[autismo-biologia] distribuzione autismo

Riccardo Alessandrelli alessandrelli.riccardo a gmail.com
Mar 5 Giu 2012 16:30:00 CEST


Anche nel caso della Silicon Valley, esiste una variabile difficilmente ponderabile: la tipologia lavorativa maggiormente diffusa e' l'informatico o il matematico o l'ingegnere elettronico: probabilmente la vocazione del luogo ha portato ad una selezione di persone con abilita' particolari, con fenotipo intermedio.
Riccardo Alessandrelli

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Il giorno 05/giu/2012, alle ore 15:03, daniela marianicerati <marianicerati a yahoo.it> ha scritto:

> Da: Prisco Tiziana <tiziana.prisco a ausl.bologna.it>
> A: Studio Montanini <studiomontanini a virgilio.it>; Autismo Biologia <autismo-biologia a autismo33.it> 
> Inviato: Lunedì 4 Giugno 2012 12:07
> Oggetto: Re: [autismo-biologia] distribuzione autismo
> 
> La distribuzione varia molto in relazione alla capacità di fare diagnosi.
> 
> Su questo sono molto d’accordo. Quello della disomogeneità nel fare diagnosi, nonostante l’esistenza di manuali di classificazione, è uno dei problemi che rende di difficile interpretazione tutti gli  studi epidemiologici.
> 
> Però su pub med ho trovto uno studio in cui dùsi evidenziava l'incidenza altissima di autismo e di sindrome di asperger tra i figli dei lavoratori nella silicon valley, che ha fatto aprire molte domande su quali possano essere i fattori di rischio a cui sono esposti quei bambini.
> 
> Credo che questa sia un’ipotesi di Baron Cohen non confermata dai dati.
>  Copio da
> http://daily.wired.it/news/scienza/2011/11/04/miti-autismo-rain-man-15379.html?page=2
> I geek hanno più probabilità di avere figli autistici? Secondo lo psicologo Simon Baron-Cohen, dell'Università di Cambridge (Gb), sì. Ingegneri, matematici, smanettoni del computer e, in generale, scienziati che avvalorano lo stereotipo del fissato-disadattato di laboratorio presenterebbero tratti autistici. Accoppiandosi con una dolce metà dalle caratteristiche simili, avrebbero una probabilità maggiore di generare un prole con problemi di autismo. Se così fosse, la Silicon Valley dovrebbe essere uno dei posti al mondo con il più alto tasso di bimbi con il disturbo, e invece non è così. La teoria è molto contestata. Se ne discute  qui.
> http://www.nature.com/news/2011/111102/full/479025a.html
>   
> Una disomogeneità nella distribuzione dell’ autismo che pare essere non fittizia ma reale, in rapporto con una  diversa esposizione a fattori di rischio ambientali, è stata evidenziata in:
>  
> Environ Health Perspect. 2011 Jun;119(6):873-7. Epub 2010 Dec 13.
> Residential proximity to freeways and autism in the CHARGE study.
> 
> Volk HE, Hertz-Picciotto I, Delwiche L, Lurmann F, McConnell R.
>  
> In questo caso qualche sostanza inquinante proveniente dal traffico di automobili interferirebbe negativamente con il neuro sviluppo embrionale e neonatale in soggetti predisposti, da cui una correlazione tra la prevalenza di autismo e la prossimità a strade di grande traffico durante la gravidanza e nei primi giorni di vita.
>  
> http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3114825/?tool=pubmed
>  
> Copio dall’articolo quanto segue
>  
> “The association of autism with proximity to freeway, and not to major road, may be related to the larger volume of traffic and concentrations of pollutants observed near freeways
>  
> Toxicologic studies suggest a biologically plausible role of air pollution in disrupting brain development and function during critical time points in gestation and early life.
>  
> Diesel exhaust particles present in traffic-related pollution have been shown to have endocrine-disrupting activity and to transplacentally affect sexual differentiation and alter cognitive function in mice”
>  
> Lo studio è preliminare  e non è ancora stato replicato, ma è di grande interesse e incoraggia a continuare nella ricerca di fattori di rischio ambientali e pertanto modificabili. 
> 
> Alla prossima
>         Daniela
>  
>  
> Def. Quota Studio Montanini <studiomontanini a virgilio.it>:
> 
> > chiedevo se esistono studio sulla distribuzione dell'autismo fra la varie culture e società
> > ossia se la percentuale di autistici varia da europa a asia o a africa ecc ecc  o se cambia passando da civiltà più o meno "modernizzate".-
> > 
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> Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it
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