[autismo-biologia] PSICOFARMACI

daniela daniela a autismo33.it
Gio 16 Feb 2023 21:40:48 CET


2023-02-16 18:11
> Buonasera
> Recentemente la Neuropsichiatra Infantile del Centro Convenzionato ove
> mia figlia viene seguita per 1 ora di logopedia e neuropsicomotricita
> a settimana ha consigliato, in considerazione delle difficoltà di
> attenzione,  episodi di aggressività,  forti disturbi sensoriali
> della bambina ed età prepuberale, di iniziare trattamento
> farmacologico con Risperidone.
> Il tutto sarebbe sotto controllo medico con esami di routine.
> Domando se vi sono studi ad evidenza scientifica circa il reale
> beneficio di trattamento farmacologico  in bimbi autistici ovvero se
> effettivamente il trattamento riduce notevolmente il disagio ansioso,
> i disturbi sensoriali e l'aggressività dando maggior spazio
> all'attenzione e quindi rendendo proficui i trattamenti
> comportamentali.
> Chiedo inoltre se vi sono pubblicazioni su effetti collaterali a breve
> e lungo periodo,  iniziando un trattamento in età infantile.
> Nel consigliarmi il farmaco ovviamente non mi è stata data né
> certezza di efficacia né ipotetica durata del trattamento.
> Nel contempo non mi è stata suggerita altra alternativa al
> trattamento farmacologico ( es trattamenti comportamentali più
> efficaci anzi mi sono stati ridotti in termini di ore).


Premetto che in questa lista non si fa ambulatorio in rete, ma si 
discute di problemi generali.
Il problema che viene posto da Caterina è un problema che si pone molto 
spesso nel corso della vita delle persone con autismo: se e quando è 
giustificato ricorrere agli psicofarmaci, in particolare agli 
antipsicotici, categoria di cui il risperidone fa parte ed è il farmaco 
per il quale c’è il maggior numero di sperimentazioni nei minori con 
autismo.

Io credo che sia molto utile ed equilibrato ciò che viene detto nella 
linea guida della Gran Bretagna, nota come “Linea guida NICE”
L’acronimo NICE sta per “National Institute for Health and Care 
Excellence”
Autism spectrum disorder in under 19s: support and management
Clinical guideline [CG170]Published: 28 August 2013 Last updated: 14 
June 2021
https://www.nice.org.uk/guidance/cg170

Gli psicofarmaci,  in particolare gli antipsicotici  (i cui sinonimi 
sono: neurolettici, tranquillanti maggiori e D2 bloccanti) vengono 
menzionati nel capitolo
  1.4  Interventions for behaviour that challenges

https://www.nice.org.uk/guidance/cg170/chapter/Recommendations#interventions-for-behaviour-that-challenges

Nella linea guida si dice che, prima di ricorrere agli psicofarmaci,  
bisogna prendere in considerazione i seguenti fattori
-	Disturbi della comunicazione
-	Malattie organiche, come dolore o disturbi gastrointestinali
-	Problemi di salute mentale coesistenti, come ansia, depressione o ADHD
-	Ambiente fisico come i livelli di illuminazione o di rumorosità
-	Ambiente sociale: casa, scuola, tempo libero
-	Cambiamenti nella routine o circostanze personali
-	Modificazioni nello sviluppo, inclusa la pubertà
-	Maltrattamenti da parte di altre persone
-	Inavvertito rinforzo dei comportamenti dirompenti
-	Assenza di prevedibilità e di strutturazione dello spazio e del tempo
Ognuno di questi fattori richiede interventi di tipo psicosociale, 
ambientale o medico (nel caso di malattie organiche)
Solo dopo aver escluso questi fattori o dopo avere constatato  
l’impossibilità di mettere in atto interventi psicosociali per la 
gravità dei comportamenti o  dopo la  persistenza dei comportamenti 
dirompenti nonostante gli interventi atti a intervenire sui fattori 
modificabili, la linea guida prende in considerazione i farmaci 
antipsicotici.
Dalla linea guida copio quanto segue


Pharmacological interventions for behaviour that challenges

•	identify the target behaviour
•	decide on an appropriate measure to monitor effectiveness, including 
frequency and severity of the behaviour and a measure of global impact
•	review the effectiveness and any side effects of the medication after 
3–4 weeks
•	stop treatment if there is no indication of a clinically important 
response at 6 weeks


1.4.11 If antipsychotic medication is prescribed:
•	start with a low dose
•	use the minimum effective dose needed
•	regularly review the benefits of the antipsychotic medication and any 
adverse events
•	When choosing antipsychotic medication, take into account
•	side effects
•	acquisition costs
•	the child or young person's preference (or that of their parent or 
carer where appropriate)
•	response to previous treatment with an antipsychotic.

•	1.4.13 When prescribing is transferred to primary or community care, 
the specialist should give clear guidance to the practitioner who will 
be responsible for continued prescribing about:
•	the selection of target behaviours
•	monitoring of beneficial and side effects
•	the potential for minimally effective dosing
•	the proposed duration of treatment
•	plans for stopping treatment.

Mio commento: gli antipsicotici  sono giustificati solo per i 
challenging behaviours e non per i sintomi propri dell’autismo, 
possibilmente per brevi periodi. Un monitoraggio attento e frequente 
deve servire per verificare se gli effetti desiderati superano quelli 
indesiderati, pronti a sospendere il trattamento nel caso che se ne 
constati l’inefficacia. In tal caso la sospensione significherebbe 
scegliere il male minore, nell’impossibilità di ottenere il bene.
Anche nel caso che gli psicofarmaci si mostrino efficaci, la linea guida 
NICE consiglia di programmare sin dall’inizio la sospensione del 
trattamento

   Daniela Mariani Cerati




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