[autismo-biologia] dieta chetogenica e b-idrossibutirrato

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Gio 10 Dic 2020 12:37:05 CET


Una grande perdita...
Condoglianze ai suoi cari,  per la dipartita del prof. Lucio Moderato.
Centro Regionale Autismo Adulti Marche 
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Da: autismo-biologia [autismo-biologia-bounces a autismo33.it] per conto di daniela [daniela a autismo33.it]
Inviato: giovedì 10 dicembre 2020 12.03
A: autismo-biologia a autismo33.it
Oggetto: [autismo-biologia] dieta chetogenica e b-idrossibutirrato

Qualche giorno fa ho ricevuto dal genitore di un bambino di 4 anni a cui
è stata fatta diagnosi di autismo la seguente mail

“Avevamo cominciato la dieta chetogenica di nostra iniziativa ma dopo un
paio di settimane l’abbiamo interrotta poiché il bambino, già esile,
cominciava a perdere peso ed era molto triste poiché amante della
frutta.. credo di poter affermare che abbiamo riscontrato un lieve
miglioramento caratterizzato da maggiore tranquillità e “presenza” ma
nel nostro caso non valeva la pena.. era anche diventato un po’ anemico
poiché mangiava poco. È una dieta drastica che io personalmente
consiglierei solo a chi desidera perdere peso, l’ho seguita per tre
settimane per “supportare” mia moglie che voleva perdere tre/quattro kg
per raggiungere il suo peso forma e le garantisco che è deprimente non
poter mangiare ciò che normalmente si può”

E’ preoccupante vedere che i genitori navigano e provano di tutto sul
proprio figlio da soli. Chi sperimenta una dieta pensa che sia una cosa
innocua, molto meno pericolosa di un farmaco. Invece anche una dieta che
si discosta troppo dalle normali abitudini alimentari puo’ creare gravi
problemi di salute.

La dieta chetogenica è un rimedio molto vecchio, usato  sin dagli anni
20 dello scorso secolo per curare l’epilessia

Isabella D’Andrea Meira e colleghi hanno fatto un’ampia rassegna su
questo tema in un lungo articolo pubblicato nel gennaio 2019. ((D’Andrea
Meira I, Romão TT, Pires do Prado HJ, Krüger LT, Pires MEP and da
Conceição PO
(2019) Ketogenic Diet and Epilepsy: What We Know So Far.
Front. Neurosci. 13:5.
doi: 10.3389/fnins.2019.00005)

La dieta chetogenica è stata proposta come terapia che produrrebbe
benefici simili al digiuno. Essa ha un alto contenuto di grassi (90%) e
un basso contenuto di proteine e carboidrati.
Vi è evidenza che la dieta chetogenica e le sue varianti siano una buona
alternativa per i pazienti con epilessia farmacoresistente di ogni età,
tenendo conto che il tipo di dieta dovrebbe essere personalizzato per
ogni individuo  e che le varianti dietetiche meno restrittive e più
palatabili sono opzioni migliori per gli adulti e gli adolescenti
Dal momento che in questa dieta ci sono quantità minime di frutta,
verdura, cereali, latte e latticini, è essenziale una supplementazione
di questi elementi.
Gli autori riportano che è stato notato un miglioramento  nello sviluppo
cognitivo e nel comportamento anche in assenza di un miglioramento delle
crisi epilettiche.
Pochè la dieta chetogenica non è una dieta fisiologica, è necessario
riconoscere e trattare accuratamente gli effetti avversi.
Gli effetti avversi acuti includono: disidratazione, ipoglicemia,
letargia, acidosi metabolica e sintomi gastrointestinali. Inoltre, altri
effetti  nel lungo periodo riguardano: perdita di peso,
ipercolesterolemia,  stitichezza, diarrea, vomito e dolore addominale.
Si puo’ anche sviluppare nefrolitiasi.

Vi è  attualmente un interesse della comunità scientifica a sperimentare
la dieta chetogenica anche in condizioni diverse dall’epilessia farmaco
resistente
Operto FF e colleghi hanno recentemente pubblicato una rassegna su dieta
chetogenica e disturbi dell’umore associati ad epilessia (Operto FF,
Matricardi S, Pastorino GMG, Verrotti A and Coppola G (2020)
The Ketogenic Diet for the Treatment of Mood Disorders in Comorbidity
With
Epilepsy in Children and Adolescents.
Front. Pharmacol. 11:578396.
doi: 10.3389/fphar.2020.578396).
Nell’articolo  riferiscono che ci sono studi preliminari anche su ansia
e disturbi dello spettro autistico.

Alla luce di quanto sopra ritengo pericoloso che i genitori
intraprendano una dieta chetogenica “fai da te”, mentre una ricerca
seria su questa dieta nell’autismo o, meglio ancora, sul
b-idrossibutirrrato (bOHB), il principale corpo chetonico prodotto nella
dieta chetogenica, di cui abbiamo parlato in un precedente messaggio
( https://urlsand.esvalabs.com/?u=http%3A%2F%2Fautismo33.it%2Fpipermail%2Fautismo-biologia%2F2020-November%2F003987.html&e=b107c5b7&h=1f0d6d73&f=n&p=y )
varrebbe la pena di essere intrapresa
     Daniela Mariani Cerati




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