[autismo-biologia] Certificazione BCBA in Italia dal 2023

Marina Giuliano niloprincess.mg a gmail.com
Dom 26 Giu 2022 14:02:46 CEST


Gentile Prof. Hanau, La ringrazio molto per la sua pronta, cortese ed
esaustiva risposta.
Ma soprattutto, da genitore di un bambino autistico di 8 anni, mi sento di
ringraziarLa per come è quanto si sta spendendo per la causa.

Cordiali saluti

Il sab 25 giu 2022, 18:44 Carlo Hanau <hanau.carlo a gmail.com> ha scritto:

> Carissima,
> la mia proposta estesa, pubblicata in sintesi su VITA *VITA7 è la
> seguente*
>
>
>
> *L’analisi critica fatta dal Prof. Silvio Premoli sulla situazione degli
> educatori sociopedagogici è ben condivisibile. La scarsa remunerazione del
> lavoro è una causa di abbandono del posto appena se ne trova un altro
> meglio remunerato. Le recenti assunzioni da parte della scuola pubblica e
> delle ASL hanno molto depauperato gli altri servizi che impiegano
> educatori. La continuità del rapporto educativo è generalmente un fattore
> positivo. Ad esempio nella scuola l’educatore/assistente all’autonomia e
> alla comunicazione che se ne va durante l’anno scolastico e lascia scoperto
> il posto danneggia l’allievo con disabilità o con bisogni educativi
> speciali. Per dare una retribuzione adeguata e per assicurare la
> continuità, diversi gruppi parlamentari auspicano l’estensione a tutto il
> Paese della stabilizzazione del posto di lavoro nella funzione pubblica con
> il passaggio al Ministero dell’Istruzione, come richiesto da due recenti
> proposte di legge. Occorre tuttavia fare attenzione a che la continuità
> venga garantita dalla legge, per evitare la mobilità annuale e gli
> scorrimenti tipici delle attuali graduatorie pubbliche degli insegnanti.*
>
>
>
> *L’altro grande motivo che spinge a cambiare lavoro è la scarsa
> soddisfazione che molti ritraggono dalla loro opera, che può diventare
> causa di burnout (esaurimento psicofisico ed emotivo). *
>
> *Affinché l’intervento dell’educatore possa produrre qualche miglioramento
> della persona che assiste, dando a lui soddisfazione sul lavoro, occorre
> conoscere e sapere utilizzare metodi educativi efficaci e avere la
> supervisione di una terza persona, un esperto che possa dare indicazioni su
> come comportarsi, soprattutto quando si tratta di casi con gravi
> comportamenti problema, come Disturbi oppositivi provocatori, ADHD e in
> particolare molti di quelli compresi nello Spettro autistico. Per quanto
> riguarda questi casi, le persone con disabilità hanno bisogno di educatori
> che conoscano sia le basi dell’educazione speciale sia la strategia
> indicata dal loro Supervisor, fr le diverse strategie basate sull’Analisi
> Applicata del Comportamento che la Linea Guida n.21 raccomanda. Queste
> strategie sono quelle che presentano maggiore evidenza di efficacia ed
> efficienza.*
>
> *Purtroppo, in Italia esiste una grave carenza di operatori formati
> sull’analisi applicata del comportamento. Il nostro Paese si distingue
> perché non soltanto manca il corso di laurea sull’analisi applicata del
> comportamento, ma questa scienza non è neppure insegnata nelle Università,
> salvo pochissime eccezioni applicate più alla psicologia del lavoro che
> alla pedagogia speciale. Fortunatamente per gli educatori/assistenti
> all’autonomia e alla comunicazione che devono “soltanto” eseguire in
> pratica il Progetto di vita (art.14 della legge 328/2000) di una o due
> persone con problemi di comportamento, la formazione teorica
> psicopedagogica generale necessaria a colmare questa lacuna è molto
> ridotta, specialmente se possiedono la laurea triennale*. *
>
> *Occorre tuttavia aggiungere che, come già evidenziato in precedenza,
> all’educatore si deve garantire l’assistenza di un Supervisor esperto,
> dotato di laurea magistrale pertinente, di abilitazione certificata e di
> iscrizione a un apposito albo. L’autorità dell’albo è dotata sia della
> capacità di verificare l’adeguata formazione iniziale e permanente, sia del
> potere disciplinare sugli iscritti. *
>
> *La figura del Supervisor può trovare analogie nel nostro contesto
> nazionale in due figure: pedagogista e case manager.*
>
> *La  vigente normativa (proposta dalla Senatrice Vanna Iori) riferita al
