[autismo-biologia] psichiatria nutrizionista

daniela daniela a autismo33.it
Dom 22 Maggio 2022 20:59:03 CEST


A proposito della relazione di Ciro Ruggerini vorrei precisare che si 
tratta di un progetto di ricerca volto a documentare l’eventuale 
corrispondenza tra miglioramento o normalizzazione
di alcuni parametri biologici e il miglioramento dei sintomi 
psichiatrici cooccorrenti con l’autismo e/o la disabilità intellettiva.
Essendo un progetto di ricerca, non sappiamo al momento se questa 
correlazione ci sarà. Lo sapremo quando la ricerca sarà completata e i 
risultati pubblicati.
Naturalmente un eventuale dato alterato va sempre corretto. Se troviamo 
un’anemia, la dobbiamo curare come faremmo per qualsiasi altro utente.
Quello che è al momento ipotesi di lavoro e non certezza è il fatto di 
evidenziare un miglioramento dei sintomi psichiatrici e una conseguente  
diminuzione degli psicofarmaci in concomitanza
con il miglioramento degli indici biologici.
Leggeremo con grande interesse i risultati di questa  importante ricerca
     Daniela MC




Il 2022-05-18 15:31 daniela ha scritto:
> Nel gennaio 2020 ho fatto alcune considerazioni sul caso di un giovane
> adulto con autismo il cui padre, dopo una  lunga storia di gravi
> sintomi con andamento ciclico a cadenza mensile  che si
> sovrapponevano all’autismo e del fallimento di numerosi psicofarmaci,
> non su consiglio di medici, ma di sua iniziativa e tramite un’amica
> che lavorava in ospedale, ha contattato un endocrinologo
> che ha fatto una serie di esami tra cui risultavano alterati:
> • Il dosaggio nel sangue di vitamina D (insufficiente)
> • Il rapporto omega 6/omega 3 (molto elevato)
> 
> http://www.pernoiautistici.com/wp-content/uploads/2020/01/Psicofarmaci-e-autismo.pdf
> 
> L’endocrinologo ha quindi prescritto vitamina D e omega 3 monitorando
> nel tempo i livelli ematici e ottenendo, consensualmente alla
> normalizzazione dei parametri, la scomparsa degli episodi ciclici
> caratterizzati da sudorazione profusa, inappetenza, agitazione e 
> insonnia.
> Nel tempo il giovane è rimasto  libero da questi episodi e ha sospeso
> gli psicofarmaci.
> Su mio suggerimento il caso è stato pubblicato
> 
> https://www.researchgate.net/publication/329695354_Omega-3_PUFAs_and_vitamin_D_co-supplementation_as_a_safe-effective_therapeutic_approach_for_core_symptoms_of_autism_spectrum_disorder_case_report_and_literature_review
> 
> Quello che mi sono chiesta a proposito di questo caso è stato: come
> mai è stato il padre a chiedere la consulenza di un endocrinologo e
> non uno psichiatra?  Perché gli psichiatri continuano a dare solo
> farmaci sintomatici che agiscono in superficie, spesso ottenendo
> l’effetto paradosso, e non sentono il bisogno di cercare fattori
> patogenetici sui quali agire a monte del sintomo?
> 
> Questo lo pensavo nel 2020. Ora con piacere posso constatare che ci
> sono psichiatri che sono entrati nell’ordine di idee di indagare se a
> monte dei sintomi psichiatrici che si sovrappongono ai disturbi del
> neurosviluppo ci sono delle alterazioni di parametri biochimici
> indicative di carenze alimentari, stato infiammatorio, stress
> ossidativo o altre disfunzioni biologiche.
> 
> Di questo ha parlato Ciro Ruggerini nel convegno di Modena del 14
> maggio scorso dove ha presentato una relazione dal titolo
> 
> “Progetto di una ricerca pilota multicentrica sulla efficacia della
> psichiatria nutrizionista in persone con disturbi del neurosviluppo in
> età adulta”
> 
> L’ipotesi di lavoro è che, se si rilevano parametri alterati nei
> settori sopra indicati, correggendo i parametri si potrebbe ottenere
> consensualmente: un aumento del benessere individuale; la riduzione
> dei sintomi bersaglio e la riduzione o la sospensione dei farmaci
> psicoattivi.
> 
> Questa ricerca risponde all’auspicio fatto a conclusione dell’articolo
> sopra citato
> 
> “Large clinical trials with a proper study duration are needed to
> evaluate and/or confirm all the aforementioned hypotheses”
> 
> La ricerca presentata da Ruggerini si propone
> -	di reclutare 30 ospiti adulti di tre Residenze ( Charitas –Modena -;
> Nazareno – Carpi -; Casa del Campo – Cavaso del Tomba; Treviso - ) con
> diagnosi di Disabilità Intellettiva e/o Disturbo dello Spettro
> Autistico ed età compresa tra 20 e 40 anni e 30 controlli parificati
> per età e genere che non assumono terapie, scelte tra gli operatori
> delle tre strutture
> -	di operare la correzione delle carenze nutritive, quando presenti
> -	di verificare se alla correzione degli indici  biologici
> corrispondono: un aumento del benessere individuale, la riduzione dei
> sintomi bersaglio e  la riduzione o sospensione  dei farmaci
> psicoattivi
> 
> 
> Dal momento che il trattamento consisterà nella correzione dei
> parametri alterati, si tratterà di una medicina personalizzata e non
> di un trattamento standard uguale per tutti.
> Anche questo, oltre al fatto di fare una ricerca su ciò che sta a
> monte del sintomo, è un bel messaggio che richiama ad una attenzione
> focalizzata sul singolo caso e non solo alla diagnosi categoriale che
> gli è stata assegnata.
>          Daniela Mariani Cerati
> 
> 
> 


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