Re: [autismo-biologia] A Bologna, presso il Settore Istruzione del Comune, due giornate sull’ADOS

Carlo Hanau hanau.carlo a gmail.com
Sab 8 Gen 2011 16:53:27 CET


Mi piace sottolineare le parole di Vera sulla sindrome autistica
"disturbo così complesso e complicato, almeno per me, che riunisce in sé
talmente tanti elementi disabilitanti che dovrebbero essere oggetto di
valutazioni specifiche e accurate e di riabilitazione specifica e accurata
prima di accedere ad una diagnosi categoriale definitiva e, soprattutto,
prima di accedere ad una prognosi relativa alla possibile disabilità residua
di quel soggetto con quel disturbo"

Sono d'accordo che vadano subito fatte valutazione e riabilitazione
specifiche, PRIMA di accedere alla diagnosi definitiva.
Vi sono invece clinici che giustificano il ritardo dell'intervento
abilitativo con la scusa che non è ancora possibile fare la diagnosi
definitiva.
Ricordo che gli interventi proposti non sono operazioni chirurgiche, ma
interventi di pedagogia speciale che comunque non danneggerebbero neppure i
normodotati: infatti il metodo comportamentale viene usato anche per gli
atleti e per i musicisti.

Quanto alla classificazione delle persone con autismo ricordo che nella
prima ricerca statistica da noi condotta tantissimi anni addietro col
Prof.Enzo Balestra sulla base del questionario di Rimland non emersero
gruppi omogenei di individui.
Soltanto tre caratteristiche avevano un'apprezzabile frequenza, ma si
presentavano in appena metà dei casi.

Queste considerazioni possono ben spiegare una gran parte della variabilità
dei numeri ballerini che escono dalle recenti indagini.

Cordiali auguri
Carlo Hanau

PS stiamo mettendo in ordine i novcento iscritti al corso Tecniche
comportamentali per bambini autistici, dato che la procedura di iscrizione è
stata spesso interrotta. per questo c'è ancora qualche posto per i
ritardatari, che possono andare sul sito ESSE3 dell'UNIMORE, aperto in
orario di lavoro da lunedi 10 alle 9, fino a copertura dei mille posti.





Il giorno 08 gennaio 2011 13:33, Vera Stoppioni N.P.I. <
vera.stoppioni a sanita.marche.it> ha scritto:

