[autismo-biologia] sperimentazione animale oggetto di discussione in Parlamento

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Lun 4 Maggio 2015 18:57:36 CEST


Cari amici,

di nuovo è ripresa in Parlamento una discussioneoscurantista contro la sperimentazione animale. La mail di Elena Cattaneo , cheinoltro, è esemplare e non c'è niente da togliere o da aggiungere. GiustamenteElena sottolinea che i ricercatori sono i primi a fare il possibile per ridurrel'uso di animali, ma che i ricercatori che hanno sviluppato i metodoalternativi sono gli stessi che ne conoscono i limiti. Elena non dice che lalegislazione italiana è tra le più avanzate del mondo in termini di controllo edi sorveglianza e che la regolamentazione  in vigore parte dal concetto di ridurre lasofferenza animale in tutti i modi. La maggior parte dei parlamentari non sanulla di tutto questo ed è succube  diconsulenti o pseudoconsulenti.  Cerchiamodi parlare con i parlamentari che conosciamo per fare loro conoscere lo statoreale delle cose e l’importanza che la sperimentazione animale ha  per giungere a curare  malattie gravi e per ora orfane di cure, tra cuile tante condizioni biologiche che sono alla base dell’autismo. 



-------- Messaggio Inoltrato --------


|  Oggetto:

  |  [avvisi] Mozioni su sperimentazione animale in Parlamento

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|  Data:

  |  Mon, 4 May 2015 16:45:08 +0200

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|  Mittente:

  |  unistem a unimi.it <unistem a unimi.it>

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|  A:

  |  LISTA-EC.IT a liste.unimi.it

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Gentiliiscritti alla mailing list UniStem,

 

        mi permetto di allegarvi il resoconto stenografico di alcuni interventi inParlamento tenuti lo scorso giovedì nel corso delle discussioni sul benessereanimale che hanno finito per dedicarsi, nei termini che leggerete, allasperimentazione animale. In particolare, vi invito a leggere gli interventi deiSenatori Taverna (M5S), De Petris (SEL) e Bonfrisco (FI-PdL) - quest'ultima trale maggiori sostenitrici del metodo Stamina in Parlamento - e altri (guarda la seduta), oltre al pregevoleintervento della Sen.ce De Biasi (PD). Domani, martedì 5 maggio, si ultimerà ladiscussione e si voteranno le mozioni.

 

Da questiinterventi penso si possa evincere che alcuni parlamentari sono, in questocaso, ignari dei temi di scienza e salute di cui discutono, arrivando a:

 

(i)      falsare la realtà dei fatti;

 

(ii)     sostenere proposte che, se adottate, si renderebberopericolose per la salute umana e il benessere della società;

 

(iii)    disconoscere il valore, l’eticità e l’importanza dellasperimentazione animale nella comprensione della fisiologia e della patologiaumana e animale;

 

(iv)    offendere la dignità e la fatica di migliaia di giovaniricercatori italiani e meno giovani docenti e scienziati che ogni giorno siostinano a lavorare in Italia, nonostante il disinteresse e le avversità, perscoprire nuove spiegazioni e cure per tutti, dipingendoli come individui noninteressati al benessere animale e dediti alla “vivisezione”;

 

(v)     sminuire l’impegno costante dei ricercatori nelmigliorare e ridurre il numero di animali impiegati nelle sperimentazioni;

 

(vi)    rinnegare di fronte ai malati l’impegno a far sì che ognistrada razionale sia perseguita per trovare rimedi alle loro malattie;

 

(vii)   definire la sperimentazione animale “un’odiosa pratica”sostenendo che un computer potrebbe “sostituirsi ai test di cancerogenicitàdelle sostanze” con l’obiettivo “di abbandonare progressivamente l'usodegli animali a fini scientifici fino alla completa sostituzione” visto chenonostante tanta ricerca “l’ictus non è curato” e  soloin Italia ogni anno vi sono “mille casi di cancro”;

 

(viii)  sminuire le conquiste della sperimentazione clinica e dellaregolamentazione in ambito sanitario che prevede necessariamente provenell’animale prima del passaggio all’uomo;

 

(ix)    far credere che alcune ricerche scientifiche (quali?) nonservono per salvare le persone ma “le tasche delle società farmaceutiche”.

