[autismo-biologia] Come arrivare alla medicina basata sull'evidenza per nutraceutici e integratori?

Antonio PERSICO antonio.persico a unimore.it
Gio 4 Lug 2024 21:43:04 CEST


Rispondere alla richiesta che è stata posta da Daniela è divenuto doveroso,
alla luce anche dell'abuso che si fa di nutraceutici sulla base di poche o
nessuna evidenza scientifica, ma solo di "voci" che girano sul web.
Precisamente in linea con quanto affermato da  Daniela, ho il piacere di
informare tutti i membri della lista che l'Università di Modena e Reggio
Emilia ha ottenuto un corposo finanziamento PNRR per sostenere un trial
randomizzato controllato con placebo in doppio cieco sull'efficacia di una
"terapia di supporto metabolico" comprendente CoenzimaQ10, vitamina E e
polivitaminico B nel disturbo di spettro autistico. Si tratta della stessa
terapia descritta in due nostri recenti articoli, uno di natura
retrospettiva e l'altro un trial randomizzato controllato su pazienti con
Sindrome di Phelan-McDermid, in cui abbiamo riportato una efficacia di
entità mediamente lieve-moderata a fronte di una elevatissima sicurezza per
il paziente. Ora con questo trial miriamo a raggiungere un livello di
evidenza scientifica sufficiente a comprovare efficacia e sicurezza. Lo
studio coinvolgerà tre Unità dell'Univ. di Modena & Reggio Emilia (NPIA,
epidemiologia e sanità pubblica, statistica medica), e Unità della Univ. di
Bari, Milano, Napoli, nonché il coordinamento delle Associazioni autismo di
Modena. Grazie a questa rete, analizzeremo anche il livello di stress
ossidativo, l'esposizione ad inquinanti ambientali (metalli pesanti) e
l'attività di produzione di energia da parte dei mitocondri in tre diversi
momenti dello studio (0-3-6 mesi), in modo da valutare non solo gli effetti
clinici, ma anche quelli biochimici prima e dopo terapia. Il protocollo è
in corso di esame da parte del Comitato Etico e ci auguriamo di poter
avviare lo studio in Settembre. Verranno reclutati 50 bambini e adolescenti
con disturbo di spettro autistico. Unici criteri di esclusione, la presenza
di una epilessia insorta precedentemente al disturbo di spettro autistico
(encefalopatia epilettica) oppure una diagnosi di sindrome genetica nota
(per la sindrome di Phelan-McDermid stiamo lavorando per poter fare un
trial specifico separato).

Le famiglie potenzialmente interessate possono contattarmi via email (
antonio.persico a unimore.it), saremo lieti di fornirvi tutte le
informazioni.

Cari Saluti,

Antonio Persico





Il giorno gio 4 lug 2024 alle ore 20:20 daniela <daniela a autismo33.it> ha
scritto:

> Il 2024-06-29 21:16 daniela ha scritto:
> > La Professoressa Marina Marini è nota agli iscritti a questa lista in
> > quanto interviene spesso con messaggi di grande spessore.
> > Ne cito uno per tutti al link
> >
> > https://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2019-March/003421.html
> >
> > dove delinea il suo pensiero in merito a nuove prospettive di ricerca
> > sull’autismo.
> >
> > Negli ultimi 12 anni, da che ha iniziato a occuparsi della biologia
> > dell'autismo, ha messo a fuoco, insieme a colleghi e collaboratori di
> > grande valore, la presenza di stress ossidativo e di
> > neuro-infiammazione nei portatori di autismo, aspetti che anche altri
> > gruppi di ricerca hanno poi confermato.
> > Capire l'origine di queste alterazioni e il motivo per cui i
> > meccanismi omeostatici non sembrano in grado di contrapporsi ad essi è
> > uno degli aspetti della sua ricerca attuale, con la convinzione che
> > una migliore conoscenza della biologia dell'autismo possa suggerire,
> > come lei stessa dice nel messaggio citato
> > “ interventi con nutraceutici, integratori alimentari ecc. volti a
> > correggere le alterazioni periferiche riscontrate nei pazienti ASD. Si
> > tratta di percorsi già in parte saggiati, di cui si è anche data
> > notizia in questa newsletter, ma che richiedono tanta ricerca perché
> > gli interventi possano essere iscritti alla medicina basata
> > sull’evidenza.
>
>
> Perché gli interventi possano essere iscritti alla medicina basata
> sull’evidenza sono necessarie sperimentazioni ad hoc sia su singoli
> nutraceutici e/o integratori, sia sugli stessi in associazione quando le
> associazioni sono ritenute sinergiche. Queste sperimentazioni, a loro
> volta, richiederebbero la verifica di parametri clinici e biologici, per
> capire, ad esempio, se il paziente ha una carenza e se l'intervento
> nutraceutico la risolve, così come per capire se le manifestazioni
> cliniche nella malattia sono alleviate dall'intervento. Si tratta di
> studi da pianificare con cura, scegliendo le valutazioni più opportune,
> poiché il costo delle stesse e dell'organizzazione non è irrilevante .
>
> Ci sarebbe un enorme bisogno di fare questo tipo di sperimentazioni, che
> dovrebbero essere incoraggiate e non ostacolate dai comitati scientifici
> ed etici, come purtroppo sta avvenendo.
>
> Le sperimentazioni di farmaci nuovi devono essere coperte da
> assicurazioni nei confronti dei pazienti in quanto un farmaco nuovo
> potrebbe dare effetti indesiderati anche gravi ancora sconosciuti
>
> I nutraceutici e integratori, che vengono già usati ubiquitariamente al
> di fuori della “evidence based medicine”, hanno una scarsissima
> probabilità di dare effetti indesiderati. Ciò nonostante, alcune
> sperimentazioni sono state rese impossibili dall’entità cospicua del
> costo delle assicurazioni richiesta dalle aziende sanitarie. Insomma,
> dove ci vorrebbe l’acceleratore, molte aziende sanitarie mettono il
> freno a mano.
>
>
>     Daniela MC
>
> _______________________________________________
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> Autismo-biologia e' una lista di discussione promossa dall' A.P.R.I.,
> Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down,
> l'autismo e il danno cerebrale.
> www.apriautismo.it
>
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