> pedagogista, lo qualifica come l’esperto che, oltre ad avere il compito di
> elaborare il Progetto di vita con la famiglia e gli altri componenti
> l’unità valutativa multidisciplinare, ne segue poi l’evoluzione e lo
> modifica al bisogno, anche variando di conseguenza il budget di salute. I
> metodi basati sull’analisi applicata del comportamento sono per loro natura
> evolutivi ed esigono continue verifiche e cambiamenti. *
>
> *La figura del Supervisor potrebbe essere l’equivalente del termine case
> manager presente come assoluta necessità nelle due mozioni approvate
> all’unanimità dall’Assemblea della Camera dei Deputati lo scorso 3 marzo.*
>
> *Il Supervisor impiega mediamente 6 ore al mese per ogni caso nel corso
> dell’intervento intensivo. Per questo motivo il Supervisor può gestire
> contemporaneamente un numero massimo di 18 casi, che si traducono in un
> carico lavorativo di oltre 100 ore al mese di osservazione dei
> comportamenti nella famiglia, nella scuola e poi nel lavoro. Le altre ore
> di lavoro del suo tempo pieno devono essere dedicate al suo aggiornamento e
> alla preparazione degli interventi. *
>
> *Metà dei 50 milioni di Euro che il Parlamento ha deliberato il 4 aprile
> per l’autismo con la conversione in legge del DL 24/2022,* *contenente le
> “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla
> diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello
> stato di emergenza”, sono stati destinati all’assunzione di personale e
> potrebbero servire per retribuire circa 320 supervisori per seguire quasi
> 6.000 casi. *
>
> *A parte la difficoltà o l’impossibilità di assumere questi Supervisor,
> che corrispondono all’incirca al totale dei Supervisor presenti in Italia
> dotati di certificazione internazionale, questo finanziamento durerebbe per
> un anno soltanto e non può certamente coprire le carenze enormi e
> strutturali esistenti per far fronte alle esigenze delle centinaia di
> migliaia di italiani compresi nello spettro autistico. Se ne consideriamo
> soltanto una piccola parte, gli allievi con autismo in età 6-14, circa
> 43.000 nel 2019 (dati ISTAT approssimati per difetto) si può comprendere
> quanto la cifra stanziata sia inadeguata. E’ sufficiente fare i conti
> (43.000:18=2.389) per comprendere che servirebbero circa 2.400 esperti nel
> ruolo di Supervisor soltanto per queste 8 coorti di età.*
>
> *Se poi si considerano le persone con disturbi del comportamento autistico
> di tutte le altre classi d’età, appare evidente che 25 milioni sono una
> goccia nel mare.*
>
> *Dato che oggi in Italia gli esperti sulle strategie comportamentali
> indicate nella Linea Guida n.21 dell’ISS e formati secondo lo standard
> internazionale sono meno di 400, emerge la necessità di fare molta
> formazione. Nello stesso provvedimento di legge il Parlamento ha cercato di
> rimediare destinando 7,5 milioni (dei 50 totali) alle Università che,
> d’intesa col Servizio Sanitario Nazionale, offriranno corsi e master
> universitari sull’analisi applicata del comportamento agli operatori del
> Servizio Socio-Sanitario Nazionale e del SSN, anche agli assunti a termine
> (un anno) con i 25 milioni prima citati.*
>
> *Il pregio di questa scelta è che garantisce un avvio di un impianto della
> formazione nell’Università, che resta sempre il riferimento per
> l’istruzione superiore e allontana il rischio di delegare alle scuole di
> specializzazione per psicoterapia la preparazione di questi esperti, che
> non hanno bisogno di altri quattro anni di studi dopo la magistrale in
> scienza dell’analisi del comportamento, ma semmai di tirocinio realmente
> supervisionato.*
>
> *Un primo difetto di questo impianto legale consiste nella durata: il
> finanziamento è limitato alle assunzioni per un solo anno, col rischio che
> si preparino esperti che non potranno essere mantenuti nel servizio
> pubblico, se non si farà un altro stanziamento. Non a caso la proposta
> originaria dell’emendamento di fine 2020 era quella di un finanziamento
> ricorrente ogni anno.*
>
> *L’altro difetto è la limitazione del finanziamento per la formazione:
> sarebbe necessario che si imitasse la recentissima legge sulla preparazione
