[autismo-biologia] convegno della Fondazione Sospiro: ruolo degli psicofarmaci
daniela
daniela a autismo33.it
Dom 22 Ott 2023 13:15:14 CEST
Al recente convegno della Fondazione Sospiro il titolo della relazione
di Giuseppe Chiodelli è stato significativo. Esso non è stato
“trattamento farmacologico” ma bensì
“Psicofarmaci e ABA: interventi
multidimensionali in contesti residenziali. Allineare il trattamento
farmacologico”
a significare che, al momento attuale, il trattamento farmacologico non
deve mai essere il solo trattamento e neanche il più importante, ma
soltanto un affiancamento al trattamento abilitativo, quando questo da
solo non è sufficiente o non è possibile attuarlo per la gravità dei
comportamenti.
Queste affermazioni sono però in stridente contrasto con quanto viene
riscontrato quotidianamente per le persone con disabilità intellettiva
e/o disturbi dello spettro autistico nelle quali si riscontrano
• Elevate prescrizioni
• Prevalenza prescrittiva per antipsicotici
• Scarsa aderenza alle Linee guida
• Difficoltà diagnostiche
• Maggior sensibilità agli effetti collaterali
• Assenza/Carenza di esiti funzionali – indicatori di Qualità della Vita
• Carenti le revisioni periodiche
• Mancanza di Consenso Informato
• Prescrizioni «off label»
Queste criticità, insieme all’invito al cambiamento, sono ben descritte
nelle linee guida NICE del 2015
https://www.nice.org.uk/guidance/cg170
e nei documenti emessi nel 2016 dal National Health Service STOMP e
STAMP
https://www.england.nhs.uk/wp-content/uploads/2018/02/stomp-easy-read-leaflet.pdf
https://www.england.nhs.uk/learning-disabilities/improving-health/stamp/
Dopo queste premesse il relatore ha presentato i risultati di quanto si
fa alla Fondazione Sospiro.
Come premessa alla revisione del trattamento farmacologico il relatore
ha precisato quanto segue
"l’uso di un modello di riferimento nella presa in carico delle PcDSI e
PcDSA, centrato su:
• QdV
• Bisogni Psicologici Innati e Bisogni Biofisiologici
• Pratiche orientate a LG e alla migliore Evidenza (disponibile in
letteratura)
aiuta ad adeguare la pratica prescrittiva, in ambito farmacologico e
psicofarmacologico, in particolare a favore di persone con fragilità
(con maggior rischio di esposizione agli effetti collaterali) in modo
individuale”
Lo studio osservazionale presentato riguarda 34 persone con autismo e/o
disabilità intellettiva con gravi comportamenti problema, per 20 delle
quali in anamnesi si era ricorso anche alla contenzione fisica.
La revisione della terapia farmacologica è stata fatta in concomitanza
con un trattamento psicoeducativo personalizzato basato su ABA e con una
revisione diagnostica che ha portato a concludere che nel 68% dei casi
vi era una comorbilità psichiatrica.
Questi i risultati dopo una media di 34 mesi (Max = 79 mesi e Min = 6
mesi) di trattamento per coloro che sono stati dimessi e di 42.5 mesi
(Max = 80 mesi e Min = 6 mesi) per coloro che sono attualmente ospiti
della struttura.
Gli antipsicotici
In 3 persone sono stati sospesi
In 10 si è passati da una politerapia a una monoterapia
In 21 si è operata una riduzione della dose
L’auspicio è che le buone prassi presentate al convegno diventino la
regola e non rimangano una lodevole eccezione nel trattamento delle
persone con disabilità intellettiva e/o autismo di ogni età.
Daniela Mariani Cerati
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