[autismo-biologia] servizi per l'autismo nella Regione Calabria

gmarino melat a libero.it
Mar 19 Feb 2019 22:08:16 CET


fino a pochi anni addietro le tutele per l'autismo erano praticamente 
uguali a zero e tutti rivendicavano i servizi ambulatoriali , diurni e 
residenziali specifici.grazie all'impegno associativo ed alla 
valorizzazione dell'Angsa nei rapporti con le Istituzioni, si sono 
create le condizioni per i provvedimenti noti a tutti che includono la 
legge 134 le Linee di Indirizzo, i Lea e la revisione delle Linee Guida 
che rendono l'esigibilità di quei diritti a patto che vengano completati 
alcuni passaggi, primo fra tutti , l'adozione da parte delle Regioni 
delle Linee di Indirizzo.

nella mia funzione di presidente di Angsa Calabria ho lavorato e 
promosso la adozione delle Linee di Indirizzo ( DCA 256 del 7 Dic 2018 ) 
, la rimodulazione della Rete Territoriale Regionale e di quella di ogni 
ASP, ed il Decreto 233 del 29 Nov 2018 per i nuovi requisiti di 
accreditamento.
è strano che, senza ancora avere sperimentato l'efficacia dei servizi 
territoriali  per l'autismo a livello nazionale, si comincia a parlare 
del loro superamento demonizzando quasi la loro funzione forse frutto di 
esperienze negative oppure per seguire utopie che quelle stesse famiglie 
un giorno si troveranno a rimpiangere.
Condivido con tutti quelli che pensano che i servizi non costituiscono 
il fine e perciò la soluzione finale dell'abitare di ognuno dei nostri 
figli, ma non sono assolutamente d'accordo  con coloro che esprimono 
critiche senza nemmeno conoscere gli aspetti tecnici e giuridici che 
stanno alla base.
se avete la curiosità, scaricatevi il dca 233 dei nuovi requisiti di 
accreditamento della Regione Calabria.
esso prevede un centro residenziale ed uno diurno ( leggi : ambulatorio 
intensivo ). sorgeranno due per ogni Provincia,cioè 5 strutture 
residenziali e  5 diurni che possono essere pubblici oppure privati 
accreditati. nessuna Regione ha progettato così tanto ancora.
Vi riporto una parte essenziale del decreto che ci è costato fatica 
averlo fatto adottare ma che fa una grande differenza: " le prestazioni 
erogate dalla struttura saranno differenziate per livello di intensità , 
risultato dalla combinazione di tre parametri:  contesto ( ambulatorio, 
domicilio, territorio) ,  lavoro  diretto sul soggetto o indiretto ( 
famiglia , scuola, associazioni ), individuale e/o di gruppo , in 
conformità con quanto prescritto nel PEI , redatto dal medico 
specialista dell'Unità Operativa di Neuropsichiatria infantile e 
dell'adolescenza."
la Asp di Crotone ha già deliberato che sia la Npi a farsi carico 
dell'accreditamento e della gestione del servizio diurno.
sarà una bella esperienza verificare come le attività educative ed 
abilitative offerte a seconda dei bisogni,  a casa , scuola oppure nel 
contesto sociale oltre che presso il centro diurno daranno i risultati 
attesi. finalmente le prestazioni escono dal centro e dalla "stanza 
delle attività" ed offrono al bambino con autismo l'opportunità di 
sperimentare rapporti sociali e contesti di vita e l'ideale sarebbe 
quella di individuare una " prof Rota " nella scuola.
non è la perfezione ma il risultato di lunghi e duri confronti 
accettando talvolta qualche compromesso al ribasso. la esperienza ci 
mostrerà dove potremo migliorare.
giovanni marino

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