> degli esperti di lingua italiana dei segni e LIS tattile. In questo caso
> sono stati stanziati 4 milioni per fare attivare in alcune Università (come
> già sperimentalmente attuato dall’Università di Parma) una laurea triennale
> specifica e un “elenco” apposito presso la Presidenza del Consiglio, che
> può accogliere coloro che già da tempo insegnano la LIS ed hanno titoli
> sufficienti. Fatte le debite proporzioni fra allievi con sordità e allievi
> con disturbi del comportamento, lo stanziamento dovrebbe essere di almeno
> un ordine di grandezza superiore. Anche le società scientifiche italiane
> degli analisti del comportamento, come AIAMC e AARBA chiedono espressamente
> la creazione di questi corsi di laurea.*
>
> *Non resta che chiedere al Governo di procedere nella realizzazione di
> tutti gli inviti rivoltigli dalla Camera dei Deputati, che ha votato
> all’unanimità le due mozioni sull’autismo, che permetterebbero di
> realizzare tutto ciò che l’art.60 dei Livelli Essenziali di Assistenza per
> l’autismo richiede in quantità e qualificazione degli operatori, che devono
> essere finanziati con il Fondo Corrente, anno per anno, piuttosto che da
> finanziamenti occasionali.*
>
> *Carlo Hanau*
>
> *Docente MED 01 presso UNIMORE e UNIPI*
>
>
>
> *La figura più diffusa nel mondo è quella di Tecnico del Comportamento
> Certificato (RBT) responsabile diretto dell’attuazione delle procedure di
> acquisizione delle competenze e modificazione del comportamento progettate
> e supervisionata da un analista comportamentale BCBA® eventualmente
> assistito da un Assistente Analista BCaBA®. Il Corso per diventare RBT
> segue le indicazioni del BACB® (Seconda Edizione della Task List RBT) ed
> include 40 ore di lezioni; ha l’obiettivo di preparare a svolgere l’esame
> come RBT® presso il Board, dopo l’iter formativo previsto dal Board.
> *Per gli educatori chiamati ad operare concretamente su simili casi il
> Dipartimento educazione e scienze umane di UNIMORE fin dall’A.A 2010-11 ha
> offerto, sotto la mia direzione, corsi di perfezionamento universitario di
> 45 CFU o (se in possesso della laurea triennale) master universitari di
> primo livello di 60 CFU sull’analisi applicata del comportamento per
> l’autismo. Molte altre Università hanno ripetuto questi corsi e master,
> anche col finanziamento del MIUR*
>
> versione sintetica pubblicata su VITA
>
> http://www.vita.it/it/article/2022/05/17/fondi-per-alunni-autistici-il-voto-oggi-al-senato/162861/
>
> *FONDI PER AUTISTICI. Il voto oggi al Senato*
>
> *VITA 17 maggio 2022*lunni autistici, il voto oggi al Senato
>
> di
>
>    - Carlo Hanau*
>    -
>
>  17 maggio 20«Le persone con disabilità hanno bisogno di educatori che
> conoscano almeno le basi dell’educazione speciale basata sull’Analisi
> Applicata del Comportamento (ABA). Purtroppo, in Italia c'è una grave
> carenza di operatori formati», osserva il professor Carlo Hanau. «Inoltre
> metà dei 50 milioni di euro per l’autismo stanziati con la conversione in
> legge del D.L. 24/2022, oggi al voto del Senato, sono stati destinati
> all’assunzione di personale per un anno soltanto»
>
> *Oggi al Senato il voto per la conversione in legge del D.L. 24/2022
> relativo ai fondi per l’autismo (n**e avevamo scritto qui)*
> <http://www.vita.it/it/article/2022/04/23/fondi-sullautismo-lemendamento-fa-discutere/162609/>
> *. **Pubblichiamo le riflessioni a tal proposito del professor Carlo
> Hanau.*
> ------------------------------
>
> L’analisi critica fatta dal prof. Premoli sulla situazione degli educatori
> è ben condivisibile. La scarsa remunerazione del lavoro è una causa di
> abbandono del posto appena se ne trova un altro più remunerato. *Le
> recenti assunzioni da parte della Scuola e delle ASL hanno molto
> depauperato gli altri servizi che pagano meno. Per dare una retribuzione
> adeguata e per assicurare la continuità del rapporto educativo due PdL in
> Parlamento prevedono l’estensione a tutto il Paese della loro
> stabilizzazione nel Ministero Istruzione*. Occorre tuttavia fare
> attenzione a che la continuità venga garantita dalla legge, per evitare la
> mobilità annuale e gli scorrimenti tipici delle graduatorie degli
> insegnanti.
