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Informazioni che la sanità deve dare alla scuola

sanita


Per programmare al meglio l’educazione di un allievo con autismo è indispensabile
controllare nel certificato, o chiedere a voce se nel certificato non appare:

- la presenza della sigla F84 (vedi sotto)


CODICI ICD 10 COLLEGATI ALLE SINDROMI AUTISTICHE

CODICI ICD 10

SINDROMI AUTISTICHE

F84

DISTURBI EVOLUTIVI GLOBALI DELLO SVILUPPO PSICOLOGICO

F84.0

AUTISMO INFANTILE

F84.1

AUTISMO ATIPICO

F84.2

SINDROME DI RETT

F84.3

SINDROME DISINTEGRATIVA DELL’INFANZIA DI ALTRO TIPO

F84.4

DISTURBO IPERATTIVO ASSOCIATO A RITARDO MENTALE E MOVIMENTI STEREOTIPATI

F84.5

SINDROME DI ASPERGER

F84.8

DISTURBO EVOLUTIVO GLOBALE DI ALTRO TIPO

F84.9

DISTURBO EVOLUTIVO GLOBALE NON SPECIFICATO


- la valutazione del Quoziente Intellettivo (QI).

Ricordare che:

  • sopra al valore 70 non c’è ritardo mentale

  • livello QI da 50-55 a circa 70 --------- ritardo mentale lieve

  • livello QI da 35-40 a 50-55 ------------ ritardo mentale moderato

  • livello QI da 20-25 a 35-40 ------------ ritardo mentale grave

  • livello QI al di sotto del 20-25 -------- ritardo mentale gravissimo

DSM-IV (1996)


- Chiedere inoltre se sono stati eseguiti i test per la valutazione funzionale delle aree di sviluppo. Questi i principali test oramai riconosciuti a livello internazionale:

Normativa sulla protezione e sul trattamento dei dati personali
PEP-3 (nuova versione del PEP-R)
Questo test esegue una valutazione funzionale delle abilità ed è prioritario per l’impostazione del trattamento. Gli item indagano le più importanti aree dello sviluppo, come la comunicazione, la motricità e il comportamento adattivo (concerne le abilità quotidianamente richieste nei diversi ambienti di vita e di relazione che consentano un buon adattamento del soggetto), e prevedono tre livelli di risposta della prova: riuscito, emergente e non riuscito. Parte del test ha anche valenza diagnostica ed è l’unico che comprende dati di confronto, per ogni singola area, con le prestazioni provenienti dalla popolazione di soggetti con disturbi dello spettro autistico.

PEP-R (profilo Psico-Educativo Revisionato)
Come sopra, ma con dati di validità e affidabilità inferiori (cioè siamo meno sicuri di cosa realmente misuri e con quanta precisione);le aree evolutive indagate sono leggermente differenti (imitazione, percezione, motricità fine, motricità globale, coordinazione oculo-manuale, aspetto cognitivo, aspetto verbale). Anche qui sono presenti tre livelli di codifica delle risposte, indicanti abilità presenti, emergenti e assenti.

AAPEP (estensione del PEP-R per adulti)

Composto da una scala di osservazione diretta, un’intervista ai genitori e una agli insegnanti/educatori. Valuta: abilità lavorative, funzionamento autonomo, tempo libero, comportamento lavorativo, comunicazione funzionale e comportamento interpersonale. Anche qui sono presenti i 3 livelli di codifica sopra descritti, ma lo scopo è utilizzare le abilità integre e sviluppare quelle emergenti per utilizzarle in un impiego lavorativo.

TTAP (Profilo di Valutazione per la Transizione all’età adulta TEACCH)
È l’evoluzione del AAPEP, come il PEP-3 per il PEP-R, non ancora tradotto in italiano.

CARS (Childhood Autism Rating Scale)
Basata sull’osservazione diagnostica, oltre a identificare l’autismo, ne definisce la gravità e consta di 15 items relativi alle principali aree comportamentali.
A ogni item viene dato un punteggio da 1 a 4.
La somma dei punti definisce il soggetto:
da 15 a 30 = non autistico
da 30 a 37 = autismo medio
da 37 a 60 = autismo grave

ABC (Autism Behaviour Cheklist)
Basato su 57 items divisi in varie aree cognitivo-comportamentali
Il punteggio definisce il soggetto:
maggiore di 67 = alte probabilità di autismo
minore di 53 = basse probabilità di autismo

ADI – R
Intervista diagnostica dell’autismo-rivista
Composta da 111 domande da sottoporre ai genitori

ADOS (Autism Diagnostic Observation Schedale)
Basato sull’osservazione del soggetto con autismo nell’interazione, comunicazione e gioco con premi strutturati

- E’ FONDAMENTALE chiedere se è stato fatto un bilancio logopedico.

Il bilancio logopedico è di competenza del logopedista, non del neuropsichiatra o dello psicologo). Serve per accertare ad esempio se il bambino:

  •          sa coordinare sempre respirazione e vibrazione delle corde vocali ?
  •          padroneggia le prassie degli organi fonatori ?
  •          percepisce bene tutti i suoni della lingua italiana o solo alcuni ?
  •          percepisce bene il ritmo, l’intonazione ?
  •          sa tenere a mente e ripetere nell’ordine quante sillabe ?
  •          sa osservare ed imitare i movimenti delle labbra degli altri ?
  •          sa coordinare quello che sente con quello che vede ?
  •          e quant’altro


La richiesta di bilancio logopedico la può fare un otofoniatra, ma anche un pediatra o un generalista di base, non c’è nessun bisogno di ricorrere a centri iperspecializzati.


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