[autismo-biologia] Sulla melatonina

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Lun 18 Maggio 2009 10:55:27 CEST


 
Esperienza nel controllo dei disturbi del sonno nella Fondazione Marino.




  Nella nostra struttura il problema dei disturbi del sonno si è imposto quasi subito per i ragazzi che vi vivono. Soprattutto per due di essi si è reso necessario intervenire farmacologicamente: G.M. e M.D.

  G.M. ha 21 anni. Al momento della sua entrata nella struttura presentava comportamenti difficili di vario genere ed etero-aggressività, nonché insonnia. Lo abbiamo tenuto sotto stretta osservazione per circa un mese per capire se questo tipo di comportamento non fosse determinato da qualche patologia intercorrente. Così scoprimmo che il ragazzo, da tempo non facilmente gestibile, era affetto da patologie che sicuramente inducevano i suoi comportamenti-problema; anzi questi erano la manifestazione plateale, ma incompresa, del suo disagio. In effetti egli era affetto: da ipertiroidismo che datava da tempo; da varicocele sinistro di grado elevato; da intolleranza al lattosio. Fu trattato, pertanto, con Tapazole per l'ipertiroidismo; chirurgicamente per il varicocele; cambiando le abitudini alimentari per ciò che riguarda la intolleranza al lattosio. La situazione generale cambiò, così, notevolmente. Anche il problema del sonno si attenuò, pur rimanendo un problema. Provammo perciò a trattarlo con Magnesio e Benzodiazepine; la situazione, sicuramente, migliorò soltanto. Fu a questo punto che introducemmo la MELATONINA in gocce (1,5 mg) che, da subito, diede risultati più che apprezzabili: le ore di sonno furono più lunghe e non ci furono che rari risvegli durante la notte e, quel che più conta, a nostro avviso, gli effetti dell'ormone si prolungano, tuttora, nella giornata successiva inducendo nel ragazzo una ben venuta docilità. Non so quanto durerà, ma in atto questa è la situazione. V'è da segnalare che, in concomitanza con la somministrazione della MELATONINA, in G.M. si sono verificate delle evidenze significative di maturazione sotto l'aspetto sessuale. Abbiamo prima notato una ginecomastia dx e, poco dopo, inequivocabili segnali di attività sessuale solitaria come se il farmaco avesse dato una spinta alla produzione di ormoni. 

  M.D. è un ragazzo di 13 anni ed è in questa struttura da circa 3 mesi. Il suo problema importante era rappresentato dalle turbe del sonno. Anche a lui abbiamo somministrato la MELATONINA a 1,5 mg/die con risultati incoraggianti ma non risolutivi. Abbiamo perciò raddoppiato la dose normalizzandone, almeno per ora, il sonno.

  In atto, i due ragazzi non presentano significativi problemi di insonnia.

  La differenza di posologia rilevata, probabilmente, è dovuta alla diversa conformazione fisica dei due soggetti - il primo magro, il secondo grassoccio - ed al diverso grado di Autismo.

  Suggerisco di non inseguire l'insonnia con la MELATONINA perché, in molti di questi soggetti, essa è una stimmata della malattia che non può essere cancellata del tutto e, poi, che un sostanziale ausilio, a questo proposito, è dato dalla somministrazione di MAGNESIO. 

  Natalino Foti








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