[autismo-biologia] Benessere, sport e alimentazione

Carlo Hanau hanau.carlo a gmail.com
Dom 13 Maggio 2018 11:28:01 CEST


Nel 1995 sono riuscito, con grandi sforzi, a fare tradurre uno dei libri
che erano stati messi all'indice dalla scuola psicodinamica e lacaniana del
tutto prevalente in Italia:
Schopler E. et al. (ed. it. a cura di C. Hanau) (1995) Attività didattiche
per autistici. Masson: Milano.
L'Autore, che dava ai genitori il ruolo di COTERAPEUTI, togliendo alla
madre quello di madre frigorifero, scriveva nella prefazione che le
tantissime attività proposte derivavano dall'esperienza delle famiglie da
lui seguite.
Le famiglie accumulano esperienze che possono essere di aiuto ad altre
famiglie con problemi di autismo, se opportunamente descritte e rivisitate
da esperti che le estendono con successo ad altri casi e le codificano.
Occorre tuttavia essere realisti: i comportamenti problema come
l'aggressività verso sé e gli altri non possono essere tranquillamente
accettati dalla società. Perciò il primo sforzo va rivolto a ridurre questi
comportamenti e poi ad aumentare le autonomie. Qui non si tratta di
produttività nel lavoro industriale, ma di dotare queste persone di
capacità utili alla sopravvivenza.
Cordiali saluti
Carlo Hanau







Il giorno 12 maggio 2018 18:47, giovanni tommasini <
giovannitommasini8 a gmail.com> ha scritto:

> Buonasera a tutti. Ho letto il messaggio e la richiesta di opinione in
> merito ai temi portati da Marie Giangi.
> Mi chiamo Giovanni Tommasini sono stato aggiunto ai due gruppi proprio
> oggi.
> Gli argomenti portati sono argomenti universali che tutti i genitori
> devono affrontare.
> L'importanza di fare uno sport sotto tutti i punti di vista, la educazione
> alla corretta alimentazione, la strutturazione del tempo libero. La mia
> esperienza trentennale nell'assistenza di famiglie con figli disabili
> intellettivi e relazionali (il più delle volte adolescenti, ragazzi, adulti
> autistici) conferma le maggiori, enormi, difficoltà che i genitori hanno
> nell'affrontare tali problematiche in presenza di figli con disabilità
> intellettiva e relazionale. Vivo quotidianamente le reazioni in mezzo alla
> gente sia dei ragazzi che assisto che di chi incontriamo. Si creano due
> tipi di atteggiamenti ben descritti da Marie che non aiutano ad entrare
> serenamente in relazione. Chi è assieme alla persona che evidenzia
> comportamenti originali e poco leggibili inizia a selezionare e prevenire
> situazioni di reciproco disagio già vissute e chi si incontra non sa come
> comportarsi e spesso evita ogni possibile contatto. Io l'ho definito "Il
> nostro autismo e quello del mondo attorno a noi". Vi è una grande
> difficoltà ad entrare in contatto con persone che elicitano emozioni
> intense e alle volte  esprimono una sofferenza molto profonda. È meramente
> un aspetti di deficit culturale nell'affrontare il contatto con emozioni e
> sofferenza in generale.
> In più si inserisce un'altra situazione paradossale. Le persone
> adolescenti, ragazzi/e, adulti  autistici, asperger, sono persone
> dall'aspetto assolutamente normale e la loro patologia non viene
> riconosciuta immediatamente e comunque è poco riconosciuta in generale
> sotto ogni aspetto. Si legge dalle parole di Marie un aspetto che rende
> impossibile la vita di queste famiglie. La solitudine.
> È necessario un cambiamento radicale a livello culturale da parte di
> tutti. Noi siamo esseri relazionali ma la società dai primi anni di vita
> chiede e salva solo gli aspetti prestazionali. E questa mancanza culturale
> sull'argomento relazionale pone le basi per una incomunicabilità
> assordante. La reciproca diversità do ognuno di noi non viene vista e
> vissuta come una possibilità di reciproco arricchimento.
> Per esempio è perfetto l'esempio fatto degli specialisti che danno un loro
> parere sull'argomento di cui sono stati interpellati ma poco sanno e poco
> mettono in conto che hanno di fronte una persona con autismo, che vive
> diversamente tutto. Per cui sarebbe necessario partiresti genitori, dal
> loro vissuto per procedere in ogni ambito e progetto. I genitori hanno
> costruito negli anni il "libretto di istruzioni" che andrebbe restituito a
> tutti coloro che sono interessati ad entrare  in relazione ai loro figli.
> Vi lascio due riflessioni in merito a ciò che ho scritto.
> Un video nel quale mi chiedo come poter dare un vero aiuto alle famiglie
> che assisto.
> https://youtu.be/WfYAytP9pTY
> Un video nel quale affronto l'argomento "siamo esseri relazionali o
> prestazionali?"
> https://youtu.be/bM2YIq-cP-I
>
> È evidente che è fondamentale, come scrive Marie, che le famiglie non
> possono assumersi tutti i costi di questa gravissima patologia non
> riconosciuta pienamente dalle istituzioni. Con la sensazione assolutamente
> realistica di sentirsi abbandonate dalle istituzioni e nel lungo periodo le
> risorse sono sempre minori sotto ogni punto di vista, economico, di energia
> fisica, emotiva.
>
> Queste le mie opinioni in merito alla richiesta di Marie di portare un
> contributo alle sue parole che tutti i giorni ascolto dai genitori delle
> famiglie che cerco di aiutare.
>
> Vi ringrazio per l'attenzione. Rimanendo a disposizione.
>
> Giovanni Tommasini
>
> 3481124999
>
> Sab 12 Mag 2018 17:47 marie giangi <mariegiangi a hotmail.com> ha scritto:
>
>>
>>
>> Ottieni Outlook per Android <https://aka.ms/ghei36>
>>
>>
>>
>> Da: marie giangi
>> Inviato: Sabato 12 Maggio, 15:56
>> Oggetto: Benessere, sport e alimentazione
>> A: Autismo e Scuola
>>
>> Copio e incollo dopo avere inviato il messaggio alla lista autismo e
>> scuola. Ho pensato di chiedere aiuto anche a voi professionisti.
>> A chi mi volesse rispondere, chiedo di farlo in maniera semplice, non
>> essendo io un medico. Mi scuso per la forma molto "famigliare" del
>> messaggio ma, come ho già detto, era stato inviato solamente ad un'altra
>> lista.
>> Buongiorno
>> Chiedo un consiglio alla lista: martedì dovrei rappresentare l'Ass. di
>> cui faccio parte ad un convegno locale riguardante il benessere delle
>> persone con disabilità con focus sul tema dello sport  e
>> dell'alimentazione. Sono invitate cooperative che racconteranno le loro
>> esperienze. Io faccio parte di un'associazione che si autofinanzia
>> totalmente e che costringe noi genitori a fare delle scelte. Abbiamo
>> puntato prevalentemente sulle attività abilitative/educative e
>> occupazionali pur non tralasciando lo sport, ad esempio con l'ippoterapia e
>> per alcuni ragazzini la canoa. Molti di noi, al di fuori delle attività
>> dell'Associazione fanno svolgere ai propri figli attività sportiva e
>> ludica, tutto questo privatamente a costi esorbitanti (parlo di adulti) e
>> naturalmente accompagnando personalmente, come e cosa si potrebbe fare? Mi
>> piacerebbe raccontare dei molti ragazzi, adulti che, se non frequentano
>> cooperative o non lavorano (ad esempio molti Asperger ) sono spesso a
>> rischio depressione, come fare per il loro benessere? Come si potrebbero
>> far uscire di casa, fare sport, andare al cinema organizzando piccoli
>> gruppi e chiedere alla sanità di considerare queste attività come diritto
>> al benessere? Poi vorrei riportare il problema dell'alimentazione, passando
>> dalla selettività alimentare, al rischio del sottopeso e sovrappeso che
>> conosciamo bene, anche qui, che fare? A quali professionisti rivolgersi? Se
>> ci rivolgiamo ad un gastroenterologo, ad un nutrizionista, alimentarista...
>> sicuramente si fermerà a valutare ciò che riguarda la propria professione
>> senza conoscere l'autismo. In sintesi é facile prescrivere una dieta, ma
>> come farla rispettare alle persone con autismo senza rischiare in risposta
>> comportamenti che ben conosciamo? In ultima istanza il benessere di noi
>> famigliari. È risaputo che una bella passeggiata facendo due chiacchiere
>> con amici procuri benessere psicofisico. Vorrei conoscere invece gli
>> effetti sul nostro benessere quando facciamo una passeggiata con i nostri
>> figli, attenti ad ogni piccolo rumore, odore, ogni oggetto a cui passiamo a
>> fianco, sempre allerta, con la paura che qualsiasi cosa possa scatenare in
>> nostro figlio paure o fastidi incontrollato oppure che inopportuni o le
>> persone bloccandole nella morsa di alcune stereotipi comportamentali.
>> Aiutatemi, se volete, condividendo le vostre opinioni in merito.
>> Grazie
>> Mariella
>>
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>> Lista di discussione autismo-biologia
>> autismo-biologia a autismo33.it
>> ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
>> Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
>> Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a:
>> valerio.mezzogori a autismo33.it
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Prof. Carlo Hanau
già docente di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e
sanitari
Università di Modena e Reggio Emilia e Università degli Studi di Bologna
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