[autismo-biologia] Omega-3 PUFAs and vitamin D co-supplementation as a safe-effective therapeutic approach for core symptoms of autism spectrum disorder: case report and literature review

daniela a autismo33.it daniela a autismo33.it
Ven 14 Dic 2018 16:39:20 CET


Nell’aprile 2016 é stato descritto su questa lista il caso di un giovane
che presentava mensilmente delle crisi che venivano cosí descritte dal
padre

"Nel periodo che io quasi chiamerei "mestruale" a causa della sua cadenza,
egli
diventa cupo, la pelle volge ad una colorazione grigia, l'occhio perde la
sua serenità e diventa "vagante", la sudorazione aumenta, la cute diventa
più grassa, manifesta uno stato di agitazione costante (da animale
braccato), spesso ha il battito cardiaco accelerato ed il respiro
altrettanto. La sua collaborazione è assente. Il ritmo del sonno (già di
per sé stesso non normale) subisce notevoli alterazioni e la melatonina
sembra in questi periodi inefficace.

http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2016-April/002089.html

Il giovane é stato visto da numerosi psichiatri e tutti, pur senza
consultarsi, hanno prescritto farmaci antiepilettici (carbamazepina e
pregabalin) che peggioravano la situazione.

Il padre, persona colta, era convinto che alla base di queste crisi vi
fossero alterazioni metaboliche e, dopo lunghe ricerche, finalmente ha
trovato un endocrinologo che lo ha preso in considerazione, confermando la
sua ipotesi.

Il giovane é stato sottoposto ad esami approfonditi che hanno evidenziato
deficienza di vitamina D e alterazione del rapporto tra omega 6 e omega 3.

La correzione di tali squilibri metabolici é andata di pari passo con la
completa scomparsa delle crisi, il miglioramento dei sintomi propri
dell’autismo e, ultimo ma non meno importante, la sospensione del
risperidone.
Il caso é stato pubblicato su una rivista prestigiosa, Nutritional
Neuroscience

https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/1028415X.2018.1557385

Il successo di un caso dovrebbe stimolare gli studiosi a cercare altri
casi simili, cosa che porterebbe grandi benefici ai pazienti, in quanto il
riscontro di queste anomalie metaboliche ha una conseguenza terapeutica
molto importante perché si tratta di terapia mirata, di integratori che
non hanno effetti indesiderati e di  risparmio di terapie tutt’altro che
mirate e con notevoli effetti indesiderati.

Dal momento che io conosco personalmente il giovane oggetto della
pubblicazione, vorrei rimarcare il fatto che si tratta di persona con
grande appetito, ben nutrita e che ama esporsi al sole, essendo anche un
valido nuotatore.
Questo ci deve far pensare a quanto detto lo scorso ottobre a proposito
della carenza di vitamina D

http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2018-October/003202.html

"La carenza di vitamina D puo’ essere conseguenza di scarsa esposizione al
sole e di scarso apporto alimentare, ma anche di resistenza geneticamente
trasmessa all’utilizzo biologico di questa vitamina. Puo’ essere pertanto
presente anche in persone ben nutrite che vivono all’aria aperta, per cui
é razionale fare un esame del sangue per il dosaggio di 25(OH)D anche a
persone che non hanno i primi due fattori di rischio"

I miei complimenti vanno agli endocrinologi Professor Andrea Fabbri e
Dottor Marco Infante che hanno  studiato il caso con esami approfonditi
senza cadere nel tranello, purtroppo tanto comune,  di dare la colpa di
ogni sintomo, sia esso vecchio o nuovo, all’autismo in quanto tale.
                        Daniela Mariani Cerati









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