[autismo-biologia] contributo

Fondazione Marino fondazionemarino a gmail.com
Mar 3 Gen 2012 10:13:39 CET


Scrive Natalino Foti, Direttore Sanitario della Fondazione Marino.

Ho letto con attenzione quanto scrivono professionisti di valore, sicuramente più competenti di me, a proposito dell'uso di farmaci psicotropi in soggetti con autismo. Inutile dire che concordo pienamente con le preoccupazioni da loro espresse.

Il mio contributo vuole rafforzare le loro posizioni, al riguardo, introducendo nella discussione la mia personale esperienza derivante dall'osservazione attenta e diretta dei ricoverati -( una dozzina circa) - trattati presso la Fondazione Marino di Melito Porto Salvo (RC) in tre anni di attività.

Nei fatti, anche se trattati farmacologicamente in maniera intensiva, i ragazzi qui giunti presentavano ugualmente stereotipie e comportamenti-problema. Ci siamo allora chiesti se, per caso, queste manifestazioni non fossero supportate da patologie intercorrenti la cui recrudescenza inducesse i parossismi di aggressività e di stereotipie. Abbiamo così scoperto tanta patologia, che normalmente passa inosservata, come diretta conseguenza della somministrazione dei farmaci e non. Qui di seguito elenco le patologie rilevate:

1)     pirosi gastrica;

2)     reflusso gastro-esofageo, con tosse non responsiva alle correnti terapie;

3)     varicocele sinx, verosimilmente doloroso;

4)     tiroidite;

5)     odontopatie recidivanti e dolorose;

6)     dolori scheletrici associati a malformazioni anatomiche; 

7)     stipsi ostinate idiopatiche od indotte dai farmaci;

8)     dolori addominali come conseguenza ad intolleranza al lattosio;

9)     congiuntiviti;

10)  stenosi del prepuzio;

11)  cistiti.

Ognuna delle patologie sopra riportate è stata adeguatamente trattata per via medica o chirurgica, a seconda dei casi. La conseguenza è stata la drammatica diminuzione dei parossismi, che ci ha consentito una significativa riduzione del numero e delle quantità dei farmaci somministrati, in accordo con il Dott. Maurizio Elia e con il Prof. Lucio  Moderato, consulenti della struttura, e la Dott.ssa Logorelli, nostra psicologa.

Mi piace introdurre un principio molto importante nella discussione: il trattamento della patologia autistica non può prescindere dall'apporto dell'esperienza medica in generale perché la focalizzazione dell'attenzione sulla malattia di base induce a trascurare gli effetti che su questa può avere una patologia medica o chirurgica intercorrente, con la conseguenza ovvia di un aumento sconsiderato della "pressione" farmacologica e la riduzione dei pazienti autistici a "vegetali".

L'evidenza di quanto affermo è testimoniata dalla nuova "normalità" instaurata nella Fondazione Marino e dalla responsività dei soggetti ricoverati alla somministrazione dei programmi abilitativi ed educativi.

Grazie per l'ospitalità.

                                                     Natalino Foti della Fondazione Marino  

 
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