[autismo-biologia] Come arrivare alla medicina basata sull'evidenza per nutraceutici e integratori?

daniela daniela a autismo33.it
Gio 4 Lug 2024 20:18:40 CEST


Il 2024-06-29 21:16 daniela ha scritto:
> La Professoressa Marina Marini è nota agli iscritti a questa lista in
> quanto interviene spesso con messaggi di grande spessore.
> Ne cito uno per tutti al link
> 
> https://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2019-March/003421.html
> 
> dove delinea il suo pensiero in merito a nuove prospettive di ricerca
> sull’autismo.
> 
> Negli ultimi 12 anni, da che ha iniziato a occuparsi della biologia
> dell'autismo, ha messo a fuoco, insieme a colleghi e collaboratori di
> grande valore, la presenza di stress ossidativo e di
> neuro-infiammazione nei portatori di autismo, aspetti che anche altri
> gruppi di ricerca hanno poi confermato.
> Capire l'origine di queste alterazioni e il motivo per cui i
> meccanismi omeostatici non sembrano in grado di contrapporsi ad essi è
> uno degli aspetti della sua ricerca attuale, con la convinzione che
> una migliore conoscenza della biologia dell'autismo possa suggerire,
> come lei stessa dice nel messaggio citato
> “ interventi con nutraceutici, integratori alimentari ecc. volti a
> correggere le alterazioni periferiche riscontrate nei pazienti ASD. Si
> tratta di percorsi già in parte saggiati, di cui si è anche data
> notizia in questa newsletter, ma che richiedono tanta ricerca perché
> gli interventi possano essere iscritti alla medicina basata
> sull’evidenza.


Perché gli interventi possano essere iscritti alla medicina basata 
sull’evidenza sono necessarie sperimentazioni ad hoc sia su singoli 
nutraceutici e/o integratori, sia sugli stessi in associazione quando le 
associazioni sono ritenute sinergiche. Queste sperimentazioni, a loro 
volta, richiederebbero la verifica di parametri clinici e biologici, per 
capire, ad esempio, se il paziente ha una carenza e se l'intervento 
nutraceutico la risolve, così come per capire se le manifestazioni 
cliniche nella malattia sono alleviate dall'intervento. Si tratta di 
studi da pianificare con cura, scegliendo le valutazioni più opportune, 
poiché il costo delle stesse e dell'organizzazione non è irrilevante .

Ci sarebbe un enorme bisogno di fare questo tipo di sperimentazioni, che 
dovrebbero essere incoraggiate e non ostacolate dai comitati scientifici 
ed etici, come purtroppo sta avvenendo.

Le sperimentazioni di farmaci nuovi devono essere coperte da 
assicurazioni nei confronti dei pazienti in quanto un farmaco nuovo 
potrebbe dare effetti indesiderati anche gravi ancora sconosciuti

I nutraceutici e integratori, che vengono già usati ubiquitariamente al 
di fuori della “evidence based medicine”, hanno una scarsissima 
probabilità di dare effetti indesiderati. Ciò nonostante, alcune 
sperimentazioni sono state rese impossibili dall’entità cospicua del 
costo delle assicurazioni richiesta dalle aziende sanitarie. Insomma, 
dove ci vorrebbe l’acceleratore, molte aziende sanitarie mettono il 
freno a mano.


    Daniela MC



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