[autismo-biologia] vitamina D, omega 3 e marcatori di infiammazione

piero crispiani pierocrispiani a gmail.com
Mar 21 Lug 2020 10:21:50 CEST


Molto efficace ed utile il resoconto reso dalla dott.ssa Mariani Cerati
che, di fatto, torna su questioni oggi nel mirino di molti studi. Da
non-medico posso testimoniare che è crescente il numero dei bambini
autistici i cui genitori comunicano la compresenza (diagnosticata) di
disturbi metabolici, infiammazioni intestinali, ecc. Mentre in molti altri
casi ciò non è presente. Sull'asse intestino-cervello, come è noto, oggi si
sommano molte voci autorevoli. Mi chiedo: dall'intestino al cervello, o dal
cervello all'intestino?
Relativamente alla Vitamina D, diversi medici/genitori mi hanno confermato
la somministrazione di tale farmaco/integratore, con buoni effetti sulla
reattività generale del soggetto ma, per il periodo di somministrazione.
Grazie
Prof. Piero Crispiani
Università di Macerata


Il giorno dom 19 lug 2020 alle ore 23:22 daniela <daniela a autismo33.it> ha
scritto:

> Sono stati pubblicati di recente alcuni resoconti di sperimentazioni con
> vitamina D e acidi grassi omega 3 nell’autismo con risultati non
> univoci: alcuni positivi, altri negativi.
>
> La questione è molto importante perché c’è un grandissimo bisogno di
> avere, a fianco dei trattamenti abilitativi, delle terapie biologiche
> che  rendano più proficui e meno faticosi i trattamenti abilitativi
> stessi o, nel caso più ottimistico, che li sostituiscano rendendoli
> superflui. La seconda ipotesi è al momento molto remota, mentre la prima
> sembra realizzabile in tempi brevi.
>
> Io intendo per terapie biologiche tutte le terapie mediche (farmaci,
> integratori, diete, stimolazioni transcraniche ecc) in alternativa ai
> trattamenti abilitativi. Tra queste, gli integratori alimentari hanno il
> vantaggio di non dare gli effetti indesiderati che quasi sempre danno i
> farmaci .
>
> Per questi motivi è auspicabile che si chiarisca, ad esempio per la
> vitamina D e per gli acidi grassi omega 3, se essi siano realmente
> efficaci nel migliorare i sintomi “core” e/o i sintomi associati
> all’autismo.
>
> Un contributo in tal senso viene dal lavoro di
> Mazahery H, Conlon CA, Beck KL, et al.
> Inflammation (IL-1β) Modifies the Effect of Vitamin D and Omega-3 Long
> Chain Polyunsaturated Fatty Acids on Core Symptoms of Autism Spectrum
> Disorder-An Exploratory Pilot Study‡.
>   Nutrients. 2020;12(3):661. Published 2020 Feb 28.
> doi:10.3390/nu12030661
>
> https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7146497/
>
> In questo lavoro 73 bambini con ASD, di età dai 2,5 agli 8 anni, hanno
> completato una sperimentazione di 12 mesi, randomizzata, controllata con
> placebo, a base di: vitamina D (2000 UI/die), omega 3 LCPUFA (acido
> docosaesanoico 722 mg/die) o entrambi gli integratori.
>
> L’originalità di questo lavoro consiste nell’avere sottoposto i bambini,
> prima dell’inizio della sperimentazione, ad alcuni esami del sangue, tra
> cui il dosaggio della interleuchina-1β (IL-1β) nell’ipotesi che la
> risposta al trattamento possa essere influenzata dalla presenza di uno
> stato infiammatorio.
>
> 15 bambini avevano la  IL-1β non determinabile o con valori ritenuti
> nella norma  (< 3.2 pg/ml) e 52 bambini avevano valori di IL-1β ≥3.2
> pg/mL.
>
> I risultati sono stati compatibili con un’interazione tra la IL-1β
> basale e la risposta al trattamento nei punteggi del test SRS
> (SRS-total, SRS-social communicative functioning, SRS-awareness and
> SRS-communication)
> .
> Quando solo i bambini con IL-1β elevato erano inclusi, cinque outcome
> mostravano miglioramenti statisticamente maggiori rispetto al placebo (
> OM (P = 0.01) for SRS-total; OM (P = 0.03) for SRS-social communicative
> functioning; VID (P = 0.01), OM (P = 0.003) and VIDOM (P = 0.01) for
> SRS-awareness)
>
> Ho discusso questi risultati con alcuni colleghi.
>
> Questo il commento della pediatra “E' plausibile che la loro efficacia
> sia maggiore in persone con attivazione immunitaria, sia del
> compartimento Th1 sia della risposta aspecifica (inflammosoma NFLRP3,
> del lavoro di Seresella, Don Gnocchi). Non tutte le persone con autismo
> hanno infiammazione sistemica, dunque non sorprende che non siano
> efficaci in chi non presenta questo stato. Il punto è proprio non
> limitarsi ai sintomi-core, ma orientare il trattamento sulla base dei
> meccanismi fisiopatologici (spesso più di uno, variamente embricati, tra
> le anomalie primitive e quelle secondarie)”
>
> Questo il commento dell’endocrinologo “e’ molto interessante. E’ in
> linea con i nostri dati; indica come uno stato infiammatorio elevato,
> misurato tramite i livelli di Il1beta, amplifichi l’azione positiva di
> vitamina D e omega 3 su SRS scale.
> D’altronde lo Zona Test e’ un altro indice infiammatorio utile,
> alternativo/complementare alla valutazione della Il1beta, che può
> guidare sulla migliore efficacia della terapia combinata Omega3/Vitamina
> D”
>
> E questo il commento del farmacologo “Se guardiamo la discussione,
> sembra che chi è di base più “infiammato” funzioni meglio (>
> infiammazione = anche più gravi)
> Si possono trarre diverse conclusioni:
> nei peggiori l’effetto si vede meglio, il che è vero per molti
> trattamenti in varie patologie e sta bene.
> Un’altra possibilità, secondo me, è che i farmaci funzionino meglio per
> un fattore di biodisponibilità.
> L’infiammazione, che loro valutano con IL-1, altera le barriere,
> compresa la ematoencefalica, e anche assorbimento, metabolismo ecc
> quindi questi “infiammati” potrebbero in  realtà avere una
> biodisponibilità maggiore o avere accesso al farmaco in regioni
> generalmente più protette (es cervello)”
>
> Il lavoro è indubbiamente interessante anche se, come dicono gli stessi
> autori, esso dovrebbe essere replicato, possibilmente inserendo altri
> marcatori di infiammazione, che dovrebbero essere ripetuti dopo la
> sperimentazione, cosa che non è stata fatta in questo lavoro.
>
> Anche il dosaggio della Vitamina D plasmatica è stato fatto solo prima
> della sperimentazione  e non durante o dopo i 12 mesi di
> sperimentazione, mentre io credo che sarebbe molto utile sapere quali
> sono i livelli ottimali del dosaggio di Vitamina D plasmatica nei
> bambini con autismo
>       Daniela Mariani Cerati
>
>
>
> _______________________________________________
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