[autismo-biologia] terapie digitali

daniela daniela a autismo33.it
Gio 12 Nov 2020 14:41:52 CET


Il 2020-11-07 18:35 gr0457 ha scritto:
> Ho già segnalato in precedenza come la ricerca sui disturbi dello
> spettro autistico stia evolvendo anche secondo modalità diverse dalla
> ricerca biologica ed a tale proposito segnalo ora l'articolo di Nature
> Biotechnology novembre 2020 relativo alla approvazione da parte della
> FDA negli USA della prima Terapia Digitale per il trattamento della
> ADHD (disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività) :  "First
> video game to treat disease gains FDA okay - The prescription-only
> game is said to improve attention function in children with attention
> deficit hyperactivity disorder ADHD"
> https://www.nature.com/articles/s41587-020-0726-6#:~:text=The%20prescription%2Donly%20game%20is,deficit%20hyperactivity%20disorder%20(ADHD).&text=A%20video%20game%20that%20treats,and%20Drug%20Administration%20(FDA).


Ho letto l’articolo citato dal Dottor Recchia da cui copio alcuni 
stralci

“The prescription-only game is said to improve attention function in 
children with attention deficit hyperactivity disorder (ADHD)”

Una gran parte delle  persone con autismo ha anche problemi di 
disattenzione e pertanto il video gioco potrebbe essere utile anche a 
chi ha la diagnosi di autismo. Questo nel contesto di un  programma  
educativo personalizzato, guidato da professionisti esperti, che si 
rivolga a tutte le aree dello sviluppo, che monitori i risultati nel 
tempo, con attenzione non solo agli sperabili effetti benefici, ma anche 
ai possibili effetti avversi, come l’eccessivo attaccamento al computer  
  con rifiuto di dedicarsi ad altre attività. Questo effetto collaterale, 
che purtroppo si è verificato in alcuni ragazzini con autismo diventati 
bravissimi nell’uso del computer, è favorito da una delle due 
caratteristiche proprie dell’autismo: gli interessi ristretti e 
ripetitivi, che possono purtroppo diventare maniacali e pervasivi.

“Companies that want to claim, or advertise, that their software treats 
or diagnoses disease typically must receive clearance from the FDA 
before selling it to consumers”
Questo dovrebbe valere per tutto ciò che aspira a chiamarsi terapia: 
passare attraverso sperimentazioni controllate e, grazie a queste se 
risultate positive, ottenere l’autorizzazione di un organo di controllo, 
che in USA è l’FDA, in Italia potrebbe essere il Ministero della Salute.

Se poi qualcosa, si tratti di un farmaco, di un approccio abilitativo o 
di un programma informatico, ha un valore terapeutico di documentata 
efficacia, questo dovrebbe essere dato gratuitamente a tutti coloro che 
ne possono trarre vantaggio.

Della parola terapia non si dovrebbe abusare. Tutti hanno diritto agli 
sport, ai divertimenti, ai passatempi e al rapporto con gli animali.  
Ben vengano queste attività che, se considerate ricreative, non hanno 
bisogno di sperimentazioni controllate.

L’esempio del video gioco di cui si parla ci dice che anche per opzioni 
diverse dai farmaci si puo’ e si deve passare attraverso la 
sperimentazione se si ambisce a chiamare qualcosa  terapia
     Daniela Mariani Cerati





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