>
> L’altro grande motivo che spinge a cambiare lavoro è la scarsa
> soddisfazione quando non si vedono miglioramenti negli allievi, per
> ottenere i quali occorre conoscere e sapere utilizzare metodi educativi
> efficaci e avere la supervisione di un esperto che possa dare indicazioni,
> soprattutto quando si tratta di casi con gravi comportamenti problema. *Le
> persone con disabilità hanno bisogno di educatori che conoscano almeno le
> basi dell’educazione speciale basata sull’Analisi Applicata del
> Comportamento (ABA) che la Linea Guida n.21 del Ministero della Salute
> raccomanda.*
>
> Purtroppo, in Italia esiste una grave carenza di operatori formati
> sull’ABA. Il nostro Paese si distingue perché manca il corso di laurea
> sull’ABA, e questa scienza è insegnata soltanto in pochissime Università,
> più nella psicologia del lavoro che nella pedagogia speciale.
>
> Fortunatamente per gli educatori che devono “soltanto” eseguire in pratica
> il Progetto di vita (art.14 L. 328/2000) di una o due persone con problemi
> di comportamento, la formazione teorica psicopedagogica generale necessaria
> a colmare questa lacuna è molto ridotta, specialmente se possiedono la
> laurea triennale. *I corsi per Tecnico certificato del comportamento (*RBT)
> o simili qualifiche analoghe chiedono un corso minimo di 40 ore di teoria e
> costano circa 400 Euro. Gli educatori già ci sono e basterebbe poca
> formazione supplementare.
>
> Ma all’educatore si deve garantire l’assistenza di un *Supervisor* esperto,
> dotato di laurea magistrale, di abilitazione certificata e di iscrizione a
> un albo riconosciuto. La figura del Supervisor è l’esperto che, oltre ad
> avere il compito di elaborare il Progetto di vita con la famiglia e gli
> altri componenti l’unità valutativa multidisciplinare, ne segue poi
> l’evoluzione e lo modifica al bisogno, anche variando di conseguenza il
> budget di salute. I metodi basati sull’ABA sono per loro natura evolutivi
> ed esigono continue verifiche e cambiamenti. La figura del Supervisor
> potrebbe essere l’equivalente del *case manager* presente come assoluta
> necessità nelle due mozioni sull’autismo approvate all’unanimità dalla
> Camera dei Deputati lo scorso 3 marzo.
>
> Il Supervisor impiega mediamente 6 ore al mese durante l’intervento
> intensivo per ogni caso. Per questo motivo può gestire contemporaneamente
> un numero massimo di 18 casi, che si traducono in un carico di oltre 100
> ore al mese di osservazione dei comportamenti nella famiglia, nella scuola
> e poi nel lavoro. Le altre ore del suo tempo pieno devono essere dedicate
> al suo aggiornamento e alla preparazione degli interventi.
