[autismo-biologia] Autismo: come affrontare i problemi del sonno? Pubblicate negli Usa nuove linee guida - Quotidiano Sanità

Angela Ottaviani AngelaOttaviani a NigelBrooks.com
Dom 23 Feb 2020 00:38:36 CET


Vorrei aggiungere che, per chi non l'avesse visto, l'opuscolo Strategie 
Sensoriali nell'Autismo, scritto da H. Hardcastle, offre alcuni consigli 
pratici su come preparare e aiutare l'addormentamento e il sonno. Periodi di 
sollievo sarebbero buoni per le famiglie ma anche per i bambini stessi 
perchè l'essere riaccompagnati a letto da personale di veglia notturna, ogni 
volta che si alzano e fanno rumore di notte, li aiuta a imparare che la 
notte è per il sonno. Dare al bambino aspettative chiare anche riguardo a: 
"è ora di dormire", aiuta anche in questo caso ad apprendere un 
comportamento. Genitori stanchi e preoccupati per i vicini di casa, genitori 
che devono stare svegli anche di giorno faticano certo molto di più ad 
affrontare il problema, ma a volte succede che siano facilitati quando il 
bambino impara a dormire in contesti di respite.
Angela

----- Original Message ----- 
From: "daniela" <daniela a autismo33.it>
To: "Autismo Biologia" <autismo-biologia a autismo33.it>
Sent: Wednesday, February 19, 2020 8:21 AM
Subject: Re: [autismo-biologia] Autismo: come affrontare i problemi del 
sonno? Pubblicate negli Usa nuove linee guida - Quotidiano Sanità


> Il 2020-02-18 12:16 Claudia NICCHINIELLO ha scritto:
>> https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=81270
>>
>>
> Al tema dell’insonnia di bambini e adolescenti con autismo dedica largo 
> spazio anche la linea guida inglese pubblicata nell’agosto 2013 dal 
> National Institute for Health and Care Excellence
>
> https://www.nice.org.uk/guidance/cg170
>
>  Un riassunto di detto documento è stato pubblicato sulla rivista British 
> Medical Journal della quale a suo tempo  ho tradotto alcuni stralci. 
> Riporto la raccomandazione sui disturbi del sonno con alcuni miei commenti
>
> “Se un individuo ha problemi di sonno offri una valutazione volta ad 
> identificare
>
> - Quale è il problema del sonno (per esempio: ritardo nell’addormentarsi, 
> frequenti risvegli, comportamenti inusuali, problemi di respirazione, o 
> sonnolenza durante il giorno)
> - Profilo del ritmo del sonno nell’arco delle 24 ore e cambiamenti di 
> questo profilo
> - Se è regolare l’ora nella quale la persona va a letto e com’è l’ambiente 
> in cui dorme
> - Presenza di comorbilità, in particolare quelle che determinano 
> iperattività o altri problemi del comportamento
> - Livelli di attività fisica ed esercizio fisico durante il giorno
> - Possibile malattia organica o disagio (per esempio reflusso, dolore all’orecchio 
> o ai denti, stitichezza o eczema)
> - Effetti collaterali di farmaci
> - Fattori individuali come relazioni emotive o problemi a scuola
> - L’impatto sui genitori, sugli altri membri della famiglia o su chi si 
> occupa del soggetto
>
> Dall’analisi dei fattori favorenti l’insonnia deriva una conseguente 
> strategia di comportamento per ripristinare un normale ritmo sonno-veglia.
> Solo se questa non funziona, la LG consiglia di usare i farmaci (non 
> menziona quali)
> Se poi questi non funzionano, la LG consiglia di dare un po’ di sollievo 
> alla famiglia allontanando per brevi periodi il figlio”
>
> In Inghilterra questo è possibile. Per quanto ne so io, in Italia questa 
> possibilità non è data dal Servizio pubblico.
>
> E’ realistico il fatto che si contempli l’eventualità, tutt’altro che 
> rara, che nessuno dei buoni consigli abbia efficacia e, dunque, che la 
> terapia lasci il posto ad una assistenza alla famiglia più che all’individuo.
>
> Per quanto mi risulta, le famiglie con figli insonni, costrette a 
> diventare loro pure insonni, in Italia vengono lasciate sole, mentre 
> sarebbe opportuno istituire anche in Italia la prassi dei ricoveri di 
> sollievo, finalizzati non solo a dare sollievo alla famiglia, ma anche a 
> esaminare a fondo i fattori che favoriscono l’insonnia per giungere, 
> quando possibile, a eliminare questo disturbo devastante.
>
>        Daniela Mariani Cerati
>
>
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