[autismo-biologia] R: Sequenziamento esoma

daniela a autismo33.it daniela a autismo33.it
Dom 8 Lug 2018 13:30:34 CEST


L’8 luglio 2018 Mazzoni Armando ha scritto

Buongiorno,

 volevo fare una domanda rispetto a quanto la Dott.ssa Mariani Cerati
gentilmente ci
riporta: “Allo stato attuale delle conoscenze solo una percentuale molto
lontana
dalla totalitá dei casi riceve con tale esame una diagnosi di malattia
monogenica”.

 Quando si parla di totalità dei casi si parla di casi di autismo o in
generale?

RISPOSTA DI DANIELA MARIANI CERATI

INTENDEVO CASI DI DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO, ANCHE SE LA COSA VALE
ANCHE PER LA CATEGORIA DI CUI LO SPETTRO AUTISTICO FA PARTE, OSSIA I
DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO

 Se
si parla di casi di autismo non ho capito come si concilia la diffusa
dichiarazione
che l’autismo sia una patologia ad eziologia sconosciuta con la
rilevazione di
relazione causa-effetto relativa ad un’alterazione monogenica. Oppure nel
caso di
alterazioni monogeniche si tratta di correlazioni statistiche con le
diagnosi di
autismo?

RISPOSTA DI DMC

IL GENE MUTATO, MANCANTE O DUPLICATO SI INSERISCE NEL CONTESTO DEL GENOMA
E DELL’AMBIENTE, DOVE CI POSSONO ESSERE FATTORI DI PROTEZIONE O DI
RISCHIO.
CONSIGLIO DI RILEGGERE IL MESSAGGIO INVIATO LO SCORSO OTTOBRE DA MARIA
LUISA SCATTONI E ANGELA CARUSO CHE DAVANO UN AMPIO RESOCONTO DI UN
ARTICOLO DI BOURGERON SULLA SINDROME DI PHELAN MC DERMID PER LA QUALE SI
PENSAVA CHE LA DELEZIONE DEL GENE SHANK3 FOSSE SEMPRE E INEQUIVOCABILMENTE
PATOGENA. NELL’ARTICOLO É STATO RIPORTATO IL CASO DI UNA MADRE DI 5 FIGLIE
AFFETTE DEL TUTTO ASINTOMATICA, PORTATRICE DELLA DELEZIONE DI SHANK3. UNA
POSSIBILE SPIEGAZIONE É CHE NELLA MADRE FOSSERO PRESENTI FATTORI DI
PROTEZIONE.
LA GENETISTA ELENA MAESTRINI USA SPESSO IL TERMINE “QUASI MONOGENICHE”
ANZICHÉ MONOGENICHE, A SIGNIFICARE CHE IL GENE MANCANTE O MUTATO O
DUPLICATO SIA UN IMPORTANTE FATTORE DI RISCHIO, MA CHE DA SOLO POTREBBE
NON BASTARE A DARE IL DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO

COPIO DAL MESSAGGIO SOPRA CITATO DI SCATTONI E GARGIULO

“E’ stata riportata, infatti, la trasmissione ereditaria della delezione
SHANK3 a 5 figlie affette da una madre senza ASD né disabilità
intellettiva. Questo dato è la prova del fatto che in alcuni individui con
delezione SHANK3 potrebbero esserci meccanismi compensatori che
conferiscono resilienza alla mutazione SHANK3.

Le scoperte di questo studio risultano molto interessanti e sostengono
l’ipotesi secondo cui i pazienti PMS hanno una complessa architettura
genetica in cui intervengono diversi fattori di rischio. Va sottolineato
come questi risultati avvalorano la teoria multiple hit già ampiamente
sostenuta dalla comunità scientifica internazionale, secondo cui diversi
loci genici (come anche diversi fattori ambientali) possono modulare la
severità degli aspetti clinici”

QUESTO IL LINK AL MESSAGGIO DI CUI SOPRA

http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2017-October/002683.html

    Daniela Mariani Cerati


>
> Grazie
>
> Saluti
>
> AM
>
>
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: autismo-biologia <autismo-biologia-bounces a autismo33.it> Per conto di
> daniela a autismo33.it
> Inviato: domenica 8 luglio 2018 09:36
> A: Autismo Biologia <autismo-biologia a autismo33.it>
> Oggetto: Re: [autismo-biologia] Sequenziamento esoma
>
>
>
> 4 luglio
>
>> Buongiorno.. Scusate dovrei fare eseguire alla mia bimba l'esame
>
>> "sequenziamento dell'esoma"..
>
>
>
>
>
> 8 luglio
>
> La scrivente é in accordo con quanto scrivono Shafali S. Jeste  e Daniel
> H. Geschwind nell’articolo  “Disentangling the heterogeneity of autism
> spectrum disorder through genetic findings, Nat Rev Neurol. 2014 Feb;
>
> 10(2): 74–81.”
>
>  <https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4125617/>
> https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4125617/
>
> “We expect that clinical exome sequencing (CES), which is nearing the same
> cost as CMA, will supplant CMA testing within the next 2 years  At our
> institution, CES is already performed in children with a wide range of
> developmental disabilities (S. Nelson, personal communication)”
>
> e con quanto é stato detto all’ultimo meeting della European Society of
> Human genetics, come mi é stato riferito da una collega che vi ha
> partecipato.
>
>
>
> Allo stato attuale delle conoscenze solo una percentuale molto lontana
> dalla totalitá dei casi riceve con tale esame una diagnosi di malattia
> monogenica, ma la percentuale aumenta mano a mano che la ricerca procede.
>
> In quasi tutti i laboratori di genetica viene tenuta una parte del
> campione di sangue in modo da fare altri esami, mano a mano che si fanno
> nuove scoperte, senza bisogno di richiamare i pazienti.
>
>
>
> E’ sconsigliabile rivolgersi a dei privati che si fanno pubblicitá in
> rete, in quanto non si sa quanto essi siano affidabili nell’esecuzione
> dell’esame. Inoltre molto delicata é l’interpretazione dell’esame per i
> molti risultati di significato nullo o incerto. Dopo l’esame un genetista
> medico esperto nei disturbi del neurosviluppo deve dare una accurata
> interpretazione ai genitori, spiegando bene il significato di tutto quanto
> é emerso, anche di quei dati che non hanno a che fare con la patologia.
>
>
>
> Sulla importanza di identificare le condizioni monogenche per poi fare
> ricerche finalizzate a terapie mirate abbiamo piú volte parlato su questa
> lista. Nell’articolo sopra citato viene detto quanto segue "Such
> single-gene disorders provide an important opportunity to investigate
> specific molecular mechanisms underlying aberrant neurodevelopment through
> use of mouse models and, in turn, to identify treatment targets to modify
> development"
>
> L’articolo porta poi come esempio la sclerosi tuberosa, di cui abbiamo
> parlato anche recentemente su questa lista
>
>
>
>  <http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2018-March/002818.html>
> http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2018-March/002818.html
>
>
>
> Non tutti i genetisti sono d’accordo sul fatto di procedere con il
> sequenziamento dell’esoma in tutti casi di spettro autistico. Alcuni
> ritengono che l’esame sia indicato solo in presenza di comorbilitá,
> particolarmente disabilitá intellettiva ed epilessia, e/o di dismorfismi
> Daniela Mariani Cerati
>



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