nella relazione tra i due campi,
piuttosto che in loro alterazioni specifiche situate in uno di essi o in
entrambi*”.

L’epigenetica sarebbe quindi il cavallo di Troia usato dagli psicanalisti
psicodinamici per rientrare in gioco sull’autismo, mentre le ricerche
continuano ad affermare che fattori predisponenti ed eventuali fattori
scatenanti sono tutti di tipo organico. L’autore ribadisce invece: “*Quando
le madri sono ferite nella loro femminilità, anche la maternità si fa molto
vulnerabile, con conseguenze nefaste per i figli.”*

Si tratta di una bufala eguale e contraria a quella del vaccino che causa
l'autismo, entrambe falsificate dalla scienza da decenni, ma che ancora
circolano e fanno opinione pubblica.

La Presidente di Angsa ha mandato alla Direttrice de Il Manifesto Norma
Rangeri una lettera che non ha avuto neppure una risposta privata,
contrariamente a quanto si attendeva Nicoletti.

In questo modo si fa disinformazione dell'opinione pubblica. con gravi
conseguenze per i bambini con autismo, ai quali viene negata le terapie e
l'educazione speciale che la Linea guida n.21 sull'autismo dell'ISS ha
indicato come efficace.

Oppure si vuole che la grave patologia dell'autismo "non venga regolata"


La Dr.Russo, che dirige i servizi NPIA dell’ASL di Napoli, è pure
responsabile di un sito “Napoli per l’autismo” dove si schiera dalla parte
di Thanopulos. Prima di tutto mi ha stupito il logo di Napoli per
l'autismo, col Vesuvio sorridente che appare come un gigante buono
protettore di Napoli, mentre per me rappresenta un mostro che potrebbe
ripetere anche oggi una strage già fatta. Rappresenta bene cosa vuol essere
autismo per questi genitori: una ricchezza. Forse questa visione può essere
giustificata per gli operatori ma non per i genitori, che non possono fare
finta di non sapere che la stragrande maggioranza dei figli con autismo
sono consapevoli della loro condizione e vorrebbero uscirne per fare una
vita come gli altri.
Invece apprendiamo dalla letterona che alcuni di loro non fanno alcuna
terapia, ma in compenso sono seguiti dal NPI dell'ASL (mi domando cosa li
segue a fare? Per interpretare i loro sogni?).

Sonia Zen ha già risposto bene sulla sostanza: quale libertà c'è se nella
scelta mancano proprio le strategie che la Linea guida consiglia come
maggiormente validate, interventi intensivi della scuola di Lovaas e dei
suoi allievi ed Early Start Denver Model ?


La libertà di scelta non deve essere riservata soltanto a chi può pagarsi
tutto: se l'ASL non è in grado di offrire questi trattamenti secondo la
Linea guida del 2011 e le Linee di indirizzo del 2012, allora deve
convenzionarsi con fornitori accreditandone la qualità e pagando
direttamente gli interventi oppure in estrema ratio almeno pagare le
fatture che le famiglie anticipano (assistenza indiretta). *Molte Regioni
italiane, di centro destra o di centro sinistra, sia pure in percentuali
varie, assicurano questi rimborsi. *Si deve notare che alcune Regioni
egualmente si comportano talvolta anche per interventi che non hanno alcuna
validazione scientifica, con la dizione: per scopo compassionevole. Ma il
caso del rimborso degli interventi consigliati dalla Linea guida n.21
sull’autismo è ben più meritevole e stupisce che alcune Regioni non
vogliano provvedere.
Chi firma la letterona non legge bene o interpreta male la Linea guida n.21
e le Linee di indirizzo, si dimentica che c'è ESDM (Early Start Denver
Model per la prima infanzia) fra le due strategie maggiormente validate nel
mondo (tranne che da noi).

Non bisogna fare atti di fede sulle origini dell'autismo, ma ricerche che
purtroppo non vengono fatte. Non mi piace chi scrive: "convinti come te,
che si scoprirà una causa di natura genetica o un disfunzionamento a
livello cerebrale" e poi non denuncia lo psicanalista greco Thanopulos che
scrive su Il Manifesto invitando a *non dimenticare la responsabilità della
famiglia*. La Dr. Russo invece ha citato apprezzando il suo articolo.
Poichè è lei che dirige l'orchestra dei servizi è facile capire che la sua
proclamata libertà è quella di scegliere ciò che ti passa il convento:
cuius regio eius religio.

Non una ma molte sono le cause dell'autismo, una ventina delle quali già
note, quasi tutte patologie genetiche rare e rarissime. Se la ricerca
genetica ed epigenetica procedesse sarebbero molte di più. Ma forse c'è un
interesse a mantenere coperte queste cause, proprio per riempire poi il
vuoto di conoscenze con le sciocchezze che Bettelheim, Lacan, la Tustin e
tanti altri epigoni della Tavistock Clinic hanno raccontato sulla madre
frigorifero, causa dell'autismo del figlio che secondo loro sarebbe
"organicamente sano".
Carlo Hanau

Gentilissime Emy e Paola,

le vostre posizioni sono diverse e meritano risposte diverse.

Per Emy:

c'è una grande bisogno di classificare di più e meglio le persone con
autismo: la scienza impone la classificazione, necessaria per poi
generalizzare ad altri casi appartenenti allo stesso sottogruppo
l'intervento che ha funzionato in qualcuno; per ora la "via unica" nella
quale si riunirebbero le mille cause di autismo e sulla quale si potrebbe
agire con un farmaco adatto a tutti è soltanto una speranza.

Nel grande insieme delle persone con autismo il clinico Dr.Rett aveva
distinto un sottogruppo formato da bambine sulla base della prevalenza del
sesso femminile e dell'evoluzione di alcuni parametri clinici. Molto più
tardi in questo piccolo sottogruppo dei disturbi autistici si è scoperto
che molte bambine presentano il gene MEC P2 (in questo caso la
classificazione è diventata precisa perchè si fa in laboratorio). Da lì è
partita la ricerca di una sostanza che faccia bene al quelle bambine, oggi
in avanzato stadio di sperimentazione. Per altre bimbe Rett si è poi
trovato il gene CDK L5, e quindi è iniziato l'iter che ha creato il
topolino con CDK L5 etc.etc.

Oggi la genetica può anticipare la classificazione dell'osservazione
clinica. Se un certo tipo di disturbo autistico viene individuato si può
iniziare un percorso di sperimentazione per sostituire le sostanze mancanti
oppure, in un futuro già iniziato in altri campi, per fare la terapia
genica.

Questo il motivo per cui si deve chiedere di utilizzare le moderne tecniche
di analisi del genoma per tutte le persone che presentano disturbi
autistici ed altre sindromi di disabilità mentale. E non solo per gli esami
genetici: i nuovi LEA impongono che si faccia a tutti i neonati lo
screening di una cinquantina di malattie metaboliche rare, ed è scandaloso
che in Emilia Romagna venga refertato soltanto meno della metà delle
patologie screenate.



Nell'attività di Noemi e dell'associazione ANGSA c'è un'esperienza
pluridecennale che prova un impegno a migliorare le condizioni di vita dei
bambini e degli adulti con disturbi autistici. Lei ha cominciato da pochi
anni e trova un terreno dissodato perchè altri genitori più vecchi di lei
si sono impegnati a portare in Italia le strategie efficaci che ancora oggi
stentano ad affermarsi, data l'arretratezza presente di molti operatori
influenzati dall'ideologia sessantottina degli psicanalisti sistemici e
lacaniani (vedere Sarantis Thanopulos “*L’autismo regolato” *

*http://www.pernoiautistici.com/2017/02/cara-direttrice-de-manifesto-sullautismo-non-dare-spazio-solo-alle-farneticazioni-degli-psicanalisti/*
<http://www.pernoiautistici.com/2017/02/cara-direttrice-de-manifesto-sullautismo-non-dare-spazio-solo-alle-farneticazioni-degli-psicanalisti/>
* ).*



Per Paola

La sua posizione è molto vicina a quella dello psicodinamico Thanopulos.
Infatti lei scrive:

*Aggiungo che, proprio perchè di malattia non si tratta, ritengo che
ciascun individuo vada rispettato nella sua diversità; l'autismo non può
essere estirpato... non è un cancro, non accade che, togliendo l'autismo,
resti una persona sana. Dico sinceramente che non ho mai desiderato che mia
figlia non fosse autistica... perchè sarebbe come desiderare di avere
un'altra figlia. Mio desiderio, ed auspicio, è offrirle gli strumenti per
integrarsi nel mondo, e per essere, semplicemente, felice da adulta come lo
è oggi, da bambina.*
* Si può desiderare di assistere ad una diminuzione dei comportamenti
problema; o che il proprio figlio acquisti maggiore padronanza del
linguaggio; o che sconfigga le sue eventuali fobie... ma questo non vuol
dire desiderare che non sia più neurodiverso, ma, semai, che i tratti
problematici dell'autismo vengano gestiti adeguatamente.*

La invito a leggere il libro scritto da genitori: Il nostro autismo
quotidiano, ed in particolare la storia di Antonella, che per un anno e
mezzo aveva perso quasi tutte le caratteristiche dell'autismo ed aveva
recuperato il ritardo mentale superando quota 100 di QI. Posso assicurarle
che i genitori, la famiglia tutta, i maestri e l'intorno sociale erano
contentissimi del cambiamento perché in quel periodo la bambina aveva
espresso le sue vere potenzialità. Quando la festa è finita nessuno ha
avuto il coraggio di dire: nondum matura est, nolo acerbam sumere, che vuol
dire: non voglio cogliere l'uva perchè è ancora acerba. L'uva era
buonissima, peccato sia finita. Antonella vera era quella manifestatasi in
quel periodo, purtroppo limitato, della sua infanzia. Ed è ancora
scandaloso che l'AUSL di Bologna, a distanza di 8 anni da quando le è stata
data una somma di oltre 17.000 euro per fare ricerca su questo cambiamento,
purtroppo temporaneo, non abbia ancora cominciato a farla.

Cordiali saluti

Carlo Hanau



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*HDD Nouadi*  *tramite*
<https://support.google.com/mail/answer/1311182?hl=it>* autismo33.it
<http://autismo33.it> *

19/02/17

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*[image: https://mail.google.com/mail/u/0/images/cleardot.gif]*

*[image: https://mail.google.com/mail/u/0/images/cleardot.gif]*

 a Autismo[image: https://mail.google.com/mail/u/0/images/cleardot.gif]

Ringrazio anche io il Dott. Hanau per le sue SEMPRE E PUNTUALI spiegazioni.
Nonostante il suo immenso sforzo di comunicazione, leggo sempre (con
stupore) affermazioni di una madre come questa: " *Dico sinceramente che
non ho mai desiderato che mia figlia non fosse autistica... ".*

Io sono genitore di un bambino autistico  E NON HO MAI DESIDERATO AVERE UN
FIGLIO AUTISTICO. MAI MAI MAI . Non so come è fatto l'autismo con cui
convive la mamma che ha affermato quanto sopra, Conosco l'autismo con cui
convivo io e molte famiglie come me . Quello delle notte insonnie, del cibo
rifiutato, della parola che stenta ad uscire, del non chiedere di volere
andare in bagno, cosa ha fatto a scuola, cosa gli fa male quando piange ,
cosa gli ha detto la maestra oggi, i pensieri notturni su cosa ne sarà di
lui dopo di noi...ecc potrei continuare ma mi fermo qui. Io e PER FORTUNA
MOLTO GENITORI COME ME  ci aggrappiamo alle terapie scientificamente
convalidate, sperando che un giorno la scienza ci verrà in " soccorso" da
questa MALATTIA/PATOLOGIA E SINDROME , Perché è DI QUESTO CHE SI TRATTA,
non è UN MODO DI ESSERE DIVERSE .

Ringrazio le associazioni come Angsa e molte altre altri che si danno da
fare per noi famiglia , per informarci e guidarci.

Io adoro mio figlio autistico e per questo non posso fargli" del male" e
dire che è normale, non lo è e voglio che si sappia che mio figlio è
autistico cosi quando qualcuno lo veda urlare per strada o va in crisi al
supermercato alla cassa sa il perché e forse comincia anche a conoscere
l'autismo e leggere sull'autismo e saremo tutti " felice e contenti" che si
sa un po' di più su  questa GRAVISSIMA PATOLOGIA CHIAMATA AUTISMO .

karima
-- 
Prof. Carlo Hanau
già docente di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e
sanitari
Università di Modena e Reggio Emilia e Università degli Studi di Bologna
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