>
> *Metà dei 50 milioni di Euro che la Camera ha approvato il 4 aprile per
> l’autismo con la conversione in legge del D.L. 24/2022 e che il 17 maggio
> passa al Senato per l’approvazione definitiva sono stati destinati
> all’assunzione di personale per un anno soltanto e dovrebbero servire per
> retribuire circa 320 Supervisor per seguire quasi 6.000 casi. Ma gli
> allievi certificati con autismo in età 6-14 erano circa 43.000 nel 2019
> (dati ISTAT approssimati per difetto), sette volte di più, e servirebbero
> circa 2.400 Supervisor soltanto per queste 8 coorti di età. Se poi si
> diagnosticano i più piccoli e i più grandi si sale di un ordine di
> grandezza.*
>
> Dato che oggi in Italia gli esperti sulle strategie comportamentali
> indicate nella LG n.21 formati secondo lo standard internazionale del Board
> BACB o dell’Early Start Denver Model sono meno di 400, emerge la necessità
> di fare moltissima formazione. Nello stesso provvedimento il Parlamento
> cerca di rimediare destinando 7,5 milioni (dei 50 totali) alle Università
> che, d’intesa col SSN, offriranno corsi e master universitari sull’ABA agli
> operatori del Servizio Socio-Sanitario Nazionale e del SSN, anche agli
> assunti a termine (un anno) con i 25 milioni prima citati. Questa scelta
> garantisce un avvio della formazione nell’Università, che resta sempre il
> riferimento per l’istruzione superiore e allontana il rischio di delegarla
> alle scuole di specializzazione private. Il difetto è la limitazione del
> finanziamento per la formazione: sarebbe necessario imitare e riparametrare
> il recentissimo DPCM del 10.01.22
> https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/04/06/22A02141/sg , col
> quale sono stati stanziati 4 milioni per attivare corsi di laurea
> universitari specifici e istituire “Un elenco degli interpreti in lingua
> dei segni” presso la Presidenza del Consiglio.
>
> Si chiede al Governo di procedere nella realizzazione di tutti gli inviti
> rivoltigli dalla Camera, che ha votato all’unanimità le due mozioni
> sull’autismo, per realizzare tutto ciò che l’art.60 dei LEA per l’autismo
> richiede in quantità e qualificazione degli operatori, finanziati dal Fondo
> Corrente piuttosto che da finanziamenti occasionali.
>
> **Prof. Carlo Hanau, docente presso UNIMORE e UNIPI, presidente A.P.R.I.
> OdV*
>
>
>
>
>
> Il giorno sab 25 giu 2022 alle ore 11:03 Marina Giuliano <
> niloprincess.mg a gmail.com> ha scritto:
>
>> Buongiorno a tutti,
>>
>> è da un po' di tempo che mi chiedo cosa accadrà in Italia e nei Paesi
>> extra USA e Canada in merito alla certificazione internazionale erogata dal
>> Board americano e, nella fattispecie, riguardo noi famiglie: cosa
>> richiedere eventualmente agli operatori in merito alla loro formazione?
>>
>> In questi giorni mi sono data una risposta da sola nel senso che per
>> esperienza personale ad esempio l'equipe ABA di mio figlio ha qualifica di
>> Analista del Comportamento presso il Master dell'Università di Salerno e
>> l'Irfid che so essere entrambi dei Master che operano in ottemperanza alle
>> regole stabilite dal Board e sono sotto supervisione con BCBA dei suddetti
>> Master, ed in effetti mi ritengo soddisfatta del lavoro fatto su mio figlio
>> fino ad ora.
>> Ma cosa accadrà a partire dal 2023?
>> Possibile non ci sia alcuna regolamentazione sulla formazione degli
>> operatori ABA in Italia a parte linee guida del SSN che, parlandoci chiaro,
>> lasciano il tempo che trovano a questo punto?
>>
>> Grazie in anticipo per le risposte esaustive che sicuramente riceverò da
>> parte Vostra e che mi saranno d'aiuto anche per indirizzare altre famiglie.
>>
>> Marina Giuliano
>>
>>
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>
>
>
> --
> *invito a firmare la petizione al Ministro contro le raccomandazioni di
> prescrivere antipsicotici e altri psicofarmaci ai bambini con autismo*
> *http://chng.it/4PCKz4n6ct <http://chng.it/4PCKz4n6ct>*
> Prof. Carlo Hanau
> già docente di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e
> sanitari nelle Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna.
> Presidente di A.P.R.I. Odv ETS pagina Facebook al link
> https://www.facebook.com/APRI.ONLUS/
>
>
> _______________________________________________
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