[autismo-biologia] Re: Interventions for Adolescents and Young Adults With Autism Spectrum Disorders

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mar 23 Ott 2012 20:24:35 CEST


Dopo la
pubblicazione, nell’aprile2011, del documento


"Therapies for Children With Autism Spectrum Disorders".
 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21834171
 
la stessa agenzia (Agency for Healthcare Research and Quality (US)), 
su commissione del U.S.
Department of Health & Human Services , ha pubblicato nell’agosto scorso un
documento analogo  riferito agli adolescenti
e agli adulti   "Interventions for Adolescents and Young Adults With Autism Spectrum
Disorders"

 Lounds Taylor J, Dove D, Veenstra-VanderWeele J, et al. Interventions
for Adolescents and Young Adults With Autism Spectrum Disorders [Internet]. Rockville (MD): Agency
for Healthcare Research and Quality (US); 2012 Aug. (Comparative Effectiveness
Reviews, No. 65.)Available from: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK107275/
 

Si tratta di una
rassegna dei lavori comparsi in letteratura sulle terapie dell’autismo nella
fascia13 – 30 anni.
 Per quanto riguarda le terapie farmacologiche il problema
sollevato da questa rassegna è molto serio. Al pari di altre nazioni, anche in
Italia,  come evidenzia la recente
ricerca Censis/ANGSA/Serono,
http://www.cislscuola.it/sites/default/files/Disabilit%C3%A0%20CENSIS%20sintesi%20AUTISMO.pdf
 
il consumo di psicofarmaci da parte degli adolescenti e adulti con
autismo è molto alto. Riguarda il 49,4 delle persone con autismo tra 14 e 20 anni e il 57,6% delle persone con autismo dai 20 anni
in su.
 
La rassegna del gruppo dedicato alla
verifica della qualità delle sperimentazioni, che dovrebbero costituire la base
delle terapie, evidenzia che la sperimentazione di psicofarmaci negli
adolescenti e adulti con autismo è scarsa e di bassa qualità. 
 
"Little evidence supports
the use of medical interventions in the adolescent and young adult population
We identified a total of eight studies of
medical interventions.50–53, 67–69, 71All eight of these were studies of
pharmacological agents. Overall, no studies were good quality, four were fair
quality,50–53and four were poor quality"

Dunque: grande consumo di psicofarmaci in assenza di quella base
di sperimentazione che dovrebbe costituire il punto di riferimento per la
terapia.
A fronte della non documentata efficacia, i danni da farmaci sono
consistenti e alcuni sono  simili ai sintomi per i quali i farmaci vengono
prescritti.
"Harms reported across
all studies included sedation, weight gain, fatigue, self-injurious behavior,
constipation, anxiety, and insomnia"
 
Autoaggressività, ansia e insonnia sono considerate indicazioni
all’uso dei farmaci, ma  possono esserne
effetti collaterali.
 
Per quanto riguarda i comportamenti problema e i comportamenti
ripetitivi, la rassegna dice 
 
“The strength of
evidence related to challenging or repetitive behaviors and harms for each of
the agents assessed is insufficient based on no good studies and lack of
replication”.
 
Ancora una volta la rassegna
americana mostra quale grande bisogno c’è di sperimentazioni di buona qualità e
di monitoraggio di ciò che si fa nella pratica quotidiana, anche al di fuori
delle sperimentazioni.
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