> Mi fa piacere intervenire in questa discussione sull'ADOS, dopo aver letto
> la risposta di Stefano Palazzi che sottolinea la mancanza di discussione in
> Italia sulla somministrazione di questo test. Sono assolutamente d'accordo
> con lui ma, aggiungerei, non ci sono gruppi multicentrici di discussione in
> Italia, per quanto riguarda l'autismo, non solo sull'ADOS, ma anche su altri
> aspetti relativi ad una diagnosi che io trovo estremamente complicata e
> generica, mano a mano che passa il tempo e il numero di soggetti chiamati
> "autistici" che io ho visto aumenta (ne ho visti negli ultimi 7 anni circa
> 600 e ne ho visti circa 130 in momenti differenti durante un trattamento
> ABA/VB e logopedico). Non sono proprio d'accordo sulla specificità dell'ADOS
> nella diagnostica dell'autismo, mentre sono d'accordo con Katia Tonnini che
> può essere pensato anche come strumento di "verifica periodica"
> dell'efficacia di un trattamento. Non sono d'accordo sulla sua specificità
> perchè, a mio avviso, cataloga aspetti che si ritrovano anche in altri
> disturbi, quali i disturbi gravi del linguaggio o in alcuni ritardi mentali.
> Non so cosa ne pensate voi, ma credo che ormai in Italia molti siano stati
> i corsi ADOS effettuati, sia per quanto riguarda il suo uso clinico che
> quello per la ricerca. Io partecipai a Roma a quelli organizzati dal Prof.
> Persico che avevano come docente la Dott.ssa Corsello, dell'Università di
> Chicago, collaboratrice della Lord, che ribadì ripetutamente che l'ADOS e
> l'ADI non sono test "diagnostici" perchè la diagnosi di disturbo autistico è
> clinica, ma che devono essere utilizzati a supporto della diagnosi. Le sue
> indicazioni non furono del tutto identiche a quelle che io ho sentito in
> corsi più recenti con docenti diversi. Tra le altre cose lei ribadì la
> scarsa adeguatezza dei vari moduli ai soggetti più grandi non verbali,
> sottolineando che questo dava luogo a risultati imprecisi e discutibili.
> Ancora, credo che molto pochi siano stati  i momenti di scambio
> interistituzionale multiregionale concreto e specifico tra noi
> professionisti che ci occupiamo di autismo, sulla clinica di questo disturbo
> così complesso e complicato, almeno per me, che riunisce in sé talmente
> tanti elementi disabilitanti che dovrebbero essere oggetto di valutazioni
> specifiche e accurate e di riabilitazione specifica e accurata prima di
> accedere ad una diagnosi categoriale definitiva e, soprattutto, prima di
> accedere ad una prognosi relativa alla possibile disabilità residua di quel
> soggetto con quel disturbo. In questo senso trovo che riunire tutto in un
> unico spettro, come nel DSM 5, non sia poi così male, anche perchè mi
> piacerebbe molto discutere di cosa parliamo quando differenziamo i diversi
> tipi di "PDD", se davvero parliamo di differenze in merito alle
> caratteristiche autistiche, o se piuttosto non parliamo di differenze
> relative al QI o alle difficoltà linguistiche o esecutive.
> Saluti a tutti e buon 2011.
> Vera Stoppioni
>
> ----- Original Message ----- From: "daniela marianicerati" <
> marianicerati a yahoo.it>
> To: "lista autismo-biologia" <autismo-biologia a autismo33.it>
> Sent: Tuesday, December 28, 2010 5:09 PM
> Subject: [autismo-biologia] A Bologna, presso il Settore Istruzione del
> Comune, due giornate sull’ADOS
>
>
>
> Una delle notizie sull’autismo che è rimbalzata su molti mass media
> nell’anno che sta per finire è la revisione diagnostica dell’autismo che è
> stata discussa e che verrà pubblicata e, quindi, farà testo, nella prossima
> revisione del DSM, la quinta, che sarà pubblicata nel 2013
>
> Riporto qualche titolo e qualche stralcio di articolo
>
> New York Times 10 febbraio 2010
> Revising Book on Disorders of the Mind
> The eagerly awaited revisions — to be published, if adopted, in the fifth
> edition of the Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, due in
> 2013 — would be the first in a decade.
> UsaToday 10 febbraio 2010
>
> Updates proposed for psychiatry's 'bible' Autism, binge-eating diagnoses at
> issue
> By Rita Rubin
> DSM-5 proposes replacing diagnoses for autism, Asperger's, childhood
> disintegrative and pervasive developmental disorders with a single
> diagnosis, "autism spectrum disorders," based on deficits in social
> interaction and communication and the presence of repetitive behaviors and
> interests.
>
> Già ora si usa sempre di meno la parola “autismo” e sempre di più il
> termine “disturbi dello spettro autistico”
> Il rischio è di fare un mare magnum e di aumentare la confusione quando si
> parla di questo tema. A volte viene da chiedersi “ ma di chi stiamo
> parlando?”
> Credo che la scelta del DSMV possa essere ragionevole e utile se, a fianco
> della diagnosi di categoria, per ogni persona con la diagnosi si eseguano
> anche dei test di valutazione funzionale. E, proprio per potere dialogare
> tra cultori della materia di tutto il mondo, è bene uniformare l’uso degli
> strumenti diagnostico-funzionali.
> In ogni lavoro scientifico ormai il campione di soggetti da studiare viene
> arruolato dopo essere stato sottoposto al test ADOS.
> Per questo ci sono due livelli: quello clinico e quello di ricerca.
> Io confesso che mi convince molto di più, riguardo all’utilità di un test,
> la testimonianza di una persona che stimo, che il più meticoloso esame della
> letteratura.
> Tempo fa ho espresso all’amica Katia Tonnini, del Centro Autismo di
> Ravenna, alcune perplessità sull’utilità dell’ADOS, al chè lei mi ha
> risposto
> “ti confesso sinceramente che io invece trovo l'ados estremamente utile
> anche per il trattamento! Ados è un test non strutturato finalizzato a
> valutare i "punti di debolezza e di forza" (te lo dico alla "pedagogica")
> della persona e per verificare se gli elementi presenti siano o meno
> ascrivibili allo spettro. Pertanto, ADOS è, a mio avviso, strumento
> utilissimo non solo per fare diagnosi ma soprattutto per fare osservazione
> del gioco e dei comportamenti sociali e dunque per impostare il piano di
> trattamento”
>
> Questa sua affermazione mi ha convinto. Solo chi utilizza uno strumento
> quotidianamente puo’ dire se serve o no.
> E allora credo che faccia un ottimo servizio agli operatori che si dedicano
> all’autismo l’Associazione Pane e cioccolata organizzando una full immersion
> di due giorni, 7 e 8 marzo prossimi, sull’ADOS clinico a cui seguirà, per un
> numero più limitato di partecipanti, un’altra full immersion, dal 14 al 16
> aprile, sull’ADOS ricerca.
> I particolari al link
> http://www.paneecioccolata.com/home/iniziative/85-ados2011.html
>
>
>
>
>
>
>
>
> --------------------------------------------------------------------------------
>
>
> _______________________________________________
> autismo-biologia mailing list
> autismo-biologia a autismo33.it
> http://autismo33.it/mailman/listinfo/autismo-biologia
>
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> autismo-biologia a autismo33.it
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>
>


-- 
Carlo Hanau
docente di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari
Università di Modena e Reggio Emilia
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