[autismo-biologia] The Autism Phenome Project: i disturbi d'ansia

daniela daniela a autismo33.it
Sab 29 Gen 2022 19:46:57 CET


L’articolo “Nordahl CW, Andrews DS, Dwyer P, Waizbard-Bartov E, Restrepo 
B, Lee JK, Heath B, Saron C, Rivera SM, Solomon M, Ashwood P and Amaral 
DG (2022)
The Autism Phenome Project: Toward Identifying Clinically Meaningful 
Subgroups of Autism. Front. Neurosci. 15:786220. doi: 
10.3389/fnins.2021.786220”,
già citato nel messaggio del 28 gennaio scorso

http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2022-January/004512.html

ha esaminato la prevalenza dei disturbi d’ansia nella coorte di persone 
con autismo, seguita dal progetto APP a partire dai 2 /3 anni, ai tempi 
4 e 5 , che corrispondono alle età di
9 – 13 e 15 – 19 anni.

La valutazione è stata fatta sia con i test ideati per identificare le 
forme di ansia descritte nel manuale DSM, ovvero riferite alla 
popolazione generale, che includono
il disturbo d’ansia generalizzato, l’ansia da separazione, la fobia 
specifica e la fobia sociale, sia con i test specifici per identificare 
le forme d’ansia specificamente correlate con l’autismo,
come le paure idiosincrasiche e le fobie correlata alla confusione 
sociale, a interessi intensi  e ai cambiamenti.

Per questa ultima rilevazione gli autori si sono avvalsi del test ADIS 
Autism Spectrum Addendum (ADIS-ASA) (Kerns et al., 2017).
Al tempo 4 (età 9 – 13 anni)  il 69% dei bambini con autismo è risultato 
avere un disturbo d’ansia clinicamente significativo.
Tra questi il 21% presenta un disturbo d’ansia classico, il 17% un 
disturbo rilevabile con ADIS-ASA e il 31%  entrambi i disturbi.

Qui ci troviamo nel campo delle cosiddette co occorrenze psichiatriche, 
che pongono difficilissimi problemi di gestione, dal momento che i 
farmaci che normalmente si usano
per i disturbi d’ansia senza autismo sono mal tollerati dalle persone 
con autismo, nelle quali l’effetto paradosso rappresenta più la regola 
che l’eccezione.

L’articolo evidenzia delle cose note,  quantizzandole.  E’ noto infatti 
che i disturbi d’ansia si associano spesso all’autismo, ma  è una 
spiacevole sorpresa questa percentuale del 69%
già a 9 – 13 anni.

Il problema della gestione dei disturbi d’ansia deve pertanto essere 
preso in considerazione non solo in età adulta, ma già in età minorile,
possibilmente studiando le strategie che presentano il miglior rapporto 
beneficio/rischio e sottoponendole a sperimentazioni specifiche.
      Daniela Mariani Cerati





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