[autismo-biologia] Sleeping without Prescription: Management of Sleep Disorders in Children with Autism with Non-Pharmacological Interventions and Over-the-Counter Treatments

daniela daniela a autismo33.it
Sab 19 Set 2020 14:23:54 CEST


E’ stato pubblicato recentemente un interessante e utile articolo sui 
disturbi del sonno nei bambini con autismo, in particolare sul suo 
trattamento con interventi non farmacologici e con integratori o farmaci 
che non necessitano di ricetta medica.

Esposito, D.; Belli, A.; Ferri, R.; Bruni, O. Sleeping without 
Prescription: Management of Sleep Disorders in Children with Autism with 
Non-Pharmacological Interventions and Over-the-Counter Treatments. Brain 
Sci. 2020, 10, 441.

L’articolo è in rete al link

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7407189/

Ho chiesto e ottenuto da Dario Esposito, primo autore del lavoro, Medico 
Specializzando in Neuropsichiatria Infantile alla Sapienza Università di 
Roma, Dipartimento di Neuroscienze / Salute Mentale, di mandarci un 
resoconto in italiano.

Ringraziandolo per la pronta e gentile collaborazione, invio agli 
iscritti le conclusioni che il Dottor Esposito ha mandato per la lista

Sleeping without Prescription: Management of Sleep Disorders in Children 
with Autism with NonPharmacological Interventions and Over-the-Counter 
Treatments

by Dario Esposito 1,† ,Arianna Belli 1,† ,Raffaele Ferri 2 andOliviero 
Bruni 3,*

1 Child Neurology and Psychiatry Unit, Department of Human 
Neurosciences, Sapienza University of Rome, 00185 Rome, Italy
2 Sleep Research Centre, Oasi Research Institute–IRCCS, 94018 Troina, 
Italy
3Department of Developmental and Social Psychology, Sapienza University 
of Rome, 00185 Rome, Italy *

Author to whom correspondence should be addressed. †

These authors contributed equally to this work. Brain Sci. 2020, 10(7), 
441;

https://doi.org/10.3390/brainsci10070441

Received: 16 June 2020 / Revised: 7 July 2020 /
Accepted: 9 July 2020 /
Published: 11 July 2020

                                              Conclusioni

I disturbi del sonno nei bambini con ASD (Disturbi dello Spettro 
Autistico) sono un problema impegnativo per pazienti, famiglie e medici. 
I trattamenti non farmacologici e senza obbligo di prescrizione sono 
ampiamente usati per trattare queste condizioni. Nonostante ciò, le 
prove disponibili sull'argomento sono limitate e spesso contraddittorie. 
Abbiamo esaminato la letteratura relativa a questi approcci terapeutici, 
per fornire ai professionisti una guida completa. Il primo passo per 
affrontare i problemi del sonno nei bambini e negli adolescenti con ASD 
dovrebbe sempre essere la consulenza dei genitori per implementare buone 
abitudini di sonno e tecniche comportamentali.

Abbiamo riportato sopra lo strumento mnemonico "ABCs of SLEEPING" che 
riassume diverse pratiche di igiene del sonno basate sull'evidenza e gli 
interventi comportamentali più studiati per il sonno nei bambini, come 
l'estinzione standard e graduale, il rinforzo positivo e il bedtime 
fading. In particolare, l'approccio comportamentale da utilizzare 
dovrebbe essere scelto in base alle preferenze dei genitori, dato che 
non ci sono prove conclusive che una tecnica sia più efficace di 
un'altra e che la motivazione dei caregivers è cruciale per il successo 
di questi interventi. Inoltre, è bene ricordare che quando si decide di 
iniziare un trattamento farmacologico, è comunque necessario continuare 
gli interventi comportamentali e mantenere le buone pratiche di igiene 
del sonno.

Per quanto riguarda gli altri interventi non farmacologici esaminati 
(coperte e giubbotti ponderati, tecnologie basate su materassi, 
massaggi, aromaterapia, yoga, sport e attività fisica), non sono 
disponibili forti evidenze che ne raccomandino l'uso per migliorare il 
sonno nei bambini e negli adolescenti con ASD. Tuttavia, risultati 
promettenti provengono da un piccolo numero di studi clinici che 
utilizzano tecnologie basate su materassi, yoga, massaggi e attività 
fisica, giacché al contempo non hanno mostrato alcun effetto avverso 
significativo.

In attesa di ulteriori studi ben disegnati su campioni più numerosi, 
alcuni di questi interventi potrebbero essere ragionevoli opzioni in 
casi specifici, anche se raccomandiamo che i medici interpellati in 
merito a questi interventi informino i genitori dell’assenza di chiare 
prove di efficacia. Tra gli agenti ipnotici senza obbligo di 
prescrizione medica esaminati sopra, la melatonina è una delle sostanze 
più utilizzate e studiate nei bambini con ASD, dati i loro livelli 
plasmatici di melatonina spesso anormali.
La melatonina ha dimostrato di essere sia efficace che relativamente 
sicura e ha, infatti, forti prove di efficacia nel migliorare SOL (sleep 
onset latency), TST (total sleep time), resistenza all’addormentamento e 
co-sleeping, mentre ha mostrato solo effetti moderati o lievi nel 
migliorare altri problemi del sonno, come i frequenti risvegli notturni. 
Inoltre, è stato proposto che la melatonina sia maggiormente efficace 
quando somministrata in associazione ad un intervento 
cognitivo-comportamentale.
Recentemente, una formulazione a rilascio prolungato di melatonina è 
stata approvata per l'uso nei bambini con ASD. I vantaggi di questo 
trattamento rispetto alla melatonina a rilascio immediato sono i 
miglioramenti nei disturbi del sonno, nei risvegli notturni e mattutini, 
nonché nei comportamenti dirompenti. Negli studi a lungo termine (fino a 
104 settimane) non sono stati riportati eventi avversi significativi, e 
sono stati anche esclusi effetti rilevanti sulla crescita puberale.
Per quanto riguarda gli antistaminici sedativi, nonostante la loro ampia 
diffusione come agenti ipnoinducenti nella popolazione pediatrica, vi 
sono prove limitate della loro efficacia nel migliorare il sonno nei 
bambini e nessuna evidenza specifica per bambini e adolescenti con ASD. 
Inoltre, i rapidi e frequenti fenomeni di tolleranza a queste molecole, 
nonché i loro problemi di sicurezza relativamente importanti, rendono 
gli antistaminici farmaci inadatti per un approccio di prima linea ai 
disturbi del sonno nei bambini e negli adolescenti con autismo. 
Tuttavia, il loro uso può essere appropriato nei pazienti che non hanno 
tratto beneficio dalle strategie di trattamento di prima linea, così 
come in quelli con sintomi allergici in comorbilità.

Per quanto riguarda il triptofano e il suo metabolita 
5-idrossitriptofano (5-HTP), le alterazioni del loro metabolismo 
riscontrate nei pazienti con autismo rendono queste molecole una 
ragionevole opzione di trattamento per i bambini autistici con problemi 
di sonno in comorbidità, soprattutto per quelli che soffrono di 
parasonnie e frequenti risvegli notturni. È stato infatti osservato che 
il triptofano e il 5-HTP migliorano tali sintomi nei bambini 
neurotipici. Altri aspetti positivi di integratori a base di triptofano 
sembrano essere la relativa assenza di effetti collaterali e la mancanza 
di sviluppo di tolleranza con l'uso a lungo termine.

La carnosina ha mostrato risultati promettenti nel miglioramento del 
sonno in uno studio preliminare su un piccolo campione di bambini e 
adolescenti autistici; sono necessarie pertanto ulteriori ricerche per 
confermare l'efficacia di questa molecola come trattamento per i 
disturbi del sonno nei bambini con e senza ASD.

Abbiamo anche esaminato le crescenti evidenze che associano la carenza 
di ferro ai disturbi del sonno: anche se questo argomento è stato a 
lungo studiato in età pediatrica, i dati attualmente disponibili sui 
bambini con ASD sono scarsi. Tuttavia, alcuni autori suggeriscono di 
controllare i livelli di ferritina sierica nei bambini autistici con 
disturbi del sonno e di somministrare integratori di ferro per via orale 
quando sono presenti bassi livelli di ferritina e scarsa qualità del 
sonno, specialmente se c’è irrequietezza durante il sonno.

Per quanto riguarda la vitamina D, anche se nessuno studio clinico ha 
dimostrato effetti benefici di questa molecola sul sonno nella 
popolazione pediatrica con ASD, ci sono prove sufficienti che la carenza 
di vitamina D nei bambini sia associata a un cattivo sonno. Pertanto, è 
spesso consigliato di monitorare il livello sierico di 25(OH)- vitamina 
D in tutti i bambini e adolescenti con ASD e disturbo del sonno in 
comorbidità e di reintegrarli se si riscontra una carenza di vitamina D.

In letteratura sono riportati anche trattamenti con integratori 
multivitaminici e minerali per i disturbi del sonno, basati sul 
riscontro di bassi livelli plasmatici di molte vitamine e minerali nei 
bambini con ASD, ma le prove disponibili non supportano questo tipo di 
trattamento.

Per quanto riguarda i rimedi erboristici, per quanto è di nostra 
conoscenza, nessuno studio ha valutato l'efficacia clinica di valeriana, 
melissa, passiflora, lavanda, erba di San Giovanni e camomilla sui 
disturbi del sonno nei bambini con ASD. Inoltre, anche in altre 
popolazioni l'evidenza è limitata e spesso contraddittoria.
Risultati promettenti sul sonno sono stati descritti in alcuni studi su 
adulti e bambini neurotipici in merito a valeriana - da sola o in 
associazione con melissa - passiflora e olio di lavanda. Tuttavia, sono 
necessari studi clinici ben progettati e controllati con placebo su 
campioni più grandi per confermare tali risultati. Pertanto, l'uso di 
queste sostanze - da sole o come terapia aggiuntiva - nella popolazione 
pediatrica autistica dovrebbe essere guidato dall'esperienza clinica e 
ai genitori dovrebbero essere fornite informazioni sulla loro efficacia 
nota, sul profilo di sicurezza e sulle possibili interazioni con altri 
trattamenti, specialmente per l’Erba di San Giovanni, il cui uso 
dovrebbe essere scoraggiato, dati i problemi di sicurezza e le possibili 
interazioni farmacocinetiche con altre sostanze.

In conclusione, mentre per alcuni interventi non farmacologici e 
trattamenti senza obbligo di prescrizione medica è stata accertata 
l'efficacia sui disturbi del sonno in bambini e adolescenti con ASD, per 
altri rimedi, nonostante il loro uso comune, sono necessari ulteriori 
indagini rigorose







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