[autismo-biologia] intervento precocissimo

daniela daniela a autismo33.it
Dom 7 Mar 2021 18:35:09 CET


E’ uscito recentemente l’articolo

Rogers SJ, Yoder P, Estes A, Warren Z, McEachin J, Munson J, Rocha M, 
Greenson J, Wallace L, Gardner E, Dawson G, Sugar CA, Hellemann G, 
Whelan F. A Multisite Randomized Controlled Trial Comparing the Effects 
of Intervention Intensity and Intervention Style on Outcomes for Young 
Children With Autism. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2020 Aug 
24:S0890-8567(20)31350-2. doi: 10.1016/j.jaac.2020.06.013. Epub ahead of 
print. PMID: 32853704.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32853704/

Di questo importante lavoro ha dato un resoconto in italiano Elena Clò 
sulla pagina facebook dell’associazione Pane e cioccolata

https://www.facebook.com/associazionepaneecioccolata/photos/pcb.279402813538487/279400186872083

https://www.facebook.com/associazionepaneecioccolata/photos/pcb.279427630202672/279403656871736/

Dalle diapositive della Clò copio quanto segue
•	87 bambini con diagnosi di ASD di età compresa tra i 12 e i 30 mesi
•	Composizione razziale e di demografica variata, inglese come prima 
lingua a casa, nessuna condizione medica o genetica associata, nessun 
altro intervento in essere
•	Studio condotto tra il 2013 e il 2019

Mia considerazione : “Lo studio, che riguarda l’efficacia di un 
trattamento di un anno, è molto importante per diversi motivi: si 
rivolge a bambini tra i 12 e i 30 mesi di età e copre un periodo di sei 
anni,  studi difficile da realizzare e ancor più difficile da replicare, 
per cui bisogna fare tesoro di quanto emerge dallo studio.”
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Dalle diapositive: Sono stati analizzati in baseline, dopo 6 mesi (a 
metà del trattamento), dopo 12 mesi (alla fine del trattamento) e dopo 
24 mesi (follow-up):
•	Severità dei sintomi autistici
•	Linguaggio espressivo
•	Linguaggio ricettivo
•	Abilità non verbali
RISULTATI
•	Né intensità né stile di insegnamento hanno dimostrato effetto su 
alcuna delle variabili misurate.
•	I caregiver di entrambi  i modelli, in maniera indipendente 
dall’intensità hanno riportato il massimo grado di soddisfazione

Mia considerazione: “I risultati non sono stati influenzati né dalla 
formula di trattamento (intervento comportamentale EIBI, contro 
intervento misto comportamentale ed evolutivo ovvero Denver model), né 
dalla sua intensità, misurata col numero di ore di trattamento 
strutturato (15 ore settimanali  contro 25)”.
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•	I caregiver di entrambi  i modelli, in maniera indipendente 
dall’intensità hanno riportato il massimo grado di soddisfazione

Mia considerazione: Mi meraviglio che per bambini così piccoli si usi il 
termine caregiver e non quello di “genitori”. In ogni caso il massimo 
grado di soddisfazione è un risultato importantissimo non solo perché 
riflette un miglioramento dei bambini, ma anche perché il benessere 
della famiglia deve essere uno degli obiettivi di qualunque trattamento 
rivolto a bambini, tanto più se piccolissimi.


•	La severità della sintomatologia e del ritardo di sviluppo NON ha 
influenzato i risultati di ESDM né di EIBI in termini di progresso nelle 
aree esaminate. MA è importante considerare che, pur essendo ciascun 
trattamento estremamente fedele al suo modello, in ciascuno dei modelli 
è presente un ampio margine di adattamento e di individualizzazione che 
ha fatto convergere le modalità di presa in carico sulla base delle 
esigenze di ciascun bambino

Mia considerazione: Questa considerazione invita gli operatori ad 
impadronirsi molto bene del metodo scelto, sia esso EIBI o Denver, e ad 
applicarlo, come entrambi i metodi esigono, in modo personalizzato, 
tagliato su misura sulle esigenze di ogni bambino
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Il «brand» dell’intervento non è tanto importante quanto sono importanti 
caratteristiche comuni di qualità:
•	Approccio manualizzato basato sull’evidenza che insegni obiettivi in 
tutte le aree dello sviluppo
•	Fondamenta nella scienza dello sviluppo e del comportamento
•	Insegnamento in diversi contesti con il massimo coinvolgimento della 
famiglia

Mia considerazione finale: “Il massimo coinvolgimento della famiglia è 
la conditio sine qua non per il buon esito del trattamento.
Ricordo che Ivar Lovaas, il primo autore che ha applicato a bambini in 
età prescolare l’intervento intensivo comportamentale, prima di 
applicarlo con successo a bambini inseriti nella famiglia, lo aveva 
applicato tale quale a bambini istituzionalizzati e non aveva ottenuto 
nessun risultato.
Il coinvolgimento, obbligatorio, dei genitori, che in entrambi gli 
approcci ricevevano una formazione specifica (coaching) due volte al 
mese, fa sì che il trattamento venga esteso dalle ore di terapia 
strutturata alla vita normale, rendendo possibile quell’insegnamento 
incidentale che per i bambini normodotati avviene in tutte le ore di 
veglia, ma che nei bambini con autismo avviene solo se gli adulti 
applicano delle strategie basate su ricerche scientifiche di buona 
qualità.

Le diagnosi  precoci vengono fatte, ma sono solo dannose se anticipano 
l’angoscia, il ricorso a sedicenti terapie illusorie e truffaldine o  la 
prescrizione di farmaci dannosi per il presente e per il futuro.
     Daniela Mariani Cerati




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