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<div style="font-family:'Helvetica Neue', Helvetica, Arial,
sans-serif;font-size:13px;color:#26282a;">
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<div id="ydp95213beeyiv2990984110">fino a pochi anni
addietro le tutele per l'autismo erano praticamente
uguali a zero e tutti rivendicavano i servizi
ambulatoriali , diurni e residenziali specifici.grazie
all'impegno associativo ed alla valorizzazione
dell'Angsa nei rapporti con le Istituzioni, si sono
create le condizioni per i provvedimenti noti a tutti
che includono la legge 134 le Linee di Indirizzo, i Lea
e la revisione delle Linee Guida che rendono
l'esigibilità di quei diritti a patto che vengano
completati alcuni passaggi, primo fra tutti , l'adozione
da parte delle Regioni delle Linee di Indirizzo.<br>
<div>
<p style="margin-top:0px;" dir="ltr"> nella mia
funzione di presidente di Angsa Calabria ho lavorato
e promosso la adozione delle Linee di Indirizzo (
DCA 256 del 7 Dic 2018 ) , la rimodulazione della
Rete Territoriale Regionale e di quella di ogni ASP,
ed il Decreto 233 del 29 Nov 2018 per i nuovi
requisiti di accreditamento.<br>
è strano che, senza ancora avere sperimentato
l'efficacia dei servizi territoriali per l'autismo
a livello nazionale, si comincia a parlare del loro
superamento demonizzando quasi la loro funzione
forse frutto di esperienze negative oppure per
seguire utopie che quelle stesse famiglie un giorno
si troveranno a rimpiangere.<br>
Condivido con tutti quelli che pensano che i servizi
non costituiscono il fine e perciò la soluzione
finale dell'abitare di ognuno dei nostri figli, ma
non sono assolutamente d'accordo con coloro che
esprimono critiche senza nemmeno conoscere gli
aspetti tecnici e giuridici che stanno alla base.<br>
se avete la curiosità, scaricatevi il dca 233 dei
nuovi requisiti di accreditamento della Regione
Calabria.<br>
esso prevede un centro residenziale ed uno diurno (
leggi : ambulatorio intensivo ). sorgeranno due per
ogni Provincia,cioè 5 strutture residenziali e 5
diurni che possono essere pubblici oppure privati
accreditati. nessuna Regione ha progettato così
tanto ancora.<br>
Vi riporto una parte essenziale del decreto che ci è
costato fatica averlo fatto adottare ma che fa una
grande differenza: " le prestazioni erogate dalla
struttura saranno differenziate per livello di
intensità , risultato dalla combinazione di tre
parametri: contesto ( ambulatorio, domicilio,
territorio) , lavoro diretto sul soggetto o
indiretto ( famiglia , scuola, associazioni ),
individuale e/o di gruppo , in conformità con quanto
prescritto nel PEI , redatto dal medico specialista
dell'Unità Operativa di Neuropsichiatria infantile e
dell'adolescenza."<br>
la Asp di Crotone ha già deliberato che sia la Npi a
farsi carico dell'accreditamento e della gestione
del servizio diurno.<br>
sarà una bella esperienza verificare come le
attività educative ed abilitative offerte a seconda
dei bisogni, a casa , scuola oppure nel contesto
sociale oltre che presso il centro diurno daranno i
risultati attesi. finalmente le prestazioni escono
dal centro e dalla "stanza delle attività" ed
offrono al bambino con autismo l'opportunità di
sperimentare rapporti sociali e contesti di vita e
l'ideale sarebbe quella di individuare una " prof
Rota " nella scuola.<br>
non è la perfezione ma il risultato di lunghi e duri
confronti accettando talvolta qualche compromesso al
ribasso. la esperienza ci mostrerà dove potremo
migliorare.<br>
giovanni marino<br>
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