[autismo-biologia] neuroni specchio

antonio leonardo fiorentino fiorentinoal a gmail.com
Dom 13 Ago 2023 19:08:10 CEST


Grazie per i diversi contributi e punti di vista.

Devo constatare ahimè alcuni aspetti purtroppo negativi per quanto riguarda
mio figlio:

- sul nostro territorio (....e non viviamo a Lampedusa, senza nulla
togliere ad una delle più belle isole del nostro paese) non sono
previste/non esistono o quantomeno non ci vengono proposte attività di
integrazione "progettate" con normotipici di pari età; l'unica opportunità
potrebbe essere la scuola ma evito di parlarne;
- già è difficile se non impossibile pianificare il presente ed il breve
termine (con orizzonte di qualche mese) e mi rendo conto che il futuro di
mio figlio (oggi 7 anni) è dietro l'angolo e mi preoccupo e non poco non
conoscendo quali sono o saranno i servizi ed i supporti di cui potrà godere
quando avrà 12 o 26 anni;

Spesso mi chiedo: esisterà nel nostro paese un contesto territoriale
"modello" dove le istituzioni (asl, scuole, regione e comuni, enti del
terzo settore, etc) collaborano in rete *fattivamente e concretamente *(non
organizzando la semplice "giornata blu") offrendo l'opportunità ai nostri
figli e alle relative famiglie di condurre una vita adeguata o per meglio
dire sostenibile?

Perché se questo luogo (magico) fosse proprio Lampedusa non esiterei (molto
probabilmente) a trasferirmi immediatamente!!!

Saluti
Antonio f.









Il dom 13 ago 2023, 17:08 <fragnito a libero.it> ha scritto:

