[autismo-biologia] dieta chetogenica e b-idrossibutirrato

daniela daniela a autismo33.it
Gio 10 Dic 2020 12:03:40 CET


Qualche giorno fa ho ricevuto dal genitore di un bambino di 4 anni a cui 
è stata fatta diagnosi di autismo la seguente mail

“Avevamo cominciato la dieta chetogenica di nostra iniziativa ma dopo un 
paio di settimane l’abbiamo interrotta poiché il bambino, già esile, 
cominciava a perdere peso ed era molto triste poiché amante della 
frutta.. credo di poter affermare che abbiamo riscontrato un lieve 
miglioramento caratterizzato da maggiore tranquillità e “presenza” ma 
nel nostro caso non valeva la pena.. era anche diventato un po’ anemico 
poiché mangiava poco. È una dieta drastica che io personalmente 
consiglierei solo a chi desidera perdere peso, l’ho seguita per tre 
settimane per “supportare” mia moglie che voleva perdere tre/quattro kg 
per raggiungere il suo peso forma e le garantisco che è deprimente non 
poter mangiare ciò che normalmente si può”

E’ preoccupante vedere che i genitori navigano e provano di tutto sul 
proprio figlio da soli. Chi sperimenta una dieta pensa che sia una cosa 
innocua, molto meno pericolosa di un farmaco. Invece anche una dieta che 
si discosta troppo dalle normali abitudini alimentari puo’ creare gravi 
problemi di salute.

La dieta chetogenica è un rimedio molto vecchio, usato  sin dagli anni 
20 dello scorso secolo per curare l’epilessia

Isabella D’Andrea Meira e colleghi hanno fatto un’ampia rassegna su 
questo tema in un lungo articolo pubblicato nel gennaio 2019. ((D’Andrea 
Meira I, Romão TT, Pires do Prado HJ, Krüger LT, Pires MEP and da 
Conceição PO
(2019) Ketogenic Diet and Epilepsy: What We Know So Far.
Front. Neurosci. 13:5.
doi: 10.3389/fnins.2019.00005)

La dieta chetogenica è stata proposta come terapia che produrrebbe 
benefici simili al digiuno. Essa ha un alto contenuto di grassi (90%) e 
un basso contenuto di proteine e carboidrati.
Vi è evidenza che la dieta chetogenica e le sue varianti siano una buona 
alternativa per i pazienti con epilessia farmacoresistente di ogni età, 
tenendo conto che il tipo di dieta dovrebbe essere personalizzato per 
ogni individuo  e che le varianti dietetiche meno restrittive e più 
palatabili sono opzioni migliori per gli adulti e gli adolescenti
Dal momento che in questa dieta ci sono quantità minime di frutta, 
verdura, cereali, latte e latticini, è essenziale una supplementazione 
di questi elementi.
Gli autori riportano che è stato notato un miglioramento  nello sviluppo 
cognitivo e nel comportamento anche in assenza di un miglioramento delle 
crisi epilettiche.
Pochè la dieta chetogenica non è una dieta fisiologica, è necessario 
riconoscere e trattare accuratamente gli effetti avversi.
Gli effetti avversi acuti includono: disidratazione, ipoglicemia, 
letargia, acidosi metabolica e sintomi gastrointestinali. Inoltre, altri 
effetti  nel lungo periodo riguardano: perdita di peso, 
ipercolesterolemia,  stitichezza, diarrea, vomito e dolore addominale. 
Si puo’ anche sviluppare nefrolitiasi.

Vi è  attualmente un interesse della comunità scientifica a sperimentare 
la dieta chetogenica anche in condizioni diverse dall’epilessia farmaco 
resistente
Operto FF e colleghi hanno recentemente pubblicato una rassegna su dieta 
chetogenica e disturbi dell’umore associati ad epilessia (Operto FF, 
Matricardi S, Pastorino GMG, Verrotti A and Coppola G (2020)
The Ketogenic Diet for the Treatment of Mood Disorders in Comorbidity 
With
Epilepsy in Children and Adolescents.
Front. Pharmacol. 11:578396.
doi: 10.3389/fphar.2020.578396).
Nell’articolo  riferiscono che ci sono studi preliminari anche su ansia 
e disturbi dello spettro autistico.

Alla luce di quanto sopra ritengo pericoloso che i genitori 
intraprendano una dieta chetogenica “fai da te”, mentre una ricerca 
seria su questa dieta nell’autismo o, meglio ancora, sul 
b-idrossibutirrrato (bOHB), il principale corpo chetonico prodotto nella 
dieta chetogenica, di cui abbiamo parlato in un precedente messaggio  
(http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-November/003987.html) 
varrebbe la pena di essere intrapresa
     Daniela Mariani Cerati






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