[autismo-biologia] un libro utile

benedetta demartis demartisbenedetta a gmail.com
Gio 20 Nov 2014 14:52:51 CET


Condivido fino all'ultima parola. Anche nel Centro di Novara si usa questo
approccio. Le stanze di terapie aperte ai genitori che diventano (
finalmente) veri co-terapeuti e con i bimbi molto lavoro nelle loro case,
nelle loro scuole per generalizzare il più possibile gli apprendimenti.
Certo per i terapeuti è più scomodo, più impegnativo. Bisogna mettersi in
discussione  e non è facile ma i risultati sono davvero migliori. Betti
Il 21/nov/2014 00:28 "daniela marianicerati" <marianicerati a yahoo.it> ha
scritto:

> Spesso si dice che l’ostacolo principale all’erogazione degli interventi
> ottimali è la scarsità di risorse economiche.
> Io credo che il principale ostacolo sia la forza d’inerzia.
> Si continua a offrire trattamenti inesistenti nelle linee guida solo
> perché lo si è sempre fatto.
> Nella Sanità si fa ambulatorio.
> Gli utenti devono raggiungere i terapeuti e i terapeuti li aspettano nel
> loro abitacolo.
> Venendo all’autismo: una delle difficoltà più diffuse è quella di non
> sapere generalizzare, per cui c’è il rischio che un’abilità acquisita in un
> ambulatorio venga spesa solo in quell’ambulatorio. E allora bisogna
> invertire il senso di marcia. Non più l’utente che va al terapeuta ma
> viceversa. In questo modo il bambino acquisirà i comportamenti desiderati
> ed estinguerà quelli indesiderati nel luogo stesso in cui poi dovrà
> spendere queste abilità.
> Il terapeuta dovrà  fare una scala di priorità, calarsi negli ambienti di
> vita del bambino, ascoltare gli adulti di riferimento, stabilire degli
> obiettivi e delle strategie per realizzarli e poi insegnare ai naturali
> educatori (genitori e insegnanti) tali strategie. Il tutto da
> riattualizzare con consulenze ravvicinate.
> E’ quello che da decenni si fa a Mondovì al servizio dell’ASL in cui
> lavora Maurizio Arduino il quale, invece di raccogliere la sua esperienza
> in un noioso manuale per addetti ai lavori, l’ha raccontata in quattro
> storie vere o verosimili di bambini che, pur avendo la stessa diagnosi,
> rappresentano quattro facce diverse dello spettro.
> Chi non sa cosa sia l’autismo leggendo il libro lo impara in modo
> realistico per quello che esso vuol dire nella vita quotidiana e nel
> passare degli anni dalla fanciullezza all’adolescenza all’età adulta.
> Chi  ha responsabilità nella Sanità ha un modello di come i terapeuti
> possono operare non solo in ambulatorio, ma soprattutto nelle case, nelle
> scuole, nelle palestre. E non solo con appuntamenti programmati, ma anche
> al bisogno, accorrendo agli SOS che insegnanti e genitori mandano in quei
> momenti di crisi che rappresentano delle vere  e proprie emergenze.
> Il libro è intitolato “Il bambino che parlava con la luce”, l’autore è
> Maurizio Arduino e l’editore è Einaudi.
>
>
> _______________________________________________
> Lista di discussione autismo-biologia
> autismo-biologia a autismo33.it
> ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
> Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
> Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a:
> valerio.mezzogori a autismo33.it
>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: http://autismo33.it/mailman/private/autismo-biologia/attachments/20141120/701c9221/attachment.html


Maggiori informazioni sulla lista autismo-biologia