[autismo-biologia] Unità Neurocomportamentale anche in Italia
daniela
daniela a autismo33.it
Mer 14 Set 2022 11:37:57 CEST
Nel gennaio 2016 abbiamo parlato della Neurobehavioural Unit del Kennedy
Krieger Institute di Baltimora
http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2016-January/001965.html
La tragica realtà di comportamenti dirompenti pericolosi per l’individuo
e per chi gli sta vicino esiste a tutte le latitudini e longitudini e in
quel messaggio auspicavo che anche in Italia
si costituissero Unità Neurocomportamentali simili a quella di
Baltimora.
Nel convegno della Fondazione Sospiro che si è tenuto nei giorni scorsi
Serafino Corti ha illustrato quanto si sta già facendo a livello
sperimentale e quanto è in programma
in un prossimo futuro per dare una risposta a quei casi gravissimi che
non riescono a trovare risposte sul loro territorio.
Da una mail che Serafino Corti mi ha scritto dopo il convegno copio
quanto segue
“ Io credo che questa delle emergenze comportamentali sia una, anche se
certamente non l’unica, delle priorità da affrontare.
Uno dei progetti della Fondazione Sospiro è la specializzazione per il
trattamento delle emergenze comportamentali.
Il progetto è GIA’ attivo in termini sperimentali.
Dal 2018, tramite i progetti coordinati da ISS, sono stati attivati
percorsi sperimentali: progetto MAAM per 4 regioni italiane e, dal 2022,
il progetto Pervinca per la sola regione Lombardia.
Stiamo lavorando da anni in questa direzione formando i nostri medici,
infermieri, psicologi ed educatori. Tutti questi progetti sperimentali
sono stati svolti presso le nostre residenze
che hanno però 2 grossi problemi:
1) qualità degli ambienti non adeguati a questo tipo di trattamenti
temporanei e ad alta specializzazione ed intensità;
2) capacità di accogliere + persone contemporaneamente.
Queste sperimentazioni e la crescente richiesta di “trattare” queste
condizioni che arriva da tutta Italia ci hanno portato a scegliere di
fare un grosso investimento per costruire il CNA
(qui ti lascio il link del sito: https://centronazionaleautismo.it ).
Abbiamo sperimentato che il modello funziona, sia nella parte del
trattamento che della formazione e supervisione dei contesti.
Chiaramente l’esito non è miracoloso e non funziona per tutti allo
stesso modo.
La nuova residenza (CNA. Centro Nazionale Autismo) avrà 10 posti letto
divisa in 2 sottonuclei separati da 5 pl, ci saranno solo camere
singole,
spazi dedicati ai trattamenti individuali quotidiani, spazi per la vita
quotidiana e ancora altri spazi per formazione e accoglienza dei
care-giver.
Abbiamo già iniziato a costruirlo ed entro il fine 2023 sarà concluso.
La scelta è di dedicare alcuni posti letto a regione Lombardia e il
resto a tutte le altre regioni d’Italia che vorranno utilizzarlo.
Proprio nei prossimi giorni avremo un incontro con la nostra regione per
decidere anche queste questioni e poi pensiamo di contattare le altre
regioni per presentare il progetto lasciando a loro
la decisione dell’utilizzo/convenzionamento o meno.
Il 14 ottobre faremo inaugurazione formale per la posa della prima
pietra”
Fa parte del progetto anche la dimissione protetta, nel senso che alla
dimissione i professionisti del Centro seguiranno i familiari o gli
operatori che riaccolgono la persona
in modo da non disperdere i risultati ottenuti durante la permanenza nel
centro.
Prima della dimissione i familiari e operatori potranno usufruire di una
formazione specifica sul trattamento del proprio assistito e a questo
fine il nuovo centro avrà anche una foresteria
per ospitarli.
Per parte mia mi complimento con Serafino Corti e con i suoi
collaboratori e mi auguro che questa Unità Neurocomportamentale non
rimanga la sola in Italia perché purtroppo
il problema dei gravi comportamenti dirompenti è una realtà di cui si
parla malvolentieri, ma che esiste, è più diffusa di quanto non si pensi
e causa problemi gravissimi
nelle famiglie e nelle residenze
Daniela Mariani Cerati
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