R: [autismo-biologia] abilify

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Dom 12 Lug 2009 00:14:45 CEST




> Buonasera. Ho appreso con sconcerto
> da una mamma che avevo indirizzato ad un NPI per una
> conferma di diagnosi, che presso questa NPI di una ASL a
> tutti i pazienti con autismo, di qualsiasi età viene
> "fortemente caldeggiata" la somministrazione di un farmaco
> che a detta degli operatori e degli utenti è una vera
> panacea. Sul momento pensavo si trattasse del Risperdal,
> proposto anche a me dallo stesso medico quando mio figlio
> aveva meno di 6 anni e certamente nè violento nè agitato.
> Invece, ecco la sorpresa, pare si tratti di qualcosa di
> nuovo, per quel che ne so. Ecco perchè chiedo delucidazioni
> agli utenti di questa lista, che certo ne sanno meglio. Il
> nome che mi è stato fatto da questa mamma, spero non ci sia
> un errore, è ABILIFY (aripiprazolo). Che cos'è? 



Sono in corso tre sperimentazioni sull’aripiprazolo finanziate dall’NIH. 


http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT00198107?term=autism&rank=68
http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT00208533?term=autism&rank=69
http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT00619190?term=autism&rank=70

Copio dalla presentazione dei trials alcune frasi 

This study will address the above-mentioned limitations by evaluating aripiprazole in reducing self-injurious behavior, aggression, and irritability 

Clinical judgment that medication treatment for autism is indicated

The purpose of this open label study in children and adolescents is to examine the acute and long-term effects of aripiprazole on problem behaviors associated with autism spectrum disorders and development in areas which appear to be affected by autism spectrum disorders.

Da quanto sopra è evidente che i sintomi a cui si indirizzano le sperimentazioni sono non i sintomi nucleari  dell’autismo, ma i comportamenti problema: auto ed eteroaggressività ed irritabilità, così come per gli altri neurolettici. 

Quando un farmaco appartiene ad una categoria, in questo caso ai neurolettici, bisogna aspettarsi che gli effetti collaterali noti per la categoria possano comparire, anche se in misura ridotta. Gli effetti collaterali dei neurolettici sono molti: alcuni rari, ma gravi e potenzialmente letali come la sindrome neurolettica maligna; altri irreversibili come la discinesia tardiva, oltre al Parkinsonismo, l’aumento di peso e l’acatisia. La prescrizione va quindi fatta considerando il bilancio rischi e benefici e monitorando a breve termine se gli effetti desiderati superano quelli indesiderati. 
Uno degli autori che più si è dedicato all’uso dei farmaci nei bambini con autismo è Richard P Malone che ha scritto recentemente una rassegna sul tema
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19368416?ordinalpos=1&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum
e che ha tenuto un seminario nel 2007 a Roma, che puo’ essere visto e integralmente ascoltato, con la traduzione italiana, all’indirizzo: http://tv.unimore.it/index.php?option=com_content&task=view&id=128&Itemid=7

Cordiali saluti
Daniela Mariani Cerati





      


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