> Buongiorno accolgo l’invito del signor Fiorentino per riportare la nostra
> esperienza e  per sottolineare un aspetto in particolare :
>
> una volta avviato un percorso che prevede attività ,laboratori e altro all
> Interno o di gruppi di normotipici , così come indicato da Claudia
> Nicchiniello, la cosa impossibile a oggi è che questo “format” rimanga
> anche in età adulta . Cerco di spiegarmi meglio.
> A oggi non è previsto che una persona autistica di livello 3 che abbia
>  fatto un percorso  di questo tipo possa mantenerlo anche in età post
> adolescenziale  perché ciò che lo aspetta è  un centro diurno  o
> residenziale, che per quanto possano essere bene organizzati ,sono
> contenitori di ragazzi con varie disabilità a cui vengono proposte attività
> di vario tipo che spesso non sono legate alla realtà di tutte le altre
> persone. Per esempio io ho sempre trovato poco stimolante per i nostri
> figli il fatto che un attivita sportiva , in questi centri venga fatta in
> orario mattutino che sappiamo essere l’orario di lavori per le persone
> senza disabilità  e non nel pomeriggio o sera che è l’ora in cui la maggior
> parte delle persone giovani vanno in palestra .  Riporto la nostra
> esperienza personale: ho una figlia di 26 anni con bisogno di supporto
> elevato ,ma non per questo penso non abbia il diritto di condurre una vita
> da adulta .Per gli adulti in questo momento storico si parla o in relazione
> a grossi comportamenti problema da ridurre o di eventuale formazione
> lavorativa per livelli 1. Tutte le persone autistiche che sono tra questi
> due target estremi , non hanno altro sbocco che il  centro  diurno.
> Quando chiedo supporto per mia figlia sui giorni  festivi  perché possa
> partecipare a una cena con pari normotipici(per esempio i suoi cugini
> ,senza che sia necessaria la presenza del genitore)e perché   penso che
> anche lei abbia diritto di uscire nel fine settimana,  e non alle 15 dei
> pomeriggi feriali questo risulta ancora un’ utopia o un’ eccezione
> assoluta..
>
> Gabriella Mazza
>
>
>
>
> _______________________________________________
> Lista di discussione autismo-biologia
> autismo-biologia a autismo33.it
> Autismo-biologia e' una lista di discussione promossa dall' A.P.R.I.,
> Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down,
> l'autismo e il danno cerebrale.
> www.apriautismo.it
> Per cancellarsi inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it
> Il 12/08/2023 18:50 CEST Claudia Nicchiniello ha scritto:
>
>
>
> Salve.
>
> Ho due figli nello spettro ( livello 1 e altra livello 3)
>
> Per entrambi tutt'e le tecniche educative si sono basate sulle
> potenzialità ( ovviamente di livello diverso ) " imitative "
>
> Anche in termini " ABA" se non vi è una capacità imitativa non si riesce a
> lavorare.
>
> Il professore Militerni ( uno dei redattori delle linee guida " vecchie )
> nel 2001 ( per il mio primo foglio , Asperger ) disse
> 1) suo figlio non deve avere insegnante di sostegno . Lavori pancia in
> terra come madre e chieda un piano didattico con strumenti compensativi. Se
> i pari lo percepiscono come diverso lui non si sforzerà mai di imitare i
> neurotipici
> 2) non lo inserisca in gruppi di " diversi "
> 3) lo inserisca subito in sport dove lui non deve eccellere. Anzi. Cambi
> sport ogni anno. Importante che guardi sempre situazioni sociali nuove
> 4) appena possibile lo inserisca nei Boy Scout . I pari possono essere
> feroci , ma negli Scout vi è sempre un adulto che media e monitora
>
>
> Stessa cosa è stata poi applicata anche se in modo diverso alla " grave" ,
> dove per ovvie ragioni :
> 1) l'insegnante di sostegno è sempre presente, alternandosi con un
> assistente alla comunicazione
> 2) Carmela è inserita in laboratori , progetti , sempre accompagnata da un
> tutor, ma in contesti di pari normotipici ( il mio supervisore è Valeria
> Pascale , presente alla fondazione Sospiro, con Michael Guercio )
> 3) mia figlia  frequenta altri disabili , ma in momenti specifici , per
> qualche attività ( ad esempio le passeggiate ) . Importante che anche lei
> accetti la diversità degli altri proprio da se stessa. È molto affettuosa
> in questi casi e non sembra spaventata dai CP dei compagni . Ma ripeto .
> Sono momenti di comunità , dove disabili hanno acceso come i normotipici (
> un esempio è questo progetto
> )
>
> https://www.ilmattino.it/video/bike_morning/waterfalls_gli_ecoitinerari_pionieri_e_senza_bici_di_conca_della_campania-7572656.html
>
>
> Ultima cosa:
>
> Mio figlio Asperger ha fatto un anno di servizio sociale presso una RSA di
> disabili. Questa cosa gli ha dato molta fiducia. D'altronde nella filosofia
> pedagogica di Kurt Hahn solo aiutando puoi capire chi veramente sei.
>
> Claudia Nicchiniello
>
>
>
>
>
> Il giorno 12 ago 2023, alle ore 17:06, antonio leonardo fiorentino ha
> scritto:
> _______________________________________________
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> autismo-biologia a autismo33.it
> Autismo-biologia e' una lista di discussione promossa dall' A.P.R.I.,
> Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down,
> l'autismo e il danno cerebrale.
> www.apriautismo.it
> Per cancellarsi inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it
> Buongiorno
> leggo con attenzione le news scientifiche sebbene spesso come semplice
> genitore mi "perdo" nel tecnicismo come è giusto che sia.
>
> Tuttavia cerco di raccontare la mia esperienza ovvero quella vissuta con
> mio figlio che credo abbia assonanze con il tema dei neuroni a specchio.
>
> - quando mio figlio ha effettuato terapie o comunque ha vissuto momenti
> ludico-ricreativi o di semplice intrattenimento sociale in gruppo con altri
> bambini in ASD di durata variabile (da qualche incontro fino a diverse
> settimane) spesso (mio figlio) ha "portato a casa" comportamenti e
> stereotipie motorie e vocali mai avute (o avute in principio e poi perse
> negli anni) o comunque mai registrate pertanto penso che verosimilmente in
> questo caso i neuroni a specchio abbiano funzionato;
>
> tutti conoscono l'adagio "chi va con lo zoppo impara a zoppicare"
>
> per l'esperienza vissuta e nelle righe sopra condivisa da semplice
> genitore credo dunque che sia improduttivo o forse anche deleterio che un
> bambino in ASD abbia esperienze di gruppo con altri bambini ASD (sia
> sociali che terapeutiche/riabilitative) e al contrario credo sia saggio
> promuovere momenti di condivisione con bambini neurotipici per allenarli a
> "non zoppicare" ed è per questo che ritengo fondamentale il ruolo della
> scuola che deve funzionare come laboratorio si didattico ma anche educativo
> sociale (non basta fare un ora di etica, religione, etc).
>
> al riguardo vorrei sapere cosa ne pensano gli altri genitori ed
> osservatori ovvero se anche loro hanno vissuto esperienze simili.
>
> saluti
> Antonio f.
>
>
> --
> Inviato da Libero Mail
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