 

Ricordoanche che tempo addietro, altri senatori PD affermarono sui media che lasperimentazione animale è superabile grazie ai “microcircuiti cellulari eall’epidemiologia”, parole che si ritrovano in alcuni passaggi dellemozioni -attualmente in discussione - di altri partiti e che sostengono che “modellivirtuali e organi su chip, studi su cellule staminali umane, strumenti quali lagenomica, proteomica, metabolomica e screening ad alta capacità potrebberosostituire gli attuali metodi e arrivare a un radicale cambio di paradigmanella ricerca medica e tossicologica” e che “attraverso la promozionedei metodi alternativi, si potrebbero ridurre sia i rischi sull'uomo che lepene degli animali; lo scenario scientifico nazionale ed europeo è sempre piùrivolto alla loro promozione. Negli Stati Uniti, a sostenerne lo sviluppo coningenti investimenti sono le massime autorità scientifiche e amministrative: ilWyss Institute con l'università di Harvard e il Dipartimento della difesa hannodato il via a un progetto da 37 milioni di dollari per aiutare a sviluppare 10organi ingegnerizzati, tutti uniti in un unico sistema per replicare un"human body on a chip", che può essere usato rapidamente per valutarele risposte del corpo umano a nuovi farmaci o a potenziali danni chimici”.

 

Saremodestinati a non poter studiare e ricercare per il benessere di tutti se, daparte nostra, delle istituzioni di ricerca, dei giovani e meno giovaniricercatori di ogni laboratorio, dei rettori, dei direttori dei centri diricerca di ogni disciplina, non si prova a fare qualcosa, mobilitando tutte lerisorse mediatiche a cui ognuno di noi può accedere, cercando di spiegare aicittadini ogni aspetto del nostro lavoro, trasmettendo messaggi più efficaci,insistendo sulle conseguenze sanitarie e i rischi di un peggioramento per lasalute umana dei nostri figli e nipoti che deriverà dal rinunciare parzialmenteo completamente alla sperimentazione animale, in virtù di metodi alternativiche noi sviluppiamo e che sappiamo bene essere solo complementari.

 

A talfine, lo scorso anno in Senato, avevo promosso e realizzato con la CommissioneIgiene e Sanità l’evento “Sperimentazione animale e dirittoalla conoscenza e alla salute” facendomi carico di raccoglierele sintesi che trovate in questo libretto. Lo scorsomarzo, l'Accademia dei Lincei ha realizzato un ulteriore evento sul tema (leggi gli interventi e ascolta la registrazione delconvegno). Tra gli interventi spero possiate trovare utili riflessionie dati.

Io credoche dobbiamo continuare a dare argomenti a chi riesce a comprenderli, icittadini per primi. Ai parlamentari dobbiamo chiedere di rispettare il vincolocostituzionale di decidere nell'interesse dei cittadini e non secondo pregiudizio ideologie personali che sono dannose per il futuro della sanità pubblica.Quindi, di esprimersi e discutere pubblicamente con gli scienziati e icittadini di ricerca, delle sue aspettative e dei benefici per tutti.

 

A ciascunodi noi, giovani e meno giovani, alle organizzazioni di ricerca e alle societàscientifiche spetta il compito di chiedere ed accertarsi che il legislatoreaccolga sempre i fatti su cui deve legiferare.

 

Se tiattiverai nella tua realtà e istituzione, segnalaci quanto hai fatto e faraiperché si possa tenere traccia e valorizzare ogni iniziativa. Una conferenzastampa è prevista per domani in Senato alleore 12.

 

Cordialisaluti,

 

Elena Cattaneo


 

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