[autismo-biologia] ancora sugli antipsicotici

daniela daniela a autismo33.it
Mer 30 Set 2020 17:43:34 CEST


Se c’è un movimento internazionale per la deprescrizione di 
antipsicotici agli schizofrenici, a maggior ragione il problema si pone 
per la deprescrizione  di antipsicotici alle persone con disabilità 
intellettiva con o senza autismo. Con questo scopo è nato in Inghilterra 
  un progetto nazionale che coinvolge diverse organizzazioni finalizzato 
ad  aiutare professionisti, famiglie  e pazienti  a contrastare l’uso 
inappropriato di farmaci antipsicotici.

Il progetto prende il nome di

  “Stopping over medication of people with a learning disability, autism 
or both (STOMP)”

https://www.england.nhs.uk/learning-disabilities/improving-health/stomp/



Il 2020-08-23 15:38 daniela ha scritto:
> Il 2 marzo scorso abbiamo discusso il problema dell’assunzione a
> lunghissimo termine, spesso a vita, dei farmaci antipsicotici, detti
> anche neurolettici, e della strategia proposta dallo psichiatra
> francese René Tuffreau volta alla sospensione di detti farmaci
> 
> http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-March/003669.html
> 
> Un articolo di Horowitz e colleghi  del 5 agosto scorso
> 
> https://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/article-abstract/2769191
> 
> si pone lo stesso problema riferito alla schizofrenia.
> 
> Già nel messaggio citato abbiamo parlato delle analogie e delle
> differenze tra le due condizioni, ma molte considerazioni fatte
> nell’articolo di Horowitz valgono per i neurolettici in quanto tali,
> indipendentemente dall’indicazione  per la quale vengono assunti, e
> quindi anche per l’autismo.
> 
> Innanzitutto un importante richiamo alla neurobiologia.
> 
> "molecular imaging studies in individuals with schizophrenia have
> found increased D2/D3 receptor availability in those who had been
> exposed to antipsychoticmedication but not in antipsychotic-naive
> patients"
> 
> Ciò significa che l’aumento dei recettori per la dopamina è in
> rapporto non con la malattia, ma con l’esposizione agli antipsicotici.
> 
> Questo è un meccanismo comune a molti farmaci che hanno come
> meccanismo d’azione il blocco di recettori, vedi ad esempio i beta
> bloccanti, che inducono un aumento dei recettori per le catecolamine
> per cui, se vengono sospesi bruscamente, senza una graduale
> diminuzione, espongono l’organismo a una eccessiva  stimolazione
> adrenergica.
> 
> Subito dopo la sospensione il ritorno dei sintomi per i quali gli
> antipsicotici sono stati dati non significa necessariamente che quel
> paziente abbia  davvero bisogno di antipsicotici, ma può essere  un
> effetto della rapida sospensione dovuta al meccanismo sopra descritto.
> 
> Una prova di questo è il fatto che sintomi psicotici sono comparsi in
> persone che non avevano mai avuto psicosi  in precedenza,  ma che
> avevano assunto antipsicotici per nausea o per difficoltà nella
> lattazione. Questo a dimostrazione del fatto che la brusca sospensione
> degli antipsicotici era la sola causa dei sintomi psicotici e non
> certo il ritorno di una sintomatologia che questi   pazienti non
> avevano mai avuto.
> 
> "This is evidenced by the occurrence of psychotic symptoms in people
> without a psychotic disorder who abruptly stop taking antipsychotics
> used to treat other conditions, such as nausea or lactation
> difficulties"
> 
> Gli antipsicotici sono bloccanti dei recettori D2 e D3 della dopamina
> e il blocco di questi recettori induce un aumento degli stessi per
> cui, se togliamo bruscamente il blocco, la dopamina endogena  troverà
> un maggior numero di recettori e produrrà i sintomi di una eccessiva
> stimolazione dopaminergica.
> 
> L’articolo propone due modalità per una sospensione lenta e graduale
> degli antipsicotici: una riduzione lineare e una riduzione iperbolica
> del dosaggio. Per la descrizione dettagliata delle due modalità
> rimando alla lettura dell’articolo per i professionisti interessati.
> 
> Per parte mia riporto il caso, simile a tanti altri, di una
> cinquantenne con autismo
> 
> Paola ha ora 51 anni. Ha iniziato ad assumere neurolettici all'età di
> 7 anni, prima Neuleptil associato al Depakin, fino all'età di 19-20
> anni, quando è  passata al Serenase, associato al Depakin e nel 2005
> ha iniziato a prendere lo Zyprexa (sempre assieme al Depakin).
> 
> Qualche mese fa la sorella di Paola mi ha scritto preoccupata perché
> Paola presentava disturbi della deglutizione. Io ho avanzato l’ipotesi
> che un fattore favorente potesse essere lo Zyprexa.
> Il medico della residenza di cui Paola è ospite ha preso in
> considerazione questa ipotesi e in modo lento e graduale ha iniziato a
> diminuire il dosaggio.
> 
> Qualche giorno fa la sorella mi ha scritto
> “Sia la dottoressa che l'educatrice mi hanno comunicato che Paola sta
> rispondendo molto bene alla graduale riduzione del Neurolettico
> Zyprexa che avevo richiesta grazie al tuo aiuto: in pratica non ci
> sono, al momento, variazioni nel comportamento di Paola e, secondo la
> dottoressa, mia sorella potrebbe anche non avere bisogno di
> sostituirlo con un altro (anche a me è apparsa tranquilla e allerta,
> serena e sorridente). Considerato che questi neurolettici hanno così
> tanti effetti collaterali e che forse Paola continuava ad assumerlo
> senza averne davvero bisogno, sono buone notizie e non ti ringrazierò
> mai abbastanza per i consigli e l'avermi aiutato nell'iniziare il
> processo….La dottoressa mi ha riferito: "Dal punto di vista della
> deglutizione va bene, permane il bruxismo ma in maniera fluttuante".
> 
> Per concludere ricorderei uno dei principi basali della Medicina
> “Primum non nocere”.  Prima di iniziare trattamenti nuovi, cerchiamo
> di rivedere i trattamenti in atto e chiediamoci se non sia il caso di
> diminuire o sospendere, con le modalità raccomandate, ciò che può
> essere non solo inutile, ma  anche dannoso.
>     Daniela Mariani Cerati
> 
> 
> _______________________________________________
> Lista di discussione autismo-biologia
> autismo-biologia a autismo33.it
> ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
> Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
> Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a:
> valerio.mezzogori a autismo33.it



Maggiori informazioni sulla lista autismo-biologia