[autismo-biologia] Fwd: Re: Altered gut microbiota in Rett syndrome

Armando Mazzoni mazzoni.armando a libero.it
Gio 25 Ago 2016 11:17:05 CEST


Segnalo cosa ben risaputa: i disturbi intestinali (presunti) sono una dei cavalli di battaglia dei ciarlatani che propinano cure e diete, spesso non innocue; gli ambienti istituzionali, però, non sono totalmente impermeabili a questo sottobosco, come a tanti altri dell'autismo.

Benvenute quindi le ricerche serie con augurio di buon e utile esito per gli autistici e per le loro famiglie

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> Il giorno 19 ago 2016, alle ore 12:17, Marina Marini <Marina.marini a unibo.it> ha scritto:
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> Mi complimento con gli autori di questo lavoro di grande qualità e molto interessante!
> A proposito del commento di Daniela, concordo sul fatto che lo studio di una patologia monogenica ha il vantaggio di poter studiare una popolazione omogenea ma richiede uno sforzo organizzativo notevole per la rarità della sindrome. Trovo inoltre molto utile che nel lavoro siano stati riportati anche i dati relativi a un nutrito gruppo di soggetti sani di controllo, in quanto ancora si sa poco del microbiota sano. Sicuramente questo studio sarà un punto di partenza anche per future comparazioni.
> Nei Disordini dello Spettro Autistico non associati a mutazioni monogeniche, la grande disomogeneità eziologica e clinica potrebbe scoraggiare studi di questo genere, ma il nostro gruppo ha elaborato una proposta che pensiamo possa essere vincente: associare allo studio osservazionale uno studio interventistico con un  prodotto nutraceutico che potenzialmente potrebbe sia migliorare alcuni aspetti clinici sia alterare in senso positivo il microbioma e/o le alterazioni epigenetiche e fenotipiche (stress ossidativo e infiammazione). L'unico ostacolo al progetto è il suo costo... Lo abbiamo sottoposto a diversi Enti finanziatori e soperiamo in un esito positivo!!!
> Marina
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> -- 
> Marina Marini Associate Professor of Applied Biology Department of Experimental, Diagnostic and Specialty Medicine- University of Bologna, Italy voice (+39)0512094-116/094/100; fax (+39)0512094110; cellulare (+39)3454316414; e-mail marina.marini a unibo.it
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> Il 17/08/2016 21:16, daniela         marianicerati ha scritto:
>> E’ stato pubblicato il 30 luglio scorso l’articolo
>> Altered gut microbiota in Rett syndrome
>> ·         Francesco Strati,
>> ·         Duccio Cavalieri,
>> ·         Davide Albanese,
>> ·         Claudio De Felice,
>> ·         Claudio Donati,
>> ·         Joussef Hayek,
>> ·         Olivier Jousson,
>> ·         Silvia Leoncini,
>> ·         Massimo Pindo,
>> ·         Daniela Renzi,
>> ·         Lisa Rizzetto,
>> ·         Irene Stefanini,
>> ·         Antonio Calabrò and
>> ·         Carlotta De Filippo
>> Microbiome 2016 4:41
>> DOI: 10.1186/s40168-016-0185-y
>> Published: 30 July 2016
>>  
>> Il lavoro affronta uno dei temi caldi della ricerca biologica: le modificazioni del microbiota nell’ambito di possibili alterazioni della funzione cerebrale a partenza dalle complesse relazioni entero – cerebrali.
>> “A strict relationship between the gut microbiota and the central nervous system (CNS) has been observed, and               numerous studies have shown alterations of the gut microbiota in the heterogeneous group of neurological disorders belonging to the autism spectrum disorders (ASDs) [14]. In addition, the gut microbiota may modulate CNS activities through neural, endocrine, metabolic and immune pathways [15] affecting complex physiological and behavioural states of the host [15, 16] “
>> Partire da una condizione monogenica ben caratterizzata come la sindrome di Rett è una strada meno problematica per passare dalle ipotesi teoriche all’evidenza dei dati, ma un ostacolo non piccolo è dato dalla rarità di tali condizioni e dalla conseguente difficoltà ad avere campioni numericamente significativi.
>> Questo ed altri ostacoli sono stati superati da un gruppo multidisciplinare e multicentrico di ricercatori italiani, a dimostrazione delle grandi risorse della ricerca biologica italiana e delle grandi capacità  organizzative che uno studio di questo tipo richiede.
>> Per entrare nel merito del lavoro copio il comunicato stampa gentilmente inviatomi da uno degli autori, Antonio Calabrò dell’ Università di Firenze
>> COMUNICATO STAMPA
>> Alterazioni del microbiota intestinale nella sindrome di Rett
>>  
>> Numerosi studi, condotti nell'ultimo decennio, dimostrano con chiarezza che  l'essere umano è  a tutti gli effetti da considerare una specie di "superorganismo"  in cui una moltitudine di specie batteriche - il cosiddetto microbiota intestinale -  quantizzabili  in circa 1014, coesiste con le cellule umane che lo compongono, superandole in termini numerici di 10-100 volte. Una alterazione di questo complesso ecosistema è stata chiamata in causa nel determinismo di molteplici patologie, non solo di ordine gastroenterologico ma interessanti anche numerosi altri organi ed apparati. In uno studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Microbiome, un gruppo di ricercatori dell'Università di Firenze, dell'Istituto di Biometeorologia (IBIMET) del CNR e dell'Università di Trento, in collaborazione con la neuropsichiatria infantile dell'Ospedale Le Scotte di Siena e di uno staff di biologi computazionali della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige (TN), ha per la prima volta documentato importanti alterazioni nel microbiota intestinale delle pazienti con s. di Rett, un disordine neurologico progressivo generalmente legato a mutazioni del gene methyl-CpG binding protein 2 (MeCP2).  Le bambine affette da questa complessa patologia presentano disturbi gastrointestinali con elevata frequenza, fino al 70-85% dei casi. L'aumento nell'abbondanza  relativa di alcune specie batteriche (bifidobatteri, clostridi) e fungine (candida) documentato nello studio, permette di  spiegare lo stato di  cronica infiammazione e la genesi dei disturbi intestinali, in particolare della stipsi a volte veramente ostinata, che affligge queste bambine. Lo studio, promosso dalla Gastroenterologia Clinica dell'Università di Firenze (Prof. Antonio Calabrò) e brillantemente coordinato dalla Dr.ssa Carlotta de Filippo del CNR apre importanti prospettive terapeutiche per i soggetti affetti da questa grave malattia.
>>  
>>  
>> Link lavoro:
>> Strati et al, Microbiome 2016
>>  
>> https://microbiomejournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40168-016-0185-y
>> 
>> 
>> _______________________________________________
>> Lista di discussione autismo-biologia
>> autismo-biologia a autismo33.it
>> ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
>> Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
